Juve, si presenta Thuram: “Un sogno, spero di vincere tanti scudetti”

Il figlio d’arte carico per la sua nuova sfida: Thiago Motta fondamentale per la scelta, poi il padre Lilian e Henry gli hanno raccontato il mondo bianconero

di MANUEL MINGUZZI -
2 agosto 2024
Khephren Thuram

Khephren Thuram

Torino, 2 agosto 2024 – La famiglia Thuram è di nuovo tutta in Italia. Il padre Lilian ha giocato a Parma e Torino, ora i suoi figli sono in Serie A, Marcus all’Inter e Khephren alla Juventus. Il mediano è stato presentato oggi alla stampa e arriva in bianconero sulla scia di grandi campioni francesi, partendo proprio dal papà, ma passando anche da Henry e da Pogba. La grande opportunità di Khephren è arrivata soprattutto grazie alla presenza di Thiago Motta, allenatore specialista nella crescita dei giovani. Con lui potrà migliorare molto e magari vincere tanto.

Thuram: “Sogno tanti scudetti”

Il blasone Juve non va certo spiegato, è noto a tutti. Lo ha vissuto Lilian, il papà, e lo ha tramandato al figlio, arrivato pronto in bianconero dopo l’esperienza al Nizza. Un passaggio intermedio era necessario prima del grande salto. Queste le sue prime parole: “Papà mi ha detto che la Juve è la squadra più grande d’Italia, devo approfittare dell’avventura che avrò qui per crescere e apprendere. Sarà una bella occasione. C’è uno staff tra i migliori al mondo”. Alla Juve c’è da imparare e crescere, ma soprattutto la richiesta è di vincere trofei. Khephren lo sa, ma non ha paura: “Essere qui è un sogno, quando papà vinceva gli scudetti ero piccolo e non ho tanti ricordi, ma sogno di vincerne tanti anche io”. Insomma, la Juve è un po’ nel suo destino. I bianconeri lo avevano cercato già a 17 anni quando giocava nel Monaco, ma Thuram jr. non si sentiva pronto e ha preferito fare una esperienza al Nizza. Adesso il treno è quello buono: “Penso di avere la Juve nel destino – ancora Khephren – I primi contatti ci sono stati a 17 anni, ma volevo ancora crescere e ho scelto il Nizza. Adesso è il momento giusto. Henry? Mi ha dato tanti consigli e mi ha parlato della Juve. Era contento per me”. Per il suo arrivo fondamentale la presenza di Thiago Motta, l’allenatore scelto per la rivoluzione calcistica voluta da Cristiano Giuntoli dopo Max Allegri. “Il fatto che qui ci sia Motta ha avuto una sua importanza, perché è stato un giocatore eccezionale e ora è un grande allenatore. Posso imparare molto da lui che giocava nel mio ruolo. Se avrò delle domande so che mi darà le risposte”. E ora sarà sfida in campo con il fratello Marcus, perno dell’attacco interista. I due fratelli si vogliono molto bene e si rispettano e pubblicamente si dicono a vicenda che il migliore è l’altro. Marcus lo ha già detto di Khephren, che oggi ha risposto così: “Lui mi vuole tanto bene e mi dice che sono il più forte della famiglia, ma per me è lui”. Chi guarderà la cosa con un certo distacco, facendo il tifo per entrambi, è papà Lilian: “Lui ci vuole bene. Siamo i suoi figli e la felicità è la stessa per tutti e due”. Il rispetto di Khephren si evince anche dalla chiosa finale sul fratello: “Sono contento per lui e per la carriera che sta facendo, è arrivato fino alla nazionale e per me è un modello. Fa tanti gol ed è anche assistman. Per me è il più forte”.

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