Juve, la difesa tiene: il muro di Motta è il migliore d’Europa. Osimhen: occhio al Gala
La retroguardia bianconera ha subito un solo gol, contro il Psv in Champions, mentre in campionato è ancora intonsa. Nessuno meglio in Europa. E Giuntoli lavora a Osimhen
Torino, 25 settembre 2024 – La Juve fatica a segnare, ma praticamente non prende mai gol. No, non è quella di Max Allegri del corto muso, è quella di Thiago Motta, colui chiamato a dare una filosofia calcistica più moderna e attuale di quella precedente. Per ora, i risultati sono una difesa di ferro e un attacco che stenta, ma i più ottimisti ricordano come anche a Bologna Thiago fece tre zero a zero consecutivi a settembre. La differenza è che far giocare la Juve di Vlahovic come il Bologna di Zirkzee non è facile, appunto per le diverse caratteristiche del centravanti che innescano anche una trama offensiva differente. L’olandese agiva di fatto da trequartista a rifinire il gioco, con una certa propensione a ripulire tanti palloni in fase di risalita del campo per innescare la velocità degli attaccanti esterni e dei mediani di inserimento, mentre oggi la manovra juventina è un po’ bloccata, Vlahovic fa un lavoro diverso più da centravanti d'area, Gonzalez non è ancora al top e pure Koopmeiners ha bisogno di tempo per inserirsi, così il rientro di Francisco Conceicao, il peperino dell’attacco, può aiutare certe situazioni. Meno male, dunque, che la difesa ha fatto il suo e anche di più. Di Gregorio di fatto non ha dovuto parare granché a parte una punizione di Politano, colpo di reni da campione, e in generale Bremer e Gatti sono stati un muro invalicabile per tutti.
Miglior difesa d’Europa
Se davanti Motta cerca la quadra, dietro tutti stanno dando un contributo importante, a eccezione di Danilo fin qui poco utilizzato e con possibilità di andare via a gennaio per far posto a Takehiro Tomiyasu. Nessuno in Europa ha fatto meglio, perché la Juve in campionato è ancora a zero gol subiti in cinque partite e solo il Liverpool, con un gol incassato, è vicino al rendimento bianconero. Tutte le altre sono andate peggio. In Francia la miglior difesa è di Monaco e Lens con due gol subiti, in Spagna, dove si segna di più, la migliore è l’Atletico Madrid con 3 gol incassati, mentre in Germania ci sono Lipsia, prossimo avversario della Juve, con 2 assieme all’Union Berlino. E anche il Lipsia viene in campionato da due zero a zero consecutivi, ma a inizio stagione si è preso lo scalpo del Leverkusen campione in carica per 2-3, segno di una formazione temibile e di talento e con una buona tenuta difensiva generale. Su quattro partite di Bundesliga, la squadra di casa Red Bull ha incassato gol solo in trasferta e contro gli uomini di Alonso, dominatori del campionato scorso. Tornando alla Juve, un avvio così solido a livello difensivo non accadeva da dieci anni esatti, quando la squadra di Allegri finì per dominare il campionato con 17 punti di vantaggio sulla Roma. Un segnale anche questo?
Osimhen: Giuntoli lo segue, il Gala vuole riscattarlo
Rimbalza eccome il nome di Victor Osimhen attorno alla Juve di Cristiano Giuntoli. Il link è ovviamente l’esperienza comune a Napoli, culminata con uno Scudetto storico. L’estate di Osimhen e del Napoli non è andata come nei piani. Il nigeriano si era aperto al mercato, soprattutto Psg e Premier League, ma alla fine non se n’è fatto nulla, neppure con l’Arabia che era pronta a offrire ponti d’oro. Insomma, De Laurentiis ha dovuto posticipare l’incasso e per risolvere una situazione interna spinosa è stato sfruttato il prestito al Galatasaray. Ecco, che il calcio turco possa essere il palcoscenico ideale per Osimhen è difficile da credere, ma gli investimenti in quelle zone sono tanti e importanti, così non si esclude il fatto che il Gala possa cercare il riscatto tra un anno. In quel caso bisognerà discutere della clausola, valida solo per l’estero, o direttamente con patron De Laurentiis che vorrà a tutti i costi fare un incasso. E la Juve? C’è, segue la pista. I rapporti tra Giuntoli e l’agente di Osimhen sono ottimi, ma trattare con Adl sarà molto complicato a livello economico, a meno che i bianconeri non producano una sostanziosa plusvalenza in uscita per reinvestire sul nigeriano. Il nome è ovviamente quello di Dusan Vlahovic, che sta stentando a decollare pure con Motta e ha in ballo una trattativa per il rinnovo non facile considerando che il club vuole spalmare l’ultimo anno di contratto. Ingaggio a salire per Vlahovic con ultimo anno molto al di sopra dei 10 milioni, cifra che la Juve vuole diluire in due anni, così lo spartiacque si fa vicino: o rinnovo o rischio cessione. Per cedere bene, nel caso fosse necessario, diventerebbe importante una bella stagione in termini di risultati e produzione offensiva, ma l’inizio non è stato dei migliori e la sostituzione all’intervallo del match con il Napoli apre uno squarcio importante sugli schemi di attacco di Thiago. Di sicuro, per ora la Juve si è dimostrata più efficace contro squadre giochiste, ovvero il Psv, rispetto a formazioni chiuse e che intasano gli spazi come successo con l’Empoli e in parte con il Napoli, che non è del tutto squadra difensivista ma in ogni caso molto attenta alla fase di non possesso.
Occhio a Szczesny-Barcellona
E se Wojciech Szczesny tornasse a giocare? Il portiere polacco ha annunciato il ritiro poche settimane fa, ‘il fisico c’è ancora, ma la mente no’ aveva candidamente ammesso, ma l’infortunio grave di Ter Stegen nell’ultima partita di Liga, fuori tutta la stagione, può aprire uno spiraglio per il ritorno. Lo avrebbe infatti contattato il Barcellona con tanto di offerta importante da 1.5 milioni a stagione. Riflessioni in atto. Sarebbe un clamoroso come back.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su