Motta si presenta: "Bisogna vincere». Todibo, Koopmeiners e Sancho i prossimi obiettivi di Giuntoli. Juve, altri tre colpi per completare la rivoluzione

Dice di volere una Juve "orgogliosa e felice", Thiago Motta. Mica facile, dopo un triennio con un solo titolo, la Coppa Italia della scorsa stagione, e il costante complesso da corazzata decaduta e incompiuta. Il nuovo allenatore non ha che parole di elogio per il club, certo sa che il salto di qualità deve riguardare anche lui, condottiero chiamato a riportare anche il brivido del bel calcio, oltre che i titoli.

L’ad Maurizio Scanavino ridefinisce i confini della nuova era bianconera e individua nella qualificazione alla Champions 2025-2026 l’obiettivo minimo, "senza dover porsi limiti campionato". Basta riavvolgere il nastro all’estate di un anno fa, quando Allegri vedeva nel pass per la Grande Coppa l’unico, vero traguardo da raggiungere, per capire che ora non ci si accontenta più. La rivoluzione procede spedita. La rosa della Signora è oggetto di una rivisitazione profonda.

A Rabiot, che non ha accettato un triennale da sette milioni e mezzo a stagione, sono andati i migliori auguri di un bel prosieguo di carriera. Chissà se arriveranno presto anche a Chiesa, visto che il rinnovo resta in stand-by.

Cristiano Giuntoli, appena dopo il colpo Cabal, ha affermato che dovrà arrivare un rinforzo per reparto, e questo avverrà.

Per la difesa, dopo il colombiano si punta Jean-Clair Todibo, 25enne francese di quel Nizza che ha visto fiorire Khephren Thuram. In mediana, la pista Koopmeiners è apparentemente sbarrata dopo le dichiarazioni dell’ad dell’Atalanta Luca Percassi, ma l’impressione è che molto conteranno adesso le intenzioni del giocatore. E poi, in attacco, si punta al prestito di Jadon Sancho dallo United. Non dovesse andare in porto questo colpo, la prima opzione diverrebbe Adeyemi del Borussia Dortmund. Serve vendere, certo. Non solo Chiesa, ma anche Soulé, vicino alla Roma.