Coppa Italia, Lazio regina del derby: batte la Roma 1-0 e vola in semifinale. Rissa al 90’ e tre espulsi

Il rigore di Zaccagni in avvio di ripresa decide la sfida all’Olimpico. Male la squadra di Mourinho, mai davvero pericolosa durante la gara

di FILIPPO MONETTI -
10 gennaio 2024
La festa dei giocatori della Lazio

La festa dei giocatori della Lazio

Roma, 10 gennaio 2024 – Sembrava una partita destinata a terminare solo nei supplementari o addirittura più tardi, invece Lazio-Roma finisce 1-0 e regala le semifinali alla Lazio. A spezzare l'equilibrio è il rigore trasformato da Zaccagni in avvio di secondo tempo, quando Huijsen atterra Castellanos nella propria area di rigore. Una partita che da lì in poi vede esplodere il nervosismo e finirà con ben tre espulsi: Pedro nella Lazio, Azmoun e Mancini nella Roma.

Primo tempo

Sarri rinuncia a Kamada e preferisce schierare fin dal primo minuto Vecino come mezzala di destra, nel centrocampo con Cataldi e Guendouzi. In difesa confermato il rientro di Romagnoli in coppia con Patric davanti a Mandas, preferito a Sepe per sostituire il febbricitante Provedel. In attacco confermato il tridente con Zaccagni, Castellanos e Felipe Anderson. Mourinho dall'altra parte proprio come contro l'Atalanta adatta Kristensen come centrale aggiunto insieme a Mancini e Huijsen, davanti a Rui Patricio. A centrocampo Cristante, Bove e Paredes nella zona centrale sostengono la coppia d'attacco Dybala e Lukaku.

Partita subito viva, come solo un derby sa essere, con contrasti ad alta intensità, strappi interessanti e anche alcuni errori individuali, tipici della tensione che si respira in una sfida del genere. Il gioco inizialmente si concentra molto nella zona mediana di campo, con pochi spunti capaci di mettere in apprensione i portieri. Prima è Castellanos a mettere in difficoltà la retroguardia romanista, approfittando di un retropassaggio pessimo di Kristensen e a calciare in porta, Mancini però respinge in corner. Poi risponde a distanza Dybala con una punizione invitante dai 25 metri, il tentativo però deviato dalla barriera finisce la propria corsa sul fondo.

Per vedere il primo tiro in porta è necessario aspettare fino al 20', quando Cataldi su punizione prova a sorprendere Rui Patricio calciando dai trenta metri. Il tiro è potente, ma centrale, blocca il portiere portoghese dei giallorossi. Meglio però la Lazio nella fase centrale del primo tempo. Troppi gli errori in palleggio invece della Roma, che prova a gestire i ritmi, ma finisce spesso per fallire le giocate chiave negli ultimi metri di campo.

Proprio come successo nel derby di campionato, la partita offre pochissimi spunti allo spettacolo. A vincere lo scontro e i duelli sono sempre le difese, mentre gli attacchi finiscono sempre per ingolfarsi a trequarti campo, sopraffatti dall'ottimo lavoro in copertura della difesa avversaria. Il centrocampo della Lazio e il suo grande lavoro degli esterni non permette mai alle corsie giallorosse di fare la differenza, con Dybala e Lukaku molto isolati. Dall'altra parte invece Mancini è assoluto protagonista della retroguardia romanista. Dove non arrivano i compagni, c'è sempre il capitano col numero 23, bravissimo a deviare ogni palla vagante, rendendo totalmente impossibile sfondare il muro di José Mourinho per Castellanos e compagni. L'equilibrio persiste e non si sblocca neanche nei due minuti di recupero assegnati da Orsato. Così al 47' il direttore di gara di Schio fischia due volte, mandando le squadre a riposo, sul risultato di 0-0, in un primo tempo dove la paura ha fatto da padrone.  

Secondo tempo

Nell'intervallo Mourinho è costretto a rinunciare a Dybala, a causa di un problema fisico accusato nel finale di prima frazione, al suo posto entra in campo Lorenzo Pellegrini. La ripartenza però sorride ai biancocelesti, subito molto aggressivi, nel tentativo di spezzare l'equilibrio. Ci prova Vecino con un colpo di testa sul cross dalla destra di un compagno, ma Rui Patricio vola a deviare il pallone, poi messo in corner da un difensore. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, il pallone finisce tra i piedi di Castellanos, il quale lo toglie dai piedi di Huijsen, che invece colpisce il polpaccio del 19 biancoceleste. Orsato in campo non fischia, ma il Var lo richiama all'on-field review e dopo aver visionato il filmato, il direttore di gara assegna il tiro dagli undici metri per i biancocelesti. Dal dischetto si presenta Zaccagni, il quale è glaciale e spiazza Rui Patricio, aprendo l'interno del destro e regalando il gol del vantaggio alla Lazio. Minuto 51, si spezza l'equilibrio all'Olimpico, biancocelesti avanti per 1-0.

Insiste la Lazio a caccia della rete della sicurezza, ancora con Vecino a mettere in gigantesca difficoltà la retroguardia dei lupacchiotti. Prima l'inserimento dell'uruguayano lo porta a tu per tu con Rui Patricio, dove però sbatte sul petto del portiere portoghese. Poi ancora il sudamericano sul proseguo dell'azione raccoglie il suggerimento di un compagno, calciando col destro dai quindici metri, sul passaggio a rimorchio. Il tentativo però è di poco largo sulla sinistra della porta romanista. Il nervosismo aumenta e arriva così anche il primo cartellino giallo dell'incontro, con Castellanos a finire sul taccuino dei cattivi di Orsato dopo un contrasto alto scomposto contro Paredes. Prima dell'ammonizione il doppio cambio nella Roma, con gli ingressi di Azmoun e Spinazzola, per Karsdorp e Zalewski.

Cresce il nervosismo in campo con il passare dei minuti e arrivano così le ammonizioni anche per Guendouzi e Mancini, prima del triplice cambio laziale per dare nuova sicurezza alla retroguardia biancoceleste. Entrano così Rovella, Pedro e Luca Pellegrini, per Cataldi, Zaccagni e Lazzari, quando la partita è arrivata al minuto numero 70 di gioco. Cinque minuti più tardi la risposta di Mourinho, con l'ingresso di El Shaarawy, per un generoso Bove. Valzer di cambi che continua con l'ingresso anche di Isaksen per Castellanos tra i ranghi biancocelesti.

La Roma ci prova a giocarsi il tutto per tutto, inserendo anche Belotti per Huijsen, ma la prima occasione degli ultimi dieci minuti di gara è ancora di marca laziale. Isaksen vince il contrasto con il difensore avversario e scambia bene con Felipe Anderson, prima di aprire tutto il campo per il rimorchio di Pedro. Lo spagnolo cerca di prima, da ottima posizione, di aprire il destro, ma il tentativo è centrale e bloccato in due tempi da Rui Patricio.

Ci prova con grande coraggio la Roma nel finale, arrivando al primo tiro in porta negli ultimi cinque minuti dei regolamentari. Azmoun riceve e addomestica un pallone complicato in mezzo a due avversari. Il persiano mette il pallone a rimorchio in qualche modo per Belotti, il quale apre il sinistro. Mandas si distende e respinge prima, poi sulla ribattuta si tuffa tra le gambe di Lorenzo Pellegrini, anticipandolo, guadagnandosi poi un fallo sul contrasto col centrocampista della Roma. Nei sette minuti di recupero, vengono ammonito Luca Pellegrini, Paredes e infine espulso Pedro, ma nel complesso non cambia la sostanza. Lukaku prova al 98' la rovesciata che può valere il pareggio, ma il pallone si impenna alto sopra la traversa. La Lazio sopravvive al finale in dieci uomini, vedendo addirittura Azmoun e Mancini finire la partita anzitempo per un cartellino rosso a testa, e alla fine si porta a casa il passaggio del turno. I biancocelesti vincono per 1-0 sulla Roma e la eliminano dalla Coppa Italia, per la terza volta consecutiva, a decidere il match è il rigore di Zaccagni.

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