Juve, Motta: “Non vediamo l’ora di partire. Chiesa? Non è cambiato nulla”

Il tecnico bianconero alla vigilia del debutto con il Como di Fabregas: la dieci a Yldiz una responsabilità, Chiesa resta ai margini mentre McKennie avrà una chance

di MANUEL MINGUZZI -
18 agosto 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino 18 agosto 2024 – Domani la nuova Juve di Thiago Motta avrà il suo debutto di fuoco contro il Como di Cesc Fabregas, di fatto una sfida in panchina tra due grandi centrocampisti. Giochismo, possesso palla, proposta offensiva: potrebbe essere una bella partita. Ma la pressione è ovviamente tutta su Motta che dovrà riportare la Juve ai vertici, mentre al Como, per ora, si chiede il mantenimento della categoria. C’è tanta voglia di iniziare da parte del tecnico bianconero, ma la situazione di mercato, soprattutto inerente a Federico Chiesa, non cambia.

Motta: “Concentrati sulla partita”

Il mantra di Thiago Motta è chiaro: si pensa partita per partita. Ogni sforzo, ogni stilla di concentrazione è focalizzata sulla prossima partita. Stile Mourinho a livello di mentalità, stile opposto a livello di gioco. Motta predilige il possesso, il comando delle operazioni, il tutto senza dimenticare l’equilibrio. Si parte domani, contro il Como: “Una squadra con giocatori di esperienza e con un gioco collaudato – le parole di Motta – Noi non vediamo l’ora di cominciare e arrivare al nostro obiettivo, che è quello di fare una grande prestazione e portare a casa il risultato. Dobbiamo essere concentrati su noi stessi”. Attenzione, dunque, all’entusiasmo della neopromossa: “Ne avranno tanto, hanno conquistato la promozione e significa che hanno vinto tante partite. Daremo il nostro massimo per competere e arrivare al risultato che vogliamo”. Inevitabile parlare di mercato. Due situazioni diverse. McKennie può ancora avere una chance in bianconero, mentre su Chiesa non ci sono novità: “Weston è un giocatore utile – la risposta di Motta – Lo vedo funzionale alle nostre esigenze e avremo 19 giocatori disponibili per la partita, ma giocano in undici e dovrò fare delle scelte. Stiamo bene e la preparazione estiva è stata buona. Siamo pronti”. Ancora freddezza su Chiesa, che resta in uscita e fuori dal progetto: “Non è cambiata la situazione, ne abbiamo parlato internamente ed è una dimostrazione di rispetto per i giocatori”. E allora davanti tutto su Vlahovic, Yldiz e Weah. Questo il pensiero di Motta: “Weah può migliorare su tutto e ha la predisposizione a farlo. Non sono sorpreso. Sarà di grande aiuto. Vlahovic lo vedo lavorare molto bene, lui è un grande giocatore e ha bisogno della squadra. La dieci di Yldiz? E’ una responsabilità, avrà un numero storico. Kenan ha grande cultura del lavoro”. La rosa va comunque completata. Teun Koopmeiners è più vicino con Samardzic diretto a Bergamo e Nico Gonzalez resta un obiettivo offensivo con Gudmundsson a Firenze per sostituirlo. Motta si fida del lavoro di Giuntoli: “Mercato? Sono tranquillo, stiamo lavorando al massimo per essere competitivi”. Domani la palla passa la campo: Juve-Como apre la stagione bianconera.  

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