Juve, notte da numeri uno. Gatti piazza la zampata. E Allegri sorpassa ancora

Sotto gli occhi di Bagnaia la Signora conquista tre punti d’oro e torna in vetta. Decide ancora il difensore, Mazzarri ora deve pensare solo alla Champions.

di PAOLO FRANCI -
9 dicembre 2023
Gatti piazza la zampata. E Allegri sorpassa ancora

Gatti piazza la zampata. E Allegri sorpassa ancora

Può una vittoria essere poesia? Sì, per Max Allegri sì. Perchè battere uno che non ha mai amato, - anzi - e col quale sì è pizzicato spesso e, soprattutto sbattere laggiù a -12 dalla vetta (+14 se l’Inter fa il suo) la squadra che porta lo scudetto sul petto e l’anno scorso ti ha anche umiliato con 5 gol sul groppone, beh volete mettere? E poi, un’altra notte da primo in classifica (incorniciata dalla presenza del campione del mondo MotoGp, Pecco Bagnaia), grazie alla sua più grande ’invenzione’ nel dopo Bonucci-Chiellini: il gigante Gatti, eroe delle due porte, tra grande difesa e grandissimi gol.

No, scontro diretto non lo è. O perlomeno lo è solo per Allegri che usa provette e alambicchi piscologici per tenere caldi i suoi. Non lo è e non può esserlo perchè 9 punti di distacco in classifica raccontano un’altra storia. Se invece si vuole ampliare l’orizzonte, allora sì che la lettura diventa intrigante. Perchè nel mondo Juve non è molto semplice dimenticare di aver preso 5 gol dal Napoli. Ricordate lo scorso anno? L’inarrestabile esercito spallettiano ne fece 5 (a 1) alla Juventus . Ora, l’idea è quella di ribaltare tutto. Mettere cioè, il Napoli fuori dai giochi, rifilandogli un -12 in classifica che vorrebbe dire de profundis scudetto. Però poi nella sfida tra livornesi non c’è da fidarsi di Walterone Mazzarri, perchè lui è uno capace di smontare e rimontare correttamente una squadra in tempi rapidissimi..

E allora, c’è tanta curiosità perchè qui si tratta di una partita a scacchi tra due allenatori che non si amano e che predicano la stessa filosofia di calcio: difesa tosta e ripartenza. L’idea è che la Juve possa sfangarla facile nei primi venti minuti, quando Chiesa decolla e vola troppo alto per chiunque. Il problema è però nella golosità sotto porta di Vlahovic che dopo slalom di Fede e assist in modalità Tiffany, spreca per un tocco di troppo sul gambone di Natan. E poi subito dopo ancora Chiesa che ne salta 4 e non trova assist giusto in area per un soffio. Sembra l’incipit di una trionfale cavalcata Juve e invece la barra torna in equilibrio in fretta e lì, ecco una rarità. La Juve si sbilancia come mai ti aspetteresti per colpa di una follia di Bremer e Kvara servito da Osimhen tutto solo fa una cosa oscena e spreca. Poi è Di Lorenzo la palla che urla al gol, ma Sczezsny fa una parata che tra trent’anni racconterà ai nipoti.

Però poi c’è ancora lui, il gigante Gatti che l’aveva risolta a Monza a tempo scaduto e sul cross perfetto di Cambiaso, che a destra buca tanto e bene, si mangia Di Lorenzo e porta la Juve in testa e a +12 sul Napoli. Da lì la follia di Szcezsny cancellata dal fuorigioco di Osimhen e poco altro. Juve ancora lassù, se per una notte lo sapremo stasera da Inzaghi e i suoi.

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