Max stecca l’occasione Champions. Bremer non basta: solo pari a Roma

La Roma e la Juventus pareggiano 1-1: la Signora fallisce il match point per la Champions League, mentre la Roma resta concentrata sull'Europa. Lukaku e Bremer segnano i gol. Partita equilibrata senza grandi emozioni.

6 maggio 2024
Max stecca l’occasione Champions. Bremer non basta: solo pari a Roma

Max stecca l’occasione Champions. Bremer non basta: solo pari a Roma

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JUVENTUS

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(4-3-2-1): Svilar 7; Kristensen 5.5, Ndicka 6, Llorente 6, Angelino 6.5; Cristante 6, Paredes 6, Pellegrini 6 (33’st Bove sv); Dybala 5 (1’st Zalewski 6), Baldanzi 7 (23’st Azmoun sv); Lukaku 7 (23’st Abraham sv). Allenatore: De Rossi 6.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny 6.5; Gatti 6, Bremer 7, Danilo 7; Weah 6 (15’st Kostic 6), McKennie 6, Locatelli 6, Rabiot 6, Cambiaso 6 (40’st Alcaraz sv); Vlahovic 5.5 (31’st Milik sv), Chiesa 7.5 (31’st Kean sv). Allenatore: Allegri 6.

Arbitro: Colombo di Como 6.

Reti: 15’pt Lukaku, 31’pt Bremer.

Note: Ammoniti: Weah, Rabiot, Abraham.

La Lupa e la Signora: duello per l’Europa senza feriti. A Roma finisce 1-1 e la Juventus fallisce il primo match point per la Champions League: terra di conquista per una piccola cerchia di cinque prescelti seduti assieme alla tavola del calcio stellare. Un piccolo passo c’è, quattro i punti ora separano Allegri dall’obiettivo. La Roma rifiata ma non festeggia: l’Europa è anche l’obiettivo di De Rossi.

Un campionato in cui ai bianconeri non è bastata la seconda migliore difesa della stagione (26 i gol subiti) per insidiare la corazzata Inter. Ieri sera c’era però una Roma assetata e arrabbiata. Da sanare per DDR c’era la sconfitta contro il Leverkusen in Europa League. Allegri invece aveva da invertire una tendenza preoccupante: il calo impressionante nel girone di ritorno e nessuna vittoria nelle ultime sei trasferte di Serie A (3 pareggi, 3 sconfitte). Trend confermato, e nessuno ne esce soddisfatto.

Sfida un po’ sbiadita delle coppie d’attacco, con il grande ex Dybala affiancato a Lukaku. Dall’altra parte un binomio che sulla carta promette meraviglie, dall’altra ha impressionato ben poco in questo campionato: Vlahovic e Chiesa. Ed è la Signora la prima a sconfinare in attacco con un bel dialogo fra Dusan e ’Fede’: in area serve il serbo che però calcia fuori.

Dopo un paio di occasioni per la Juve, la Roma risponde con tanti uomini in avanti. Il fronte difensivo bianconero si abbassa, è ben schierato, ma al 13’ ecco il pasticcio della difesa. Bremer si fa bucare da un passaggio in area del grande ex Dybala. La palla schizza come un flipper sotto la porta, dopo la risposta di Szczesny sul tiro di Cristante finisce tra i piedi di Gatti che però non controlla. A due passi c’è Lukaku: insaccare l’1-0 è un gioco da ragazzi.

La svolta che impenna il ritmo partita. Tra Chiesa, Cambiaso e Vlahovic la Signora si sbilancia ancora in avanti, fino al 30’, quando Fede – dopo essersi liberato con una finta – serve da destra un cross telecomandato sulla testa di Bremer, che svetta sopra tutti e pareggia i conti.

Alla ripresa è il momento buono della Juventus. Allegri non fa cambi, salvo sostituire un Weah eccessivamente falloso con Kostic. Chiesa sfiora pure il vantaggio al 47’, ma il suo tiro dal limite dell’area si stampa sul palo, negandogli il gol. La Signora trema però al 67’. Baldanzi che sulla destra raggiunge il fondo e mette al centro per Pellegrini. Conclusione di prima leggermente sporcata, quel tanto che basta per farla uscire di pochissimo.

Allegri innesta forze fresche: Milik a sostituire un Vlahovic poco convincente e poi Alcaraz al posto di un Cambiaso sottotono. Esce chiesa, entra Kean che all’87’ ha una buona occasione su calcio d’angolo. Ma l’assedio giallorosso è senza fine Abraham, Azmoun, ’Ndicka riempiono l’area senza però trovare lo specchio.

Gabriele Tassi

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