Motta: “Giocare la Champions un orgoglio, vogliamo arrivare più in alto possibile”

La Vecchia Signora torna in Champions, esordio contro il Psv martedì allo Stadium: orgoglio ed emozione, parola di Motta

di MANUEL MINGUZZI -
16 settembre 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino, 16 settembre 2024 – Archiviare i due pareggi consecutivi per zero a zero con un buon debutto in Champions. La Juve torna nella massima competizione continentale contro il Psv campione d’Olanda, per una partita affascinante ma non semplice. Il calcio olandese è chiaro: si attacca, si fa possesso, si crea. Anche quello di Motta è su quella linea, ma con il sacro vincolo dell’equilibrio che ha permesso ai bianconeri di chiudere con zero gol subiti in quattro partite. C’è emozione alla Continassa per questo nuovo debutto europeo.

Motta: “Orgoglio ed emozione”

Una novità anche per Motta affrontare la Champions League. Da giocatore l’ha giocata tante volte e anche vinta, da allenatore è un debutto. Queste le sue parole alla vigilia: “C’è orgoglio ed emozione per questa partita – le sensazioni di Thiago – Sarà una bella partita tra due squadre che vogliono giocare a calcio e da parte nostra c’è tutta l’intenzione di fare una grande prestazione, per arrivare a un risultato positivo”. Ma occhio al Psv, che è campione d’Olanda e dotato di giocatori di qualità e prospettiva. Il pensiero di Motta: “Abbiamo rispetto di tutti gli avversari, ma dobbiamo pensare a noi e a cosa fare in campo per vincere la partita – la sua prospettiva – Loro sono una buona squadra che è abituata ad avere il pallone e noi dobbiamo recuperare palla e sfruttarla bene. Servirà fare una partita diversa da loro. Abbiamo grande entusiasmo e vogliamo imporre il nostro gioco”. E in Motta c’è anche po’ di Allegri, quantomeno su un concetto generale calcistico e che tende a semplificare questo sport. Eccolo: “Il calcio è semplice, si attacca in undici e si difende in undici – le sue parole – Questo è quello che voglio vedere, una squadra che agisce assieme, che si aiuta, pressa e si ricompatta assieme e unita. Dovremo poi usare la palla nel modo giusto e attaccare veloci per poi concludere l’azione”. Poi c’è la nuova formula della Champions a girone unico. Trentasei squadre, le prime otto direttamente agli ottavi, fino alla ventiquattresima per il turno di spareggio. Motta non sa dove potrà arrivare la Juve, ma di sicuro l’obiettivo è portarla più in alto possibile: “La vecchia formula mi piaceva tantissimo, ma mi piace anche questa – la sua risposta – Possiamo studiare cose diverse, affrontiamo tante squadre e sarà stimolante. Il nostro pensiero è solo alla partita di domani con lo scopo di portare la Juve più in alto possibile. Dobbiamo essere competitivi contro tutti a partire dal Psv”. Chi conosce il calcio olandese è senza dubbio Teun Koopmeiners, l’acquisto principe del mercato estivo di Cristiano Giuntoli. Il mediano è partito un po’ a rilento e ha bisogno di tempo per trovare la miglior condizione e la miglior sintonia con i compagni. Motta è tranquillo: “Ci aspettiamo da lui quello che ci aspettiamo dal resto della squadra. Chiunque giocherà domani farà una grande prestazione. Teun si è integrato molto bene ed è a disposizione”.

Locatelli: “La Champions ci è mancata molto”

In conferenza stampa era presente anche Manuel Locatelli, uno di quei giocatori che con Thiago Motta sta riacquisendo fiducia e leadership dopo una annata difficile. Il palcoscenico della Champions è mancato tanto ed è ora di riassaporarlo con gusto. Questo il commento del mediano bianconero: “Ci è mancata molto l’anno scorso perché è la competizione più importante – le sue parole – Siamo emozionati e non vediamo l’ora di scendere in campo e sentire quella musichetta. I tifosi ci daranno una mano”. Pure Locatelli non si fida del Psv, squadra tecnica e organizzata, dedita al possesso palla: “Giocano bene a calcio, ma dobbiamo pensare a noi e al modo di poter dominare la partita. L’obiettivo è provare a vincere. Sicuramente hanno tanto giocatori di livello mentre noi ne abbiamo tanti all’esordio, ma essere qui è il sogno di ogni calciatore”. Juve e Psv vogliono avere palla, comandare la partita, ma alla fine una delle due dovrà cedere qualcosa: “Non sarà semplice controllare la partita, ma è anche questione di atteggiamento. Cercheremo di tenere il pallino del gioco”. Una squadra esordiente potrebbe anche avere timore e paura della Champions, non la Juve: “E’ una parola che non deve esistere, giochiamo una competizione che tutti vorrebbero giocare e stiamo lavorano bene ogni giorno”, la risposta di Locatelli. C’è però da riscattare una partita a Empoli che non ha dato il risultato sperato. Primo tempo bruttino, meglio nella ripresa ma c’è digiuno di gol da 180 minuti. Il parere di Locatelli: “Volevamo un risultato diverso e c’è stata un po’ di rabbia, ma è ormai un capitolo chiuso e dobbiamo pensare alla prossima partita”. E attorno a Locatelli sono cambiati gli interpreti. Rabiot non c’è più e dal mercato sono arrivati Douglas Luiz e Koopmeiners, in più c’è stato il ritorno di Fagioli dalla squalifica. Che mediana sta nascendo? “Sono arrivati centrocampisti forti e con qualità, tutti alzano il livello della squadra e abbiamo caratteristiche diverse. Mi piace giocare con loro”. Con Motta, poi, è fondamentale il riempimento degli spazi, gli smarcamenti, le continue rotazioni. Tutti, di fatto, sono chiamati a smarcarsi: “Mi trovo bene, c’è occupazione degli spazi con l’intento di dominare la partita. Dobbiamo continuare così”. Per quanto riguarda la probabile formazione, in porta tornerà Di Gregorio, a Empoli ha giocato Perin, mentre in difesa vanno verso la conferma Kalulu e Cambiaso in fascia con Gatti e Bremer centrali, ancora panchina per Danilo. In mezzo Locatelli e Douglas Luiz, con Koopmeiners sulla trequarti, mentre davanti Gonzalez e Yldiz a supporto di Vlahovic.

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