Rabiot d’assalto. Chiesa ripiega. Lucidità Nicolussi

La Juventus vince contro l'Atalanta con un 2-1. Perin, Bremer e Vlahovic tra i migliori. Allegri ritrova la spietatezza vincente.

16 maggio 2024

PERIN 6,5. L’uomo di Coppa rassicura tutti con prontezza e puntualità. Super su Ederson nel finale.

GATTI 7. Quasi segna senza accorgersene di testa. Dietro gira la manopola della fisicità e scaccia i problemi. Una respinta decisiva su Pasalic.

BREMER 7,5. Sbanda in un paio di occasioni, ma non capitola mai. Non c’era Scamacca, certo, ma riesce a intimorire l’attacco di Gasp.

DANILO 7. Immette carisma in una serata delicatissima, dimenticandosi degli ultimi mesi tutti in salita.

CAMBIASO 7. Imbucata sopraffina per il gol di Vlahovic, un’invenzione istantanea che indirizza la partita.

MCKENNIE 6. Ala o mezzala, non importa: tampona con intelligenza.

NICOLUSSI CAVIGLIA 6. Esame da brivido superato: soprattutto lucido, fa girare palla senza sostituirsi ai solisti.

RABIOT 6,5. Rieccolo arrembante in una serata da scapigliato della mediana, duellando con Ederson.

ILING JR 6,5. La sua corsa è un superbonus, e pazienza se conclude poco.

VLAHOVIC 7,5. Non gli pare vero, per una volta, di essere lanciato in porta: gol-déjà vu. Quasi si ripete al 65’, poi per un micro offside si vede negare la doppietta.

CHIESA 6,5. Fatica negli affondi, e non è una novità da seconda punta. Ma si abbassa e lotta rendendosi preziosissimo in un 5-4-1 che sigilla le idee della Dea.

ALL. ALLEGRI 7. Il canto del cigno per la Juve di Max? Sì, ma è una mezza magia rispolverare la vincente spietatezza di un tempo. La Signora si chiude e puntualmente riparte, disinnescando una Dea confusa. All’Olimpico arriva una dolce ultima rivincita.

Miretti 6,5. Pronto subito. Idee e traversa. Yildiz. Weah e Milik sv.

Voto squadra 7.

Paolo Grilli

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