Juventus, plusvalenze: arriva il verdetto 2. Quanto sarà lo sconto sul -15?

La Corte d’Appello federale, diversa dalla prima, si riunisce alle 10: possibile conclusione già in serata Si potrebbe tornare alla prima richiesta del pm: -9. Ma non è esclusa una riproposizione della pena pesante

di PAOLO FRANCI -
21 maggio 2023
Gianluca Ferrero

Gianluca Ferrero

E’ il giorno del giudizio definitivo per l’affaire Plusvalenze. Dopo due assoluzioni, le carte di Torino che hanno portato alla riapertura del caso e al terzo processo con il -15 in classifica. E, ancora, il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni e i tentativi dei legali della Juve - inutili, alla fine - di scardinare l’impianto accusatorio scegliendo l’ardita via della prescrizione, per l’arcinota ’Carta Covisoc’. E ora, eccolo qui il quinto processo. L’ultimo, almeno sul piano sportivo.

Stamane alle 10 la Corte d’Appello Federale - con un collegio diverso rispetto a quello del -15 punti - presieduta da Ida Raiola aprirà il procedimento che, su indicazione del Collegio di Garanzia, dovrà rimotivare ruolo e partecipazione alla vicenda plusvalenze di alcuni consiglieri, eventualmente ’ridisegnando’ la pena. Quest’ultima, sarà bene ricordarlo, dovrà essere ’afflittiva’ e cioè avere un effetto sulla classifica del club. Il quesito è scontato: ci sarà lo sconto e nel caso, di quanti punti? Il fatto che l’impianto accusatorio sia stato confermato dalle toghe del Collegio, così come le responsabilità dei quattro dirigenti - Agnelli, Arrivabene, Paratici, Cherubini - con potere di firma, lascia pensare che lo sconto, se arriverà, sarà da un minimo di uno-due punti, a un massimo di cinque o sei, senza dimenticare che il capo degli 007 federali Giuseppe Chinè aveva chiesto 9 punti di penalizzazione. E non è da escludere nemmeno la conferma della pena, qualora i giudici federali dovessero appurare che i dirigenti ’senza firma’ hanno avuto un ruolo non significativo nella determinazione della precedente pena, il -15. Il punto è che per essere afflittiva la pena, dovrà perlomeno togliere la Juve dalla zona che vale l’Europa. Ecco dunque l’ipotesi dello sconto minimo. Senza considerare che, se la Juve dovesse poi in qualche modo qualificarsi per le coppe minori, alla finestra c’è sempre l’Uefa che ha aperto un procedimento e che certo non è in grandissimi rapporti con la Juve, per la Superlega. In ogni caso, la sentenza dovrebbe arrivare in giornata, mentre sullo sfondo, a metà giugno, si staglia il nuovo processo, quello sugli stipendi, i rapporti con gli agentie le partnesrship con altri club. E, se non dovesse arrivare in corsa un patteggiamento poco prevedibile (la proposta Juve sulla semplice ammenda è stata respinta), il procuratore Chinè chiederà ancora punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione, considerando che l’attuale si chiuderà al 30 giugno. Tenendo presenti appello e ricorsi, lo scenario più probabile e temuto dalla Juve è quello di dover partire ad handicap la prossima stagione.

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