Juve, Giuntoli balla a centrocampo: Rabiot e Koopmeiners, ma non è facile

Il francese è in scadenza e l’Europa lo corteggia, l’olandese piace ma costa 60 milioni e c’è il Liverpool: la difficile strategia di Giuntoli

di MANUEL MINGUZZI -
30 aprile 2024
Adrien Rabiot

Adrien Rabiot

Torino, 30 aprile 2024 – Una Juve che balla sul centrocampo, in parte da rifondare e in parte da riconfermare. Non sarà facile per il direttore tecnico Cristiano Giuntoli che ha un margine di manovra non molto ampio sul mercato. Due i nodi principali: Adrien Rabiot e Teun Koopmeiners. Sono situazioni diverse, ma in egual misura importanti per il prossimo mercato della Juventus. Il francese è in scadenza e si rischia un parametro zero, l’olandese è invece molto costoso e la Premier appare in vantaggio: la Juve cerca una soluzione.

Rinnovo Rabiot: serve uno sforzo del calciatore

Il tema più delicato è senza dubbio il rinnovo di Adrien Rabiot. Il mediano francese ha prolungato il suo accordo un anno fa fino a giugno, puntando su una scelta personale, per continuare con Allegri e cercare di rientrare nella lotta Scudetto con la Juve. Ora, però, la situazione è diversa. In prima battuta non è detto che Allegri rimanga, in seconda è vero che la Juve sta per tornare in Champions ma il mercato europeo si sta muovendo, con tanti top club pronti ad ingaggiarlo. Rabiot non vuole tirarla molto per le lunghe e punta a decidere il futuro prima degli Europei per poter rimanere totalmente concentrato sull’impegno con la nazionale. Il problema per la Juve è che non può reggere il confronto economico con altri club europei, i quali sono pronti a offrire ingaggi superiori a Rabiot. Serve un passo del giocatore verso i colori bianconeri per poter arrivare al rinnovo, magari accettando la stessa cifra che percepisce ora. Adeguamenti, per adesso, non ne sono stati proposti, anche perché Giuntoli deve agire nel solco della sostenibilità finanziaria, e si parte dagli ingaggi considerando che 10 milioni di euro finiranno nelle casse di Ronaldo. Un primo colloquio, senza offerte ufficiali, c’è stato nei giorni scorsi tra il direttore e la madre agente del francese, con la promessa di risentirsi più avanti, ma nel frattempo il mercato europeo può provare a inserirsi. Saranno comunque discorsi da metà maggio in avanti, perché prima la Juve vuole conquistare matematicamente la Champions e soprattutto vincere la Coppa Italia il 15 maggio contro l’Atalanta.

Koopmeiners costa, e c’è il Liverpool

C’è poi la questione Teun Koopmeiners, uno dei principali obiettivi di mercato per l’estate. L’olandese piace per totalità del suo gioco in entrambe le fasi e la Juventus avrebbe fatto una scelta tra lui e Lewis Ferguson del Bologna, con la differenza che il primo costa 60 e il secondo circa 40. Ma lo scozzese del Bologna si è lesionato il crociato e tornerà solo tra ottobre e novembre, motivo per il quale la pista è decaduta. Koopmeiners, invece, porta con sé il problema dei costi e della concorrenza. Su di lui c’è forte il Liverpool, che lo aveva già seguito da tempo ma ne è rimasto impressionato nella doppia sfida di Europa League che ha visto la Dea eliminare i Reds. E sicuramente la Premier League ha argomentazioni economiche maggiori, sia come cartellini sia come stipendi. Difficile, dunque, competere con il Liverpool e c’è la sensazione che la Juve parta oggi in seconda fila. Diventa normale per Giuntoli lavorare su altri profili, partendo da Merino, passando per Sudakov, mentre per la regia piace Jorginho dell’Arsenal.

Occhio a Ugarte

Nelle ultime ore un altro nome rimbalza attorno al mercato juventino per il centrocampo. Il profilo individuato da Giuntoli, seppur costoso, è Manuel Ugarte, mediano classe 2001 del Psg che sta vivendo una stagione di alti e bassi. Nelle ultime partite di Champions è finito in panchina, dopo una titolarità chiara nel girone all’italiana, mentre in campionato ha disputato 23 partite totali. Trattasi di un mediano centrale di fisico e stazza, alto 182 centimetri che può garantire copertura ed equilibri davanti alla difesa, oltre alla conclamata tempra sudamericana da uruguaiano vero. Può essere un elemento utile a protezione della retroguardia.

Mercato finanziato da qualche cessione

Entrare nel solco della sostenibilità significa anche creare un ciclo virtuoso a livello economico-finanziario, cioè ridurre le iniezioni dell’azionista di maggioranza e creare un mercato in grado di reggersi sulle proprie gambe. Tradotto: finanziare le entrate con le cessioni. Fare plusvalenza significa dotarsi di un gruzzoletto da poter reinvestire e generare un circolo virtuoso che consenta la creazione di un bilancio meno appesantito dai costi. Ci sono diversi giocatori sacrificabili per la Juve, partendo da Iling Junior, che piace alla Premier ed è valutato dalla Juve 15 milioni di euro. Attenzione poi alle decisione che verranno prese su Enzo Barrenechea e Matias Soulè, senza dimenticare Dan Huijsen, su cui si sono posati gli occhi del Borussia Dortmund. Sono tutti giocatori sacrificabili e che potrebbero generare per Giuntoli un incasso corposo da reinvestire sulle entrate. In difesa, per esempio, piace Riccardo Calafiori che costa però 30 milioni di euro e in qualche modo, quella cifra, bisognerà raggiungerla. In avanti, con Dusan Vlahovic ancora in trattativa per il rinnovo, serve un accordo sull’ultimo anno di contratto che la Juve vorrebbe spalmare su due stagioni, piace Mason Greenwood, attaccante di proprietà dello United e ora in prestito al Getafe. La punta può ricoprire tutti i ruoli, ma quello più affine è sull'esterno e in stagione ha segnato 8 gol in 28 partite di Liga, aggiungendo 6 assist. E’ in scadenza nel 2025 e questo potrebbe abbassare i prezzi e certamente a Manchester non tornerà. La richiesta è alta, circa 40 milioni di euro, ma la Juve conta di poter scontare la cifra anche se su di lui si sono mosse Real Sociedad e Valencia. Di sicuro a 40 milioni difficilmente la Juve lo prenderà, ma se dovessero cambiare le condizioni Giuntoli si farà trovare pronto. Prima di ogni cosa, però, la Juve dovrà decidere chi guiderà dalla panchina, con Allegri in bilico e i nomi di Motta e Conte che aleggiano alle sue spalle…

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