Juventus, scacco al City. Vlahovic-McKennie,. Motta torna a sorridere
Una vittoria che può valere la svolta, Pep domina col gioco ma va ancora ko. Ipotecato il pass per i playoff agli ottavi, bianconeri letali oltre che solidi.
dall’inviato
La Signora si fa un regalo anticipato e prenota lo champagne. Battere il City, anche questo quasi irriconoscibile, giustifica sempre la festa. Anche se lo fai con appena il 33% del possesso palla. Classifica raddrizzata, playoff per gli ottavi quasi in tasca a due turni dalla fine del maxi girone di Champions. Haaland neutralizzato, Pep pure. Chi l’avrebbe pronosticato, viste anche le difficoltà attuali dei bianconeri? Vlahovic, autore di una prova anonima fino a quel momento, trova il colpo di testa vincente a inizio ripresa. E poi McKennie, appena entrato, mettela ciliegina del 2-0. Motta si gusta una serata da stratega certificato.
Non è stata come Atalanta-Real. La sfida dello Stadium aveva in palio forse troppe cose, prima fra tutte l’uscita dalla crisi, per pernsare che in uno Stadium gelido si giocasse a spada tratta.
In avvio, Motta non vuole stupire con effetti speciali e propone l’undici più logico, con Danilo sulla sinistra al posto di un Cambiaso non ancora del tutto recuperato. Le assenze, del resto, portano sulla strada della prudenza contro una squadra che ha vinto cinque delle ultime sei Premier. Lo stesso Guardiola rinuncia a magate last minute. Con la differenza, però, che il suo undici di partenza, anche al netto di tutti i giocatori ai box –da Rodri in giù – continua a fare paura. Certo, gli over 30 abbondano tra i Citizens, e molti di questi sembrano avere il picco di carriera alle spalle. Ma che qualità generale, con dentro non solo Haaland, ma anche De Bruyne, Gundogan, Walker, Grealish, Bernardo Silva. Da questo punto di vista, la Signora è molto più futuribile. L’unica trovata sembra essere Lewis che da terzino sale e si accentra in costruzione. Proprio lui tocca duro Conceiçao al 10’. Squadre prudenti a lunghi tratti, tranne che nella costruzione dal basso, che riserva un paio di brividi da una parte e dall’altra.
Tanto possesso City in avvio, con la Signora cher fatica a distendersi. C’è il lampo di Yildiz da fuori, e poco altro. Koop non punge per niente, Vlahovic non può abbozzare nemmeno un tiro. Sul finire del primo tempo, nessuna delle due big è arrivata sa concludere nello specchio una volta.
Di Gregorio è super nello sventare l’occasione che Haaland si trova sui piedoni. I bianconeri rimangono appesi alle invenzioni di Yildiz e Chico, che però si trovano spesso a partire da lontano.
Nella ripresa, con la fatica che affiora, l’emozione ne guadagna. Vlahovic è spietato. Ma la seratona è anche di un Gatti enorme. McKennie confeziona il raddoppio assieme a Weah. Erano appena entrati. L’importanza di una rosa lunga, e possibilmente senza troppi infortuni.
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