Serie A a 18, le big in contropiede. La richiesta di Inter, Juve e Milan. Riforma sul tavolo della Figc

Ieri la mossa a sorpresa e l’uscita allo scoperto: Marotta, Scanavino e Scaroni a colloquio col presidente Gravina . Lunedì è fissata l’assemblea della Lega, tra un mese quella federale: i club puntano a una maggiore autonomia.

10 febbraio 2024

E’ un tema che ritorna. Ma stavolta potrebbe esserci davvero un cambiamento spesso solo auspicato, perché si sono mosse in maniera congiunta le big del nostro campionato.

Si infiamma il dibattito sulla annunciata riforma dei nostri tornei: Inter, Juventus e Milan, come ha appreso nella serata di ieri l’Ansa, sono infatti uscite allo scoperto in un incontro in Federcalcio con il presidente federale, Gabriele Gravina, nel quale si sono schierate per ridurre l’organico della serie A da 20 a 18 squadre, posizione questa in controtendenza rispetto a quella di molti altri club.

Nell’incontro, l’Inter era rappresentata dall’amministratore delegato, Giuseppe Marotta, e dal dirigente avvocato Angelo Cappellini; la Juventus dall’ad, Maurizio Scanavino, e dal dirigente Francesco Calvo; il Milan dal presidente, Paolo Scaroni, che era collegato in videoconferenza. Insieme con Gravina, in via Allegri, presente anche l’avvocato Giancarlo Viglione.

La mossa dei tre club storicamente più potenti e titolati del campionato arriva – a sorpresa – a poco più di 48 ore dalla assemblea della Lega Serie A in programma lunedì mattina a Milano, che ha all’ordine del giorno in particolare la questione legata alle riforme e ai temi federali, dopo la richiesta di maggiore autonomia dei giorni scorsi e la minaccia di muoversi in stile Premier League rispetto alla Federazione.

All’orizzonte, ma sempre più vicina, c’è l’assemblea straordinaria Figc dell’11 marzo, fissata proprio per dare un nuovo assetto al calcio italiano, e i club della massima serie, compatti nel chiedere più autonomia, ma soprattutto maggior peso nelle scelte chiave, devono a quanto pare trovare una sintesi anche sul fronte delle squadre partecipanti, che le big, come dimostrato dall’incontro odierno, insistono per ridurre a 18.

Il perché le big auspichino una diminuzione delle iscritte alla massima serie è presto detto: non c’è solo l’obiettivo di un torneo più livellato verso l’alto, con minori differenze di rendimento e una qualità più diffusa. Ma una serie A a 18 squadre vorrebbe anche dire quattro partite in meno a stagione per ogni compagine: già una sorta di elisir, questo numero ridotto di impegni, per chi deve competere senza sosta anche fuori dai nostri confini.

Il dibattito è aperto e avviato: certo non sarà immediato variare un format che esordì nel 2004-2005.

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