Lazio-Venezia 3-1: Castellanos guida la rimonta e regala i primi 3 punti ai biancocelesti

L'argentino pareggia l'incontro, poi si guadagna il rigore del sorpasso, biancocelesti vincenti al debutto

di FILIPPO MONETTI -
18 agosto 2024
Lazio vs Venezia - Campionato Serie A Enilive 1 giornata Stadio Olimpico - Roma 18-08-2024

Il rigore di Zaccagni

Roma 18 agosto 2024 – C'era tanta curiosità intorno al debutto stagionale della Lazio e la squadra di Baroni non ha tradito le aspettative. La formazione biancoceleste non stecca il debutto stagionale e vince per 3-1 in rimonta contro un Venezia pungente la prima di campionato. Al vantaggio ospite di Andersen, risponde Castellanos, il quale poi si guadagna il rigore del 2-1 trasformato da Zaccagni. Nella ripresa invece l'autorete di Altare mette il sigillo sui primi tre punti del campioanto laziale.

Primo tempo

Per il debutto da allenatore della Lazio di fronte a un Olimpico gremito, Baroni sorprende con un paio di scelte coraggiose nell'undici iniziale. Davanti a Provedel, problemi fisici per Gila, al suo posto c'è Casale a fare coppia con Romagnoli, mentre Lazzari e Marusic occupano le corsie. Guendouzi e Rovella sono i due mediani, mentre c'è a sorpresa Dele-Bashiru in trequarti, con Noslin e Zaccagni a supportare il Taty Castellanos. Di Francesco invece si affida a un 3-4-2-1 con Altare, Svoboda e Sverko a fare da schermo davanti a Joronen. Sagrado e Zampano occupano le corsie, mentre l'esperienza di Duncan affianca la freschezza di Andersen. Oristanio e Ellertsson sono il supporto per l'unica punta Gytkjaer.

Parte fortissimo il Venezia, fin da subito coraggioso nel pressing e pericoloso quando si riversa in avanti. Non è un caso che i lagunari ci mettano appena 3 minuti a trovare la rete del vantaggio all'Olimpico. Dalla rimessa laterale in zona offensiva gestita da Sverko, il pallone lanciato in area di rigore è malamente disimpegnato dalla retroguardia biancoceleste, ne approfitta Ellertsson, il quale tocca per Andersen, completamente libero di piazzare il destro a giro sul palo lontano, realizzando la sua prima rete in Serie A e il vantaggio degli ospiti. Ammutolito lo stadio Olimpico per la rete dello 0-1 del Venezia in meno di cinque minuti.

La rete subita però non scompone la squadra di Baroni, che dimostra subito grande tempra e solidità mentale. I biancocelesti infatti alzano l'intensità del pressing e al 12' il Taty Castellanos spinge Svoboda all'errore in fase di costruzione, gli strappa il pallone al limite dell'area di rigore e a tu per tu con Joronen, lo brucia sul primo palo e realizza la rete del pareggio capitolino. Già due reti in meno di un quarto d'ora all'Olimpico, con la prima sinfonia dell'attaccante argentino. Il Taty è caldissimo e al 16' ci riprova dopo aver anticipato ancora Svoboda sul cross di Marusic, ma questa volta il suo tentativo è preda dei guantoni del portiere finlandese del Venezia.

La sfida è aperta a ogni risultato, il Venezia, nonostante il gap tecnico, gioca la sfida a viso aperto e questo è un grande merito della formazione di Di Francesco, ma questo offre alla Lazio qualche occasione in attacco. Al 26' è Zaccagni a ricevere da Rovella e cercare la porta, ma una deviazione sul suo tiro da fuori area lo toglie dallo specchio della porta. La risposta veneta è affidata a Zampano, il cui tiro-cross termina sul fondo, dopo aver visto Gytkjaer mancare di pochissimo l'appuntamento col pallone a pochi passi da Provedel. Minuto 32' arriva anche il primo cartellino giallo di serata, con Sagrado a finire sul taccuino dei cattivi di Tremolada.

La Lazio però cresce sul finale di prima frazione e la qualità dei suoi singoli comincia ad emergere. Dopo aver sfiorato infatti la doppietta sul cross di Noslin dalla destra, Castellanos al 42' anticipa Sverko in area di rigore sull'ennesimo cross dalla corsia di destra e viene atterrato dal difensore lagunare: il direttore di gara è attento e fischia senza esitazione il penalty. Confermato dalla sala Var, sul dischetto si presenta Zaccagni, il quale incrocia con il destro e regala il 2-1 alla Lazio bucando Joronen, che aveva intuito ma non è riuscito a evitare il gol.

