Motta-Conte, la sfida del cuore. La Juve vuole già prendersi tutto. Carica Antonio: Napoli da corsa
Allo Stadium un big match al profumo di scudetto, l’Inter può conoscere stasera la sua principale rivale. A confronto anche due filosofie di gioco, proteste per la chiusura del settore ospiti scattata ieri.
Non sarà la prima volta, oggi alle 18, che Antonio Conte entrerà allo Juventus Stadium da avversario. Lo ha già fatto sulla panchina dell’Inter, e sono sempre state scintille, questa volta lo farà da allenatore del Napoli, e sembra quasi che il tecnico leccese, che è "parte della storia della Juventus", lo ha detto lui stesso con un certo orgoglio, scelga col lanternino le squadre da allenare e, alla fine, trovi sempre posto proprio in piazze nelle quali l’odio sportivo nei confronti dei bianconeri sia ai livelli più esasperati e tossici. Difficile ipotizzare come lo accoglieranno oggi i suoi ex tifosi, ma di certo a Torino troverà pochi sostenitori azzurri, dal momento che ieri il prefetto di Torino, Donato Cafagna, su richiesta del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha deciso che nessun biglietto potrà essere venduto ai residenti nella provincia di Napoli e l’annullamento di quelli già acquistati. Un provvedimento consigliato dalla rivalità fra le tifoserie e dai disordini di Cagliari-Napoli di domenica scorsa ma che non può impedire la partenza da Napoli di alcune frange ultrà. Ai margini, insomma, c’è tutto questo.
Poi c’è la partita, uno scontro diretto per cercare la prima vera sfidante dell’Inter e la sfida fra due tecnici che si sono incrociati in Nazionale, uno da ct (Conte) e l’altro da giocatore (Thiago Motta), all’Europeo del 2016. Uno, Antonio, ha raccontato che trovarsi di fronte il suo ex allievo lo fa sentire più vecchio, l’altro, Thiago, ha parlato di "un rapporto fantastico e di un’esperienza dalla quale ho imparato molto". Dopo le vittorie con Como e Verona, la Juventus ha pareggiato 0-0 con Roma ed Empoli, subendo il sorpasso dei partenopei reduci da tre vittorie di fila e, teoricamente, più freschi, essendo liberi dagli impegni di coppa.
A parole, vale tutto: "Chi può dirlo se è un vantaggio?", domanda Motta, che recupera Gatti e, nonostante la sfida di martedì, ha ampia scelta. "Poco tempo fa loro hanno vinto lo scudetto e hanno espresso un calcio di cui si parlava a livello mondiale. Noi dovremo avere l’ambizione sana di migliorare". Una risposta, quest’ultima, a Conte, secondo il quale "Napoli e Juventus partono da livelli diversi, ci sono 18 punti da recuperare", intendendo lo scarto in classifica della scorsa stagione. Schermaglie, mind games: il solito menù, grazie.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su