Juventus-Venezia 2-2: Vlahovic salva i bianconeri all'ultimo respiro

Il rigore trasformato dal serbo impatta le reti segnate da Ellertsson ed Idzes, a loro volta precedute dal tap-in di Gatti. Ma per Motta la 'pareggite' sembra senza cura

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
14 dicembre 2024
Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic

Torino, 14 dicembre 2024 - L'ultima in classifica che si presenta all'Allianz Stadium, tra l'altro teatro appena pochi giorni fa della bella vittoria in Champions League sul Manchester City, sembra per la Juventus la cura migliore alla 'pareggite' delle ultime settimane. Invece, ancora una volta, i bianconeri confezionano una 'x', tra l'altro di nuovo con una rimonta firmata all'ultimo respiro. E dire che la serata si era aperta con il tap-in di Gatti che sembrava il preludio di una partita semplice. Invece i lagunari incredibilmente rimontano con Ellertsson e Idzes, sognando a lungo il colpaccio salvezza che nessuno si sarebbe aspettato. All'ultimo minuto invece Candela tocca la palla con il braccio dopo un miracolo di Stankovic su Conceicao: Giua assegna un rigore che Vlahovic trasforma, salvando i suoi dal primo ko in campionato.

L'imbattibilità è salva, ma a che prezzo? L'ennesimo pareggio che sa di brodino indigesto in ottica scudetto. Anzi: l'impressione è che i bianconeri debbano cominciare a guardare più le inseguitrici che chi li precede in graduatoria, mentre per il Venezia matura l'ennesima prova nel segno del bel gioco, dei rimpianti e di un'ultima posizione in classifica che resta lì.  

Le formazioni ufficiali

Motta sceglie un 4-2-3-1 aperto da Di Gregorio, con Savona, Gatti, Kalulu e Danilo in una difesa schermata da McKennie e Thuram: davanti c'è Vlahovic, assistito da Weah, Koopmeiners e Yildiz. Di Francesco replica con un 3-4-2-1 che tra i pali vede Stankovic, protetto da Idzes, Svoboda e Sverko, con Ellertsson e Zampano sulle bande: in mezzo al campo ci sono Nicolussi Caviglia e Andersen, mentre a supporto dell'unica punta Pohjanpalo ci sono Oristanio e Busio.

Primo tempo

Pronti, via e Zampano mette in mezzo una palla insidiosa che però Di Gregorio fa sua in uscita: lo stesso dall'altro lato deve farlo Stankovic su un traversone di Weah a cercare Koopmeiners. All'11' Nicolussi Caviglia abbatte McKennie: della successiva battuta, da zolla molto interessante, se ne incarica Vlahovic, che però alza troppo il mirino. Al 16' Danilo mette in mezzo un cross direzione secondo palo, dove c'è Koopmeiners, ancora una volta anticipato, stavolta da un eccellente Busio. Al 18' lo stesso lavoro lo fa Sverko, provvidenziale nella chiusura in corner sul mancino di Vlahovic, in apparenza letale: l'appuntamento con l'1-0 è rimandato solo di pochi secondi, perché dalla bandierina Koopmeiners trova la spizzata verso il secondo palo di Thuram per Gatti, che realizza con un tap-in facile facile.

Il Venezia non ci sta e prova a reagire subito con Pohjanpalo, che perde l'attimo buono per tirare anche grazie all'anticipo proprio di Gatti. Al 29' il numero 20 ospite si fa perdonare lavorando di sponda per Andersen, che fa partire una sassata che tocca la parte alta della traversa e si spegne sul fondo: tocca poi a Thuram immolarsi sulla botta quasi a colpo sicuro di Busio su imbeccata proprio di Andersen. Gli ospiti, che intanto perdono per infortunio Svoboda (dentro Altare), insistono e al 33' sfiorano ancoa il pareggio dagli sviluppi di un corner con Pohjanpalo, che scivola sul più bello, salvando di fatto la Juventus.

Al 40' i bianconeri, dopo una fase di sofferenza, tornano in attacco, ma trovano sulla loro strada Altare, perentorio prima su un calcio d'angolo battuto da Koopmeiners e poi su un lancio di Di Gregorio diretto a Vlahovic. L'arbitro Giua assegna 2' di recupero durante i quali non succede più nulla: all'intervallo è 1-0 per la Juventus, ma con di mezzo tante tracce di Venezia.

Secondo tempo

Al 49' i bianconeri raddoppiano con Yildiz, ma tutto viene annullato dal Var per un tocco di mano dopo quello di testa. Nonostante l'episodio avverso, i padroni di casa continuano ad attaccare per provare a chiudere la pratica. Al 53' Thuram scarica un destro che sfila di poco fuori dalla porta difesa da Stankovic, comunque sulla traiettoria: il portiere ospite deve invece metterci i guantoni sul destro successivo di Yildiz. Neanche il Venezia demorde e al 55' si rende pericoloso con Nicolussi Caviglia, che su imbeccata di Busio non va lontanissimo dal bersaglio.

Al 61' è invece perfetto il tocco di Ellertsson, che anticipa Savona e manda nel sacco il cross di Zampano, a sua volta servito da Oristanio: è 1-1 e sull'Allianz Stadium cala il gelo, che Motta prova a spezzare con le prime due mosse, ossia Conceicao e Douglas Luiz per Weah e Koopmeiners. Proprio Douglas Luiz al 67' smarca di tacco Vlahovic, che impegna Stankovic, che dal canto suo risponde di puro istinto. Al 69' Savona, che ha qualcosa da farsi perdonare, va di piatto sul suggerimento di Yildiz: Stankovic, all'altezza del secondo palo, dice di no anche a questo tentativo. Al 72' Vlahovic riceve una bella palla recuperata da McKennie e fa tutto da solo, impattando però sulla deviazione provvidenziale di Idzes in calcio d'angolo. Anche Di Francesco mette mano alla panchina: fuori Pohjanpalo e Andersen e dentro Yeboah e Candela. Al 79' Thuram mette in mezzo una palla insidiosa sulla quale nessun compagno arriva: neanche Conceicao, anticipato all'ultimo da Zampano. Motta inserisce Fagioli per Savona, mentre Di Francesco getta nella mischia Crnigoj e Gytkjaer per Ellertsson e l'infortunato Oristanio.

Mentre tutti si aspettano il forcing della Juventus per vincere la partita, all'83' a sorpresa il Venezia trova addirittura il vantaggio con Idzes, che prende il tempo alla difesa di casa e di testa indirizza a bersaglio la punizione forte e tesa battuta da Nicolussi Caviglia. Motta si gioca le carte della disperazione: Danilo e il rientrante Gonzalez per Locatelli e Yildiz. All'88' i bianconeri sfiorano il pareggio con una spettacolare rovesciata di Douglas Luiz che esce di un soffio. Dall'altro lato, Yeboah appoggia per Candela, che tira ma viene murato da Gatti.

I minuti di recupero assegnati da Giua sono 4', all'ultimo dei quali Candela tocca di braccio la palla precedentemente respinta da Stankovic sul tiro a giro di Conceicao: l'arbitro, prima di fischiare tre volte e mandare le squadre definitivamente negli spogliatoi, indica un dischetto dal quale è implacabile Vlahovic, che spiazza Stankovic prima di prendersi un giallo per un battibecco con Idzes.  

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