L’Euro orgoglio della Juve. Vlahovic risponde a David. Motta, punto di ripartenza

A Lilla la Signora comanda il gioco, ma va sotto col gol della punta che vuole da tempo. Dusan freddo su rigore nella ripresa: pari pesante dopo la debacle con lo Stoccarda.

di PAOLO GRILLI -
6 novembre 2024
Vlahovic risponde a David. Motta, punto di ripartenza

Dusan Vlahovic, 27 anni, ha firmato il pari su rigore nella ripresa dopo essersi reso pericoloso in paio di occasioni nel primo tempo

La beffa sembrava perfettamente congegnata e servita: David, quasi fenomeno del Lilla, a segno verso la fine del primo tempo azzerando i meriti di una Juve che l’estate scorsa l’aveva cercato a lungo, e che fino a quel momento aveva tenuto il pallino del gioco inventando molto di più. Ma questa giovane Signora ha un animo sempre spavaldo, e come contro il Lipsia, e l’Inter in campionato, ha reagito andando a prendersi un punto di platino in casa di chi aveva steso Real e Atletico in questa Champions. Un’altra dose di Euro autostima, un’altra tacca di solidità in un processo di crescita in cui la pazienza non è considerata un’opzione.

Contro l’ammazzagrandi francese, la Signora ha fatto ampiamente il suo, con l’improntitudine tattica che più di ogni altra cosa il popolo bianconero chiede al nuovo corso. Giusto l’avvio in una fredda Lilla è stato in salita per Yildiz & co., con i padroni di casa a mordere nella metà campo avversaria togliendo ossigeno a quella manovra che Motta vorrebbe vedere effettuare a memoria. E che invece si è inceppata in pericolosi vicoli da costruzione dal basso. Ma è vero anche che si sono aperti spazi ogni qualvolta la Signora è riuscita a eludere la pressione.

I francesi, quando si è trattato di creare, hanno mostrato qualche limite. Tanto c’era sempre David a poter risolvere, in qualsiasi modo.

Il primo squillo è stato di Vlahovic al 14’, su suggerimento in verticale di Yildiz. La conclusione è uscita di poco, ma un mezzo sorriso è stato legittimo per come la Signora è riuscita, in questa occasione e non solo, a scavalcare il centrocampo di casa, con rapidi tagli. Lo stesso era infatti accaduto poco prima, con Koopmeiners però pescato in fuorigioco.

Lo svantaggio è nato da un mix di zelo e ingenuità. Conceiçao, triplicato, ha perso palla quasi nell’area avversaria. Zhegrova ha lasciato sul posto Cabal, poi ha lanciato David che ha approfittato dell’intervento mancato di Kalulu in anticipo. La stella del Lilla ha infilato Di Gregorio senza più nessuno a contrastarlo. Il Lilla, si sa, fa della ripartenza il proprio marchio di fabbrica. Vlahovic ci ha riprova al 34’, ma ha trovato un Chevalier sensazionale a togliere la palla dalla porta.

La ripresa ha visto i bianconeri alzare ancora i giri, Thuram avrebbe meritato maggior fortuna col suo piattone dopo la percussione al 54’. La fiammata sull’asse Cambiaso-Conceiçao ha portato poi al rigore che Vlahovic ha trasformato senza versare una goccia di sudore. Ancora Juve a seguire, col punto che è parso stretto. Ora l’Aston Villa. A quota sette dopo quattro gare, Motta non ha motivo di cambiare copione.

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