Juve, parla Motta: “Pronti a fare una grande partita. Vlahovic? Abbiamo parlato”

Il tecnico bianconero avverte il Milan: “Siamo pronti”. Vlahovic fuori e colloquio dopo le sue parole in nazionale: io e lui d’accordo

di MANUEL MINGUZZI
22 novembre 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino, 22 novembre 2024 – Juve a Milano senza Dusan Vlahovic. La conferma è arrivata direttamente da Thiago Motta. L’attaccante serbo, pur non avendo lesioni muscolari, sarà preservato a San Siro e si proverà a recuperarlo per la Champions, in una Juve che non avrà nemmeno Nicol Gonzalez e Douglas Luiz.  E’ ancora emergenza per Thiago che dovrà inventarsi qualcuno nel ruolo di centravanti stante la lunga assenza pure di Arek Milik. Poi il confronto interno con Dusan dopo le parole spese nel ritiro della nazionale: alla Juve si va tutti assieme in una unica direzione.

Motta: “Pronti a fare grande partita”

Emergenza, certo, ma guai a tramutarla in un alibi. Thiago Motta non ha dubbi, i suoi sono pronti a fare una grande partita. Le difficoltà di formazione sono evidenti, manca il centravanti, mancano due difensori, manca anche un mediano di qualità come Douglas Luiz, ma la Juve si è preparata bene e si farà trovare pronta contro il Milan di Fonseca. Parola dell’allenatore: “Abbiamo fatto un buon lavoro e una partita interessante contro l’Under 17 e tutti quelli rientrati lo hanno fatto con la giusta voglia di mettersi a disposizione – le sue parole in conferenza – Siamo concentrati e determinati a fare una grande partita. Dovremo tutti dare qualcosa in più, soprattutto per gli infortunati. Sono molto dispiaciuto per Cabal”. Ma uno dei grandi temi della conferenza è stato senza dubbio Dusan Vlahovic. Il serbo non ci sarà, a causa del problema muscolare accusato in nazionale, e Motta dovrà inventarsi qualcuno falso nueve, forse Timothy Weah: “Vlahovic non ci sarà e speriamo di averlo il prima possibile – la risposta di Thiago – Ho fiducia in tutti i ragazzi e so che chi giocherà darà il massimo in entrambe le fasi. Abbiamo calciatori con caratteristiche diverse e ci sono diverse alternative da poter utilizzare”.

Per Motta non si deroga da un mantra chiaro, che vale per ogni allenatore: si attacca e si difende assieme. Il messaggio appare rivolto proprio a Vlahovic, che in nazionale ha affermato di trovarsi meglio e con meno compiti difensivi. Intanto c'è un Milan da affrontare con una prova tattica corale: “Giocheremo la nostra partita attaccando e difendendo assieme. Dovremo essere bravi a fare ciò che conviene a noi e non a loro”, il messaggio di Motta. Al rientro di Dusan dalla nazionale i due si sono parlati, perché evidentemente era necessario mettere alcuni puntini sulle i: “Abbiamo parlato e siamo d’accordo, che è la cosa più importante. Corriamo tutti, attacchiamo tutti e difendiamo tutti. Si va uniti nella stessa direzione e ho fiducia in Dusan”, il chiaro indirizzo dell’allenatore.

Weah e il Milan

E allora, senza Vlahovic, potrebbe toccare a Timotyh Weah ricoprire il ruolo di prima punta. Il figlio d’arte è praticamente sbocciato sotto la guida di Thiago Motta, trovando rendimento, giocate e, soprattutto, gol importanti. Il tecnico è soddisfatto e le sue parole in conferenza lasciano supporre a una titolarità in quel di San Siro dove il padre, negli anni ’90, incantò la platea rossonera: “Mi piace tutto quello che fa, è un giocatore interessante e ci dà molte alternative. E’ generoso e responsabile e capisce ciò di cui ha bisogno la squadra. Deve continuare così”, la carezza di Thiago.

Di fronte ci sarà il Milan di Fonseca, capace di grandi cose, vittoria a Madrid, ma anche di down paurosi in campionato, dato che insegue con 18 punti e una partita da recuperare. Motta ha parlato così degli avversari: “Sono molto forti in transizione e dobbiamo fare attenzione, poi hanno Leao, Loftus Cheek, Morata, Pulisic giocatori pericolosi su cui serve difendere di collettivo mai uno contro uno”. Domanda finale sul mercato. Perché in inverno, quando si era capito che non avrebbe rinnovato con il Bologna, il nome di Motta era stato accostato anche al Milan. Thiago ha negato: “Non sono mai stato vicino ai rossoneri”.

Pasqualin: “Motta artefice del nuovo corso”

Juve creata su un progetto nuovo, imbastito da Cristiano Giuntoli e portato avanti da Thiago Motta, l’allenatore scelto per dare una filosofia calcistica diversa, più europea e internazionale, più di proposta che di difesa. Ne ha parlato Claudio Pasqualin, grande agente e conoscitore del mercato, a Fuori di Juve: “Motta è l’artefice del nuovo corso e vedo una squadra duttile, fluida e che può ancora migliorare – le sue parole – Quanto fatto finora è positivo ed è in alto in classifica in un campionato ancora incerto. Credo proprio che la Juve sarà protagonista al pari delle altre”. Ma lo Scudetto lo può già vincere? Sentite Pasqualin: “Sì, l’allenatore sta cambiando in modo importante certe abitudini”. Poi c’è il mercato di gennaio, dove la Juve è alla ricerca di un centrale e di un attaccante.

Si parla molto di Milan Skriniar, ma lo slovacco potrebbe non essere il vero obiettivo dei bianconeri. Tra l’altro ha un ingaggio elevatissimo: “E’ una possibilità, ma bisogna capire l’obiettivo della Juve. Da tanto tempo non vediamo lo Skriniar che abbiamo ammirato in passato e manca da tanto dalla Serie A. Ho dei dubbi sotto il profilo tecnico”. Potrebbe non essere lui il rinforzo individuato per gennaio: “Sarà sul taccuino di Giuntoli ma non darei per scontato sia il vero obiettivo”. In avanti, invece, ci sono i nomi di Joshua Zirkzee e Jonathan David. Il primo conosce bene Motta per aver lavorato assieme a Bologna con la clamorosa qualificazione alla Champions League e Pasqualin non chiude all’ipotesi di vederlo in bianconero: “Zirkzee alla Juve? Può arrivare”.

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