Juve, ricomincia la storia. Il ritorno dopo due anni. Ma il Psv è una trappola
La Juventus torna in Champions League dopo due anni di assenza, con una squadra e un progetto completamente rinnovati. Thiago Motta debutta come allenatore in una partita cruciale contro il Psv Eindhoven, cercando i primi tre punti.
Sarà anche stata una sola stagione di squalifica, ma la Juventus che nel tardo pomeriggio – calcio d’inizio alle 18.45 – torna in Champions League ospitando il Psv Eindhoven di Peter Bosz, in realtà quell’inno non lo ascolta da quasi due anni. Ultimo indirizzo conosciuto: Allianz Stadium, 2 novembre 2022, 1-2 contro il Paris Saint-Germain, perché il combinato disposto tra il Mondiale in Qatar (che anticipò le date di quella Champions), l’eliminazione ai gironi – 5 sconfitte in 6 partite contro Maccabi Haifa, Benfica e appunto Psg – e la sanzione di Ceferin, ha finito per allungare a dismisura il periodo di privazione dal grande palcoscenico. Così, oggi, è una Champions nuova quella che accoglie la Juventus, ma è anche una Signora del tutto nuova quella che si affaccia alla massima competizione continentale per club: senza Agnelli, senza Allegri, con il progetto Superlega abiurato, un allenatore al debutto a certi livelli – Thiago Motta – e una piazza carica di aspettative, dopo tanta attesa.
Se si tratti di aspettative più o meno legittime lo dirà il campo, e più che altro lo dirà quel mischione della classifica unica a fine gennaio, ed è proprio per questo che la partita odierna con gli olandesi diventa subito uno spartiacque, perché i punti prima si fanno e meglio è e le prime quattro gare (contro Psv, Lipsia, Stoccarda e Lilla) sembrano essere nel complesso un po’ più abbordabili rispetto alle altre quattro (Aston Villa, Manchester City, Bruges e Benfica).
Sembrano, perché la distanza tra ciò che appare sulla carta e la realtà a volte può essere significativa, come dimostra l’ultimo Empoli-Juventus. Senza ancora reti al passivo in partite ufficiali, ma dopo due gare senza essere riuscita ad andare in gol, peraltro essendo ben poco pericolosa, la squadra di Motta allo Stadium oggi ha un compito solo: ottenere i 3 punti.
"Vogliamo fare una bella prestazione per avere più probabilità di vincere. Lavoriamo per affrontare sfide come queste. Dove vogliamo arrivare? Il più in alto possibile, essere competitivi con tutti e si comincia dal Psv", il succo della conferenza stampa di ieri, al solito senza sussulti, sin troppo lineare. Accanto a Motta c’era Manuel Locatelli, uno dei pochi reduci della citata partita col Psg (della rosa odierna, allora con lui giocarono solo Gatti e Fagioli), che oggi sarà in campo verosimilmente accanto a Khephren Thuram. Ma era, appunto, un’altra Juventus, ed era un’altra Champions.
Le formazioni. Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Danilo, Bremer, Gatti, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic. All. Motta.
Psv Eindhoven (4-3-3): Benitez; Ledezma, Flamingo, Boscagli, Dams; Til, Schouten, Veerman; Bakayoko, De Jong, Tillman. All. Bosz.
Arbitro: Hernandez (Spagna).
Diretta: SkySport, SkyGo, Now.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su