Juve, ora tocca a Douglas Luiz. Intanto spunta Tomiyasu dal mercato

Il brasiliano poco utilizzato fin qui da Motta, a Genova potrebbe toccare a lui. In difesa si punta Tomiyasu. Parla Cobolli Gigli: “mi aspettavo qualcosa in più”

di MANUEL MINGUZZI -
23 settembre 2024
Douglas Luiz

Douglas Luiz

Torino, 23 settembre 2024 – Che fine ha fatto Douglas Luiz? Se lo chiedono in tanti a Torino dopo la panchina di sabato contro il Napoli di Conte. Neanche un minuto in una partita che i bianconeri hanno tremendamente faticato a sbloccare anche come produzione offensiva, non solo in termini di gol. I tre zero a zero consecutivi in campionato disegnano la prima difficoltà stagionale di Thiago Motta, che anche l’anno scorso a Bologna, nel mese di settembre, fece tre risultati uguali. Si parla molto di Vlahovic, sostituito all’intervallo, ma c’è anche il tema Douglas Luiz, costato in totale una cinquantina di milioni e sostanzialmente mai utilizzato nelle ultime due.  

Solo quindici minuti

Tra il Psv in Champions e la partita con il Napoli l’impiego di Douglas Luiz è stato solo di 15 minuti e in generale da inizio stagione a oggi ha giocato 137 minuti su cinque presenze. Insomma, non esattamente un impiego da top player visto il costo con cui la Juve lo ha prelevato dall’Aston Villa, conguaglio più i cartellini di Barrenechea e Iling Junior. Cosa succede? Potrebbe essere il normale percorso fisiologico per inserirsi nel calcio italiano e nel gioco di Motta, che ha rispolverato la fisicità di McKennie nella mediana con Locatelli e Koopmeiners, segno che in una fase di scarsa produzione offensiva ha deciso di inserire l’atletismo dell’americano piuttosto che la qualità del brasiliano. E molto della manovra juventina passa proprio da Douglas Luiz che in oltre 200 partite all’Aston Villa ha siglato 22 gol e 24 assist, esattamente quel tipo di giocate che servono a Motta per aiutare Vlahovic e sbloccare l’attacco. A Genova, dopo una settimana intera di allenamenti, potrebbe toccare a lui, ma più di ogni altra cosa Motta dovrà trovare il modo di inserire Vlahovic in questo contesto di gioco. Il serbo non è Zirkzee, non può fare le stesse giocate sulla trequarti, ma essendo finalizzatore andrà rifornito di più e meglio.

Si lavora alla difesa: piace Tomiyasu

Il mercato non dorme mai, si dice in questi casi. Cristiano Giuntoli sembra intenzionato a lavorare ancora sulla difesa per gennaio. Serve un giocatore duttile, che possa fare sia il centrale che il terzino con Danilo che appare ai margini e forse propenso a cambiare aria. Sul taccuino del dirigente c’è il giapponese classe 1998 Takehiro Tomiyasu, ora all’Arsenal ed ex Bologna. Il giapponese non sembra essere cardine dei piani di Mikel Arteta, che nel ruolo ha preso Riccardo Calafiori in estate, battendo la Juve che lo aveva corteggiato a lungo, così potrebbe cambiare aria a gennaio per ritrovare minutaggio in Serie A. Il giapponese, che è infortunato. sarebbe perfetto per Motta perché può fare tutti e quattro i ruoli difensivi. Al Bologna, infatti, ha giocato sia terzino destro che centrale e in emergenza ha fatto anche il terzino sinistro. Tomiyasu va in scadenza nel 2026 ed è stato pagato circa 20 milioni di euro nel 2021 e ora vale una trentina di milioni. Servirà imbastire un piano economico-finanziario sostenibile. Il piano sicuramente non prevede la cessione di Gleison Bremer, che Giuntoli ha tolto dal mercato anche in estate nonostante la corte di un paio di club di Premier League. Bremer è sempre stato incedibile anche quando Giuntoli era a caccia di Calafiori.

Cobolli Gigli: “Da tifoso mi aspettavo di più”

Juve ferma in campionato a tre pareggi consecutivi, un problema per i tifosi ma a volte bisogna guardare le cose anche con gli occhi della dirigenza, che ha bisogno di dare tempo al nuovo tecnico per amalgamare il tutto. Di questa doppia visione ha parlato l’ex presidente Cobolli Gigli a Tuttojuve. Anche lui si aspettava di più, ma essendo stato dirigente sa quanto è importante il concetto di tempo: “Ragionando da tifoso e non da ex dirigente speravo in una vittoria importante – le sue parole dopo il pareggio con il Napoli – Un successo sarebbe stato confortante e avrebbe dato un risultato al lavoro di Motta. Non nego che il mister stia lavorando bene ma mi aspettavo qualcosa in più”. Intanto, la Juve ha blindato la difesa, mentre dal centrocampo in su è mancato qualcosa per sbloccare le recenti partite: “Diciamo che la difesa è un bunker, il centrocampo così e così mentre in attacco c’è qualche problema”. Tra i ‘problemi’ se vogliamo chiamarli così, ci sarebbe anche Vlahovic: “Dovrà essere supportato – la risposta di Cobolli Gigli – Il potenziale c’è eccome, non va messo da parte e non bisogna metterlo in dubbio una domenica sì e l’altra pure. E’ solo un momento e Motta è un bravo psicologo. Troverà una soluzione”. Era noto il fatto che Motta avrebbe avuto bisogno di tempo, ma nel calcio il tempo non c’è. Servono risultati, e subito. A Bologna qualche pareggio qua e là veniva accettato senza troppe critiche, alla Juve è totalmente diverso. Motta dovrà conviverci: “Da tifoso voglio tutto e subito, da dirigente invece ci vuole calma – la chiosa di Cobolli Gigli – Bisogna pensare partita dopo partita e conservare un posto nelle coppe più importanti. Una volta fatto questo si può pensare di vincere lo Scudetto”. Su questo aspetto Cobolli ha poi parlato chiaro: “L’Inter è molto organizzata e con un allenatore che ha fatto un lavoro superiore alle aspettative. E’ l’avversario più pericoloso e non va sottolineato quanto fatto da Conte in poche settimane a Napoli”. Ora doppia trasferta tra Genova, in campionato sabato alle 18, e in Champions a Lipsia mercoledì 2 ottobre. Inizia il tour de force con ultima partita prima della sosta in casa contro il Cagliari il 6 ottobre.

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