Lite con la curva,. Vlahovic cerca la pace sui social

Il rigore del 2-2, sabato notte con il Venezia, in casa Juventus non ha rappresentato una catarsi, ma il pretesto...

di LORENZO LONGHI
16 dicembre 2024
Lite con la curva,. Vlahovic cerca la pace sui social

Il rigore del 2-2, sabato notte con il Venezia, in casa Juventus non ha rappresentato una catarsi, ma il pretesto...

Il rigore del 2-2, sabato notte con il Venezia, in casa Juventus non ha rappresentato una catarsi, ma il pretesto per un ulteriore scontro, quello tra la curva bianconera e Dusan Vlahovic. Rigore gol e rabbia, un’esultanza furente scatenata dalla tensione emotiva di quei minuti: il ringhio contro qualcuno che lo aveva contestato in curva nord, il battibecco con Idzes, poi, dopo il fischio finale, la squadra sotto la sud a ricevere insulti e contumelie assortite, con il serbo che risponde a muso duro e con il dito puntato verso uno dei contestatori più inviperiti, e giù altri cori di insulti, stavolta tutti per lui.

Ma ieri Vlahovic via social ha voluto lanciare un messaggio distensivo: "Capisco il rammarico per gli ultimi risultati – ha scritto – e avete tutto il diritto di manifestarlo, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere la squadra e ripartire uniti tutti insieme". Basterà? Si sente il capro espiatorio della Juventus, Vlahovic, e non ha tutti i torti: i gol li ha segnati (sinora sono 23 le sue reti nell’anno solare 2024, compresa quelle in finale di Coppa Italia e col City), l’uso che ne fa Motta non lo esalta, non ha un’alternativa, quando manca si sente e quando c’è finisce nel mirino. Perché di questa Juventus è un simbolo e ha un ingaggio faraonico, ma oggi la Signora delude, arranca senza un piano B con una perseveranza tattica ottusa – qui sul banco degli imputati c’è Motta – che l’ha portata a distanza siderale dalla lotta scudetto.

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