La formazione capitolina festeggia la rete del vantaggio, ma nei pochi secondi che avanzano della prima frazione vanno vicino a sfiorare anche la terza rete. La sgasata di Dele-Bashiru sulla destra infatti semina tutta la difesa veneta e con il tiro in diagonale va a saggiare i riflessi di Joronen. Sulla respinta del portiere del Venezia, raccoglie Marusic, il quale cerca la conclusione a giro dal vertice sinistro dell'area di rigore: ancora l'estremo difensore scandinavo a volare e deviare in calcio d'angolo la sfera. Quella del montenegrino è l'ultima occasione da gol, prima del duplice fischio di Tremolada, che manda le squadre al riposo sul risultato di 2-1 per la Lazio, dopo il vantaggio iniziale dei lagunari.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo e partita che riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. Il copione dei primi minuti del secondo tempo non varia di molto rispetto a quello del finale di primo tempo: la squadra di Baroni quando accelera sulle corsie trova sempre terreno fertile per costruire nuove occasioni da gol, mentre la squadra lagunare è in sofferenza e fatica sempre più a rendersi pericolosa negli ultimi metri di campo avversari. Il rpimo tentativo della ripresa è affidato a Casale, bravo a girare di testa il cross da calcio d'angolo sulla destra, ma il tentativo resta centrale ed è bloccato da Joronen.

Ancora grande protagonista il portiere del Venezia, che poco a poco si sta ergendo a vero e proprio baluardo della difesa lagunare. Poco dopo il cartellino giallo per Castellanos e i primi cambi veneti con gli ingressi di Haps e Pierini a sostituire Sagrado e Oristanio, è proprio il Taty a cercare il destro a giro dal limite dell'area, ma sul tiro indirizzato benissimo dall'argentino, vola il portiere finlandese a sfiorare con la punta delle dita la sfera sulla traversa, negando la terza rete alla squadra di casa e la doppietta al numero 11 biancoceleste. La reazione dei lagunari è affidata proprio a uno dei nuovi entrati, con Ellertsson bravissimo a chiudere il triangolo con Haps, ma altrettanto sprecone, quando non trova la porta, calciando da ottima posizione fuori.

La partita entra nel suo ultimo quarto di gioco e anche Baroni opera il primo cambio del suo incontro: è la volta di Vecino a prendere il posto di Rovella, mentre Di Francesco sostituisce Ellertsson e manda sul terreno di gioco Crnigoj. I ritmi di gioco non sono calati, ma le occasioni sì, una situazione figlia anche della stanchezza sempre cerscente tra le due formazioni in campo. Il palleggio del Venezia cresce in fase di costruzione, ma pecca sempre di precisione sull'ultimo passaggio o il tiro inporta, mentre la Lazio è sempre pericolosa quando verticalizza, ma comincia a perdere di incisività.

Ammonito Haps al 72', tre minuti più tardi Baroni si gioca altri due cambi, con gli ingressi in campo di Tchaouna e Isaksen, a rilevare Noslin e Zaccagni, cambiando così gli interpreti sulle corsie. La grande occasione arriva però proprio sui piedi del giocatore veneto ammonito in precedenza: l'esterno del Venezia infatti penetra in area di rigore e grazie a un rimpallo fortunoso riesce a concludere in porta da posizione defilata, attento Provedel a bloccare la sfera in uscita. Due minuti più tardi è invece letale per la squadra di Di Francesco l'inserimento di Lazzari sulla corsia di destra. Il terzino infatti riesce a sfondare e a crossare forte e teso in area di rigore, Altare anticipa tutti, ma devia la sfera nella propria porta e regala alla Lazio il 3-1 quando la partita è al minuto 81 di gioco. 

La Lazio non è però paga del doppio vantaggio e continua a spingere sull'acceleratore. Il Taty Castellanos riceve il pallone da Tchaouna, sull'ottimo contropiede condotto dal ragazzo classe 2003. L'argentino si smarca benissimo sul suo destro e cerca il destro a giro sul palo lontano, ma il tentativo si stampa sul legno, lasciando il numero undici in ginocchio con la testa tra le mani e la frustrazione di non aver trovato la rete. Peraltro si tratta dell'ultima azione nel match del Taty, che viene sostituito insieme a Guendouzi, per fare spazio a Castrovilli e Pedro. Dall'altro lato della barricata arriva invece il mometnodi Raimondo e Lella per Andersen e Gytkjaer

Sul finale di incontro ci prova con generosità e coraggio il Venezia, riversandosi in avanti con tanti uomini e mettendo anche in difficoltà Provedel, senza però mai riuscire a superarlo. Così dopo 4 minuti di recupero arriva puntuale il triplice fischio Tremolada, che regala a Baroni il suo primo successo sulla panchina della Lazio e ai biancocelesti i primi tre punti del loro campionato. La squadra capitolina supera per 3-1 in rimonta il Venezia e si siede in vetta al campionato insieme al Verona.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su