Max, il pass Champions non basta. La Coppa Italia per rialzare la Juve

Signora in crisi di risultati e gioco, tecnico di nuovo in bilico: due obiettivi diventano irrinunciabili per il club

di PAOLO GRILLI -
19 marzo 2024
Max, il pass Champions non basta. La  Coppa Italia per rialzare la Juve

Max, il pass Champions non basta. La Coppa Italia per rialzare la Juve

Anche senza che gli si voglia insegnare l’arte di allenare, toccherà a Massimiliano Allegri cercare di raddrizzare una stagione a lungo sopra le aspettative, e poi precipitata per la sua Juve in una inaccettabile mediocrità. Di più, in un affanno che, considerato il ritmo tenuto nelle ultime otto di campionato, dovrebbe attanagliare solo chi lotta per non retrocedere.

Un crollo per spiegare il quale si fatica a trovare un motivo valido. La Signora non ha impegni europei: avrebbe meno di ogni altra, in questa fase, l’alibi delle tossine da giocarsi. Pogba e Fagioli erano fuori anche quando si volava: nemmeno due mesi fa i bianconeri erano persino in vetta, complice la gara da recuperare dell’Inter, e ora sono piombati a -17 dalla vetta. Tutto ci si sarebbe aspettati, tranne l’inchiodata di un gruppo giovane che col passare del tempo avrebbe dovuto, invece, consolidare meccanismi e autostima.

L’annata sportiva della rifondazione si sta rivelando quella dell’involuzione. La pazzesca solidità difensiva si è persa; l’attacco, poi, non ha mai stupito, ma ha potuto contare a lungo su un Vlahovic ritrovato. Anche Dusan, però, col suo rosso inutile e dannoso rimediato contro il Genoa ha dimostrato quanto la Signora stia vivendo a nervi tesi questa fase. Del tutto emblematica, poi, la difficoltà di Chiesa nell’essere uomo-gol e uomo-squadra.

Allegri, forse tenendo fede al principio che nelle crisi non è mai consigliato fare scelte azzardate, non ha mai voluto adottare però il tridente (se non nei finali di partita) e – abbastanza incredibilmente – ha spesso rinunciato a quei giovani che avevano dato un volto e uno spirito nuovo alla Juve. Domenica, proprio Iling Junior e Yildiz, inseriti solo nella ripresa, sono stati i protagonisiti di una parziale svolta nella partita.

Juve ancora terza, vero, come ricorda Max. Ma Bologna e Roma risalgono fortissimo e preoccupano, anche al netto del numero extralarge di italiane che dovrebbero prendere parte alla prossima Champions. La Signora è undicesima nel possesso palla, quinta per gol e assist, nona per distanza percorsa in campo, tredicesima per distanza media dello scatto. Ma resta prima per monte ingaggi. Cifre che non disegnano la rivoluzione voluta dal nuovo corso societario.

Allegri scade nel 2025, nell’estate del Mondiale per Club. Per arrivarci dovrà vincere la Coppa Italia, unico titolo rimasto nella lista dei desideri, e ovviamente strappare il pass per la Grande Coppa d’Europa. Nella doppia semifinale, ad aprile, c’è la Lazio da battere, poi eventualmente la vincente di Atalanta-Fiorentina. Solo così, sfuggendo alla morsa degli zero tituli in questa stagione, potrebbe arrivare a fine contratto. Nell’attesa dell’ennesimo ribaltone tecnico alla Continassa.

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