Max Allegri: un tecnico camaleontico alla ricerca di una nuova grandezza

Max Allegri è un tecnico camaleontico che ha saputo adattare la Juve alle contingenze, facendo crescere giovani talenti e reinventando Chiesa come seconda punta. La squadra è virtualmente in zona Champions e, con la seconda miglior difesa di A, può puntare a uno scudetto con Vlahovic e Chiesa finalmente liberi di esprimersi.

di PAOLO GRILLI -
21 ottobre 2023

Max conservatore? O, addirittura, restauratore? La realtà del campo restituisce una una verità diversa da quella che molti sostengono nel descrivere criticamente una Juve non più vincente. Le contingenze della giustizia sportiva, degli infortuni e le convinzioni del tecnico bianconero hanno contribuito non poco alla fluidità di una squadra all’inseguimento di una nuova grandezza. Un divenire certo non semplice, ma incessante.

Le 112 formazioni sempre diverse passando da una partita all’altra – serie interrotta un mese fa contro la Lazio, quando ripropose lo stesso undici di partenza della gara precedente – depongono già a favore di un mutamento imprescindibile. Ma poi, anche i moduli hanno conosciuto una variabilità spiccata. Senza scomodare quel 4-2-3-1 con Mandzukic esterno arretrato di sei stagioni fa e riproposto in alcune occasioni nel 2022-2023, rimanendo all’ultima Juve si sono potuti osservare il 4-3-3 e più spesso il 3-5-2, quest’ultimo utilizzato con frequenza per esaltare le doti degli esterni e rinvigorire la mediana. Ma ecco che, proprio alla vigilia di Milan-Juve, si affaccia l’idea di un 4-4-2 dettata anche dalle tante assenze: Danilo, Alex Sandro, De Sciglio e, ovviamente, anche Pogba e Fagioli. Mentre Chiesa proverà ad esserci: proprio lui che Allegri ha reinventato seconda punta.

Max tecnico camaleontico? Sì, si può pensare. E, tattica a parte, non va dimenticato che nella passata, maledetta stagione è merito suo se Miretti, Fagioli, Gatti, Soulé, Barrenechea, Iling Junior hanno preso il volo.

Certo il piglio della Signora non è ancora quello degli anni gloriosi, ma nemmeno la classe complessiva lo è. Giuntoli è al lavoro per innalzare il tasso di talento. Intanto, questa Juve è già virtualmente in zona Champions con la seconda difesa di A, e nonostante il black out col Sassuolo. Quando ha avuto la miglior retroguardia del campionato, Max ha sempre vinto lo scudetto. E ora ha un Vlahovic e un Chiesa finalmente capaci di liberare il proprio talento. E poi, per il modulo, si vedrà.

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