Bivio Juventus, l’Europa o sarà addio ai big: ecco i 4 che difficilmente resteranno

Gli scenari tra campo e sentenze: Vlahovic e Rabiot via in estate se i bianconeri saranno esclusi dalle Coppe, anche Di Maria potrebbe partire. Paredes lascerà, quanti dubbi su Pogba

di PAOLO GRILLI -
11 maggio 2023
Dusan Vlahovic, 23 anni: uno dei big in partenza se la Juve non farà le coppe. Piace alla Premier, vale almeno 60 milioni

Dusan Vlahovic, 23 anni: uno dei big in partenza se la Juve non farà le coppe. Piace alla Premier, vale almeno 60 milioni

Già consumata dalle battaglie su mille fronti di questa pazza stagione – non c’è solo il campo a misurare il valore della squadra, ma tutte le vicende della giustizia sportiva – la Juve deve attrezzarsi anche per una duplice campagna sul mercato con l’obiettivo di costruire un futuro all’altezza.

L’Europa è lo spartiacque. Perché senza l’appeal e le risorse garantite dalle Coppe – nonostante il disastro di Champions, con l’approdo alle semifinali di Europa League gli introiti di questa annata sportiva sono già  a quota 60 milioni, in campo continentale – i piani saranno rivisti al ribasso. Tenendo conto di bilanci da far quadrare dopo un triennio critico. Il nuovo ds, e Giuntoli è ora in pole, dovrà lambiccarsi per progettare due squadre diverse. Solo se i bianconeri continueranno a giocarsi trofei europei, per effetto di sanzioni nel frattempo ammorbidite per le plusvalenze e poi per i bilanci, o magari per un successo in Europa League, si potrà cercare di mantenere l’ossatura attuale della rosa. Un ensamble che, pur infarcito di stelle, non ha quasi mai potuto sfornare melodie tra infortuni e vicissitudini varie. Il solo Rabiot, in scadenza, potrebbe rischiare di partire in estate, e la dirigenza avrebbe tutto l’interesse a puntare il rinnovo di Di Maria e a cercare il rilancio di Pogba e Vlahovic. 

Se, invece, l’Europa fosse preclusa (e lo stop potrebbe arrivare anche dalla Uefa per le note vicende, indipendentemente dai risultati del campo) tutto si rivoluzionerebbe con scelte indirizzate all’investimento sui giovani. Quelli che la Juve ha e che ha dovuto quasi forzatamente valorizzare quest’anno – Fagioli, Miretti, Iling, Gatti, Soulé – ma pure quelli che potrebbero arrivare: Rovella e Frattesi per il centrocampo, Scamacca per l’attacco. Magari Pau Torres per la difesa. Ma questo scenario presupporrebbe l’addio ai big. Vlahovic su tutti, visto che in Premier (c’è sempre l’Arsenal su di lui) piace e vale 60-70 milioni, meno di quanto sia costato alla Juve; Di Maria, che ben difficilmente resterebbe per giocare “solo” in Italia anche se adora già Torino; lo stesso Pogba, tormentato da problemi fisici e relegato a un incredibile ruolo di comparsa.  La Signora cercherebbe di tenersi Chiesa, a sua volta frenato dal grave infortunio di un anno e mezzo fa, ma giocatore che a 25 anni ha tutto per tornare a essere un protagonista assoluto. Pressoché certa in entrambi gli scenari, invece, la partenza di Paredes che ha deluso le aspettative senza mai trovare il giusto feeling con Allegri.  Juve al bivio, insomma, e vicina a un’estate di spietate porte girevoli. Con una missione che sa di paradosso, ora: cercare non di fare grandi plusvalenze, ma piccole minusvalenze.

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