Lazio-Verona 1-0: Zaccagni rientra dall'infortunio e punisce la sua ex squadra

L'esterno regala i tre punti ai biancocelesti, il Verona fallisce l'occasione del pari all'ultimo secondo

di FILIPPO MONETTI -
27 aprile 2024
Zaccagni esulta dopo il gol (Ansa)

Zaccagni esulta dopo il gol (Ansa)

Roma 27 aprile 2024 - Basta un colpo di Zaccagni e la Lazio supera il Verona. All'Olimpico i capitolini superano per 1-0 il Verona grazie a un colpo di uno degli ex di serata, al rientro dopo l'infortunio che lo ha tenuto ai box per diverse settimane. I biancocelesti volano così a -3 dal quinto posto della Roma, in attesa della sfida dei giallorossi di domani contro il Napoli. Resta invece in terzultima posizione a quota 31 la squadra scaligera, la quale si dispera per aver fallito l'occasione del pareggio a 20'' dalla fine, con il destro di Henry terminato altissimo sopra la traversa.

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Primo tempo

Tudor conferma molte delle previsioni della vigilia, vagliando però anche qualche sorpresa a centrocampo. Nella linea a quattro in mediana infatti c'è Kamada, in forte dubbio a causa di un problema fisico, al suo fianco presente Guendouzi, mentre sugli esterni c'è la sorpresa Isaksen a destra, con Marusic sul lato opposto. In avanti Luis Alberto e Felipe Anderson sostengono l'unica punta Castellanos. Il Verona invece risponde con un 4-2-3-1 molto offensivo. In attacco infatti c'è Swiderski unica punta, mentre Noslin è abbassato sulla linea dei trequarti con Mitrovic e Lazovic. Parte dalla panchina Suslov, mentre Folorunsho è in mediana con Serdar.

La Lazio prende in mano il ritmo del gioco, ma non può permettersi disattenzioni, perché i gialloblu sono molto aggressivi in fase di pressing e rapidissimi a ribaltare il fronte d'attacco. La partita è così bloccata e le prime occasioni del primo tempo arrivano entrambe con tiri da lontano, uno per parte. Prima infatti è Guendouzi a smarcarsi sul centro-sinistra, per poi cercare il destro a giro sul palo lontano, il tentativo però è largo rispetto allo specchio della porta avversaria. La risposta scaligera arriva un minuto più tardi, rapidi scambi portano Noslin in zona tiro sul limite dell'area, ma il suo tentativo è leggermente troppo strozzato e sibila solo vicino al primo palo difeso da Mandas.

I biancocelesti crescono però e cominciano a mettere leggermente le mani sulla partita. Al 18' sugli sviluppi da calcio d'angolo il pallone schizza tra i piedi di Isaksen, il quale si coordina e calcia di prima intenzione verso la porta avversaria, risponde in spaccata Montipò a respingere. Primo tiro in porta dell'incontro in favore dei padroni di casa. Tre minuti più tardi invece è Felipe Anderson a mettersi in proprio e a provare a farsi largo tra le maglie avversarie. Dopo un dribbling in cui supera ben tre avversari, il brasiliano prova a calciare in porta, ma il suo tiro è fiacco e centrale, blocca a terra l'estremo difensore del Verona.

I padroni di casa insistono nella propria pressione, ma peccano di un pizzico di precisioni negli ultimi metri. Le incursioni offensive dei gialloblu sono rare, ma quando riescono a prendere ritmo sanno essere pericolosissimi. