Lazio, Sarri: "Contro il Bayern partita bella da vincere. Ci proveremo a tutti i costi"

Le parole di Sarri e Immobile alla viglia dell'andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco

di FILIPPO MONETTI -
13 febbraio 2024
Maurizio Sarri e Ciro Immobile a colloquio in campo

Maurizio Sarri e Ciro Immobile a colloquio in campo

Roma 13 febbraio 2024 - Viglia di Champions League in casa Lazio, vigilia di una partita sulla carta quasi impossibile, ma che al tempo stesso fa vibrare i cuori di tutto l'ambiente biancoceleste. Nella giornata di domani infatti i capitolini ospiteranno all'Olimpico il Bayern Monaco nella partita d'andata degli ottavi di finale di Champions League. In palio c'è una buona parte dei quarti finali, un obiettivo che i laziali non raggiungono addirittura dalla stagione dello scudetto 1999-2000, quando allora arrivarono tra le prime otto d'Europa, salvo poi arrendersi al Valencia finalista quell'annata. Per presentare questa sfida Maurizio Sarri si è reso disponibile ai giornalisti in sala stampa. Ecco le parole del tecnico degli aquilotti

Con quali armi si affronta una missione quasi impossibile come quella di battere il Bayern Monaco?  “Se partiamo dal presupposto che sarà impossibile, nella nostra testa partiamo già sconfitti. È una partita difficilissima, loro sono fortissimi. Dobbiamo avere entusiasmo e fiducia: è una partita bella da vivere. Magari sono molto più forti di noi e non ci possiamo fare niente, no ci proveremo a tutti i costi, con una bella faccia tosta. Non avremo secondo pensieri.

Lei è un allenatore che ama tenere la palla e dominare il gioco, come farà contro il Bayern, che invece potrebbe sopraffarvi da questo punto di vista? "Quando c’è da soffrire, bisogna farlo tutti insieme, da collettivo. Contro queste squadre ci saranno momenti difficili, dobbiamo superarli. È inevitabile quando affronti squadre di questa levature. Dobbiamo fare tutto il contrario di quello che abbiamo fatto con l’Inter in Supercoppa. Non dobbiamo farci trascinare in balia degli eventi. Faremo la nostra partita senza secondi pensieri, poi magari il campo ci farà cambiare approccio, ma non dobbiamo essere noi a pensarla già in maniera diversa, perché sennò quando dico di giocare con entusiasmo, non risulto credibile”.

Come procede l’operazione leggerezza? “Nei lavori ci sono sempre aspetti pesanti. Non dobbiamo scordarci che facciamo un gioco e ci dobbiamo divertire. Non significa essere superficiali, altrimenti non ti diverti. Se si spegne il bambino che ha cominciato a giocare a calcio, l’adulto si diverte meno e rende meno. Non dobbiamo dimenticarci che siamo privilegiati, probabilmente avremmo giocato a calcio anche gratis”.

A centrocampo in Champions non ha mai rinunciato alla fisicità di Vecino, potrebbe essere una possibilità domani? “Vecino non è stato bene oggi, non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma vediamo domani mattina durante l'ultimo allenamento”.

Che Bayern si aspetta domani? “Mi aspetto un Bayern forte. Racconto un aneddoto: anni fa dovevo preparare una partita con il Real e mi sono messo a vedere le partite di campionato e ho avuto una sensazione. In campo, però, ne ho avuta un’altra, era molto più determinata e cattiva. Queste squadre possono sbagliare qualche partita in campionato, ma in Champions non sbagliano, mi aspetto la loro versione più forte”.

Luis Alberto può giocare più vicino a Ciro Immobile? Luis Alberto è il nostro centrocampista più offensivo, quindi dovrebbe naturalmente giocare più vicino a Immobile. Io ho giocato tanti anni con il trequartista, ma il trequartista che voglio io non lo può fare. Mi piace che il trequartista attacchi gli spazi, lui è più bravo a gestire la palla”.

A che punto è il progetto Sarri nella Lazio? “Quello che serve alla società ci penserà il presidente, gli ho detto ciò che penso. Si parla tutti, si parla di tane possibili variante, poi vai a vedere i singoli campionati e vincono sempre le società con il maggior fatturato. Poi ci sono dei casi straordinari. Gli investimenti sono determinanti”.

Come stanno gli infortunati? “Patric stamattina era in gruppo, ha ancora qualche difficoltà nello scontro fisico e ad andare a proteggersi quando ci sono i contatti. Zaccagni è ancora fuori, ieri con le scarpe senza tacchetti riusciva anche ad allenarsi bene, ma con gli scarpini ancora no. Ha dolori in entrambe le direzioni, quindi direi di no. Rovella ha un inizio di pubalgia che si è acutizzato ed è in difficoltà”.

Immobile: "Nel gruppo c'è entusiasmo per questa sfida. Confronto con Kane fa piacere, ma conta la squadra"

Non solo Maurizio Sarri, a presenziare in conferenza stampa c'era anche il capitano dei biancocelesti Ciro Immobile, che dopo l'allenatore ha a sua volta risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa. Ecco le sue parole.

Sono partite come questa ti ripagano dei sacrifici fatti nella carriera? "Quando si ha la passione di fare qualcosa e si crede ancora nel lavoro della squadra e la sua voglia di rimettersi in gioco, è quella la qualità maggiore che m'ha spinto a non mollare nonostante le difficoltà. Come ha detto il mister, al di là della prima parte di stagione, non possiamo avere grande rammarico. Abbiamo raggiunto un risultato importante, giocheremo contro una delle squadre più forti che ci sono in giro, una sfida che vedrà tutto il mondo, questo deve essere motivo di soddisfazione e ci deve spingere a dare qualcosa in più ai tifosi".

Volete riscattare quella sfida di tre anni fa giocata a porte chiuse? Come sta il gruppo? Come si approccia a questa partita? “Stiamo bene, abbiamo entusiasmo. Dobbiamo essere attenti a ogni minimo dettaglio per mettere in difficoltà loro, lo ha detto giustamente anche il mister. Sarà una partita dura per noi, ma non abbiamo ansia. La vittoria di Cagliari ha aiutato, ha lasciato una scia di entusiasmo che ci ha ridato luce dopo brutti momenti. L'aspetto più importante per noi è proprio la partita di 3 anni fa. Allora giocammo male male, quindi possiamo imparare dagli errori per dimostrare di essere cresciuti, abbiamo anche maturato esperienza internazionale. Ci deve spronare a dimenticarci di allora e metterci anche alla prova per vedere quanto siamo lontane da quelle squadre”.

Domani sfidi Harry Kane. “È sempre stato stimolante affrontare calciatori così. Potermi mettere a confronto con determinati nomi nel corso della mia carriera significa tanto per me. Capisco il livello che ho raggiunto e che alla fine le statistiche sono quelle che contato per un attaccante. Quando giochi ancora, per come sono fatto io, nemmeno le pensi, ma a mente fredda capisci che stai facendo cose straordinarie. Non conta però domani la sfida con Kane, ma quella tra Lazio e Bayern”.

Gli stimoli della Champions possono aiutare in futuro? “Per un calciatore è fondamentale poter pensare sempre che in futuro puoi sempre migliorare. Purtroppo l’ho giocata poche volte la Champions, mi sarebbe piaciuto giocarla di più. Ma purtroppo ci sono pochi posti”.

Il Leverkusen ha battuto il Bayern con dei gol alla Immobile.. “Sto lavorando per questo. Sono in una condizione fisica e mentale buona, ma ho vissuto brutti momenti, mi sono trascinato cose negative dall’anno scorso. La settimana in cui ero squalificato mi è servita tanto per allenarmi bene, anche perché ora ci aspettano tante partite con meno allenamenti. Mi era capitato di vedere Augsburg-Bayern Monaco prima di affrontarli 3 anni fa e avevo la stessa sensazione del mister con il Real (l'aneddoto raccontato in precedenza ndr) pensavo potessimo farcela, poi dopo in campo no. Il Bayern, come altri top club, si trasformano con la musichetta della Champions”.

Stai già pensando all’Europeo e stai parlando con Spalletti? “Non lo sento dalla penultima convocazione. È un obiettivo, ma sto ragionando passo dopo passo, diventa troppo caotico se si mescolano le cose. Mi piace fare le cose con serietà, fatte bene. Per la Nazionale vale lo stesso discorso del club: se fai un bel campionato, raggiungi la Champions. Se fai buone cose con la tua squadra, raggiungi la Nazionale. Spero di arrivare a fine anno in forma per dare un contributo”.

State lavorando dal punto dal punto di vista offensivo? L'assenza di Zaccagni manca? “Sì, la scorsa settimana abbiamo visto molte cose che ci mancavano. È una questione di mettersi bene in campo e gestire i momenti della partita. Molti gol arrivano dalle palle recuperate. Stiamo aspettando Zaccagni, che è molto importante per noi. Stiamo aiutando Isaksen, che arrivava da un altro modo di giocare. Lo stesso Pedro, che dovrebbe essere un suo rivale nel ruolo, lo aiuta tanto. Per questo mi fido dei miei compagni”.

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