Motta inizia a scartare la vera Juve. Douglas Luiz e Koop, arrivano i big: "Sono felice, giocheremo bene»

Alle 18 a Empoli i bianconeri sono quasi al completo: fuori Conceicao, ma tornano Thuram e Weah. Il tecnico teme i toscani, all’orizzonte c’è anche il debutto in Champions di martedì contro il Psv.

di LORENZO LONGHI
14 settembre 2024
Thiago Motta, 42 anni, alla sua prima stagione sulla panchina della Juventus

Thiago Motta, 42 anni, alla sua prima stagione sulla panchina della Juventus

Non che ad agosto si sia scherzato, ma adesso si comincia a fare sul serio; il discorso vale per tutta la Serie A, ma soprattutto per la nuova Juventus di Thiago Motta, pronta a tornare in campo in campionato, oggi pomeriggio contro l’Empoli alle 18, e martedì in quella Champions League dalla quale manca da un anno e che, a partire dalla sfida con il Psv Eindhoven, sarà qualcosa di inedito anche per i bianconeri.

Un passo per volta, anzi: partita per partita, per utilizzare il mantra del tecnico italo-brasiliano, e allora ecco che, a dispetto dei 7 punti e degli zero gol subiti nelle prime tre partite contro Como, Verona e Roma, quella di stasera sarà la prima vera Juventus di Thiago. La quarta ufficialmente, la prima nella sostanza, se è vero che proprio oggi potrebbero iniziare a vedersi dall’inizio i due principali colpi del mercato bianconero, Douglas Luiz e Koopmeiners, che certo con la Signora hanno già esordito, ma per diversi motivi – scelte tecniche e brillantezza il primo, le lungaggini della trattativa il secondo – sono stati dei comprimari sinora.

Già oggi potrebbero diventare protagonisti, ma il condizionale è d’obbligo, un po’ perché Thiago Motta non si è minimamente sbottonato sull’undici iniziale che schiererà al Castellani, un po’ appunto perché la Champions League imminente e immanente non permette previsioni certe. "Sono felice perché in queste due settimane di sosta la squadra si è allenata bene, chi è rientrato dalle nazionali ha potuto vivere esperienze diverse e perché ho quasi tutti i giocatori a disposizione", ha spiegato Motta, che ritrova Khephren Thuram e Timothy Weah, ma anche Adzic, in predicato di esordire in bianconero già dall’inizio del torneo, se un infortunio non l’ avesse frenato portando l’allenatore a lanciare Mbangula, con ottimi risultati peraltro.

Il montenegrino, classe 2006, potrebbe essere un’arma a partita in corso, e lo stesso di può dire di Nico Gonzalez, rientrato dagli impegni con l’Argentina, non dell’infortunato Conceição, ma va da sé che gli occhi saranno tutti puntati su Douglas Luiz e Koopmeiners, "due grandi giocatori che abbiamo a disposizione, vedremo chi comincerà la partita", nel messaggio a impatto zero di Motta. Che ha studiato l’Empoli ("una squadra che sa difendersi con un blocco molto basso, ma non è tutta lì: ha affrontato bene tutte le squadre con cui ha giocato") e ai suoi chiede di "creare occasioni, finirle e difendere le transizioni", con la consapevolezza che "il gioco ci porta a fare risultati, ciò che conta, e per questo faremo una grande partita", le sue parole.

Davanti Vlahovic, anche ieri elogiatissimo dal tecnico, mentre Danilo rimane un mistero, ma nel trittico Empoli-Psv-Napoli (sabato 21 a Torino) si rivedrà anche lui. Perché saranno 3 partite in 8 giorni, come ai bei tempi. Senza paura: "Ci si allena, ci si prepara, si gioca", ha minimizzato Thiago. Sapendo benissimo che, poi, conta vincere.

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