Juve, la Signora in bianco. Vlahovic non sa pungere. Allegri allontana il futuro

Brutto derby col Torino, il tecnico glissa sul rinnovo: "Non è importante, la società e Giuntoli faranno le valutazioni giuste per migliorare la squadra".

di DORIANO RABOTTI -
14 aprile 2024
Vlahovic non sa pungere. Allegri allontana il futuro

Vlahovic non sa pungere. Allegri allontana il futuro

John Elkann e Max Allegri hanno ragione, la Juventus deve iniziare a costruirsi un futuro. Perché il presente non è esattamente esaltante, come il derby di ieri in casa del Torino si è incaricato di confermare.

Per carità, partite chiuse e brutte nella stracittadina della Mole se ne sono viste spesso, quella di ieri è soltanto l’ennesima perla falsa di una collana dimenticabilissima. Però lo zero a zero riflette non solo il numero dei passi avanti concreti per le due squadre, ma anche la pochezza dello spettacolo offerto.

Anche se le occasioni ci sono state, da una parte e dall’altra: subito un palo di Vlahovic su assist di Chiesa dopo sette minuti, poi ancora Chiesa ad accendere Cambiaso per il tiro alto di Locatelli, e prima dell’intervallo una respinta di ginocchio di Milinkovic-Savic ancora su Vlahovic.

Il Torino si vede nel finale di primo tempo con un colpo di testa impreciso di Vlasic, poi con la rete annullata a Zapata ad inizio ripresa per un precedente fallo di Bellanova, e ancora una bella parata su Sanabria di Szczesny.

E poi basta, troppo poco da una parte e dall’altra per sperare di vincere un derby che mette il timbro su un periodo opaco.

Alla fine Allegri punta il dito sugli attaccanti e fa contropiede sulle domande che riguardano il suo futuro: "Abbiamo lasciato qualcosa in avanti, ma complessivamente la prova della squadra è stata buona, ha giocato una buona partita contro un ottimo Torino, molto solido in difesa. I ragazzi sono dispiaciuti per la mancata vittoria, ma è la terza partita nella quale non prendiamo gol e proseguiamo su questo percorso. Potevamo fare meglio in avanti, sia Vlahovic che Chiesa avrebbero dovuto attaccare più la profondità, così come Kean quando è entrato. Parlare del mio futuro non è la priorità, non avendo ancora centrato gli obiettivi stagionali. Il direttore Giuntoli e la proprietà faranno le loro valutazioni su come migliorare la squadra". Con o senza di Max, è ancora tutto da definire, si direbbe.

Anche Juric si tiene stretto il punto: "C’è grande dispiacere per un secondo tempo di grande livello, il Torino deve giocare per conquistare l’Europa. La squadra ha giocato un secondo tempo spettacolare, avendo tante occasioni e non concedendo tanto alla Juventus. Siamo una squadra leggera fisicamente, manca ancora qualcosa per arrivare più in alto. Le occasioni noi le creiamo, ma poi vanno concretizzate".

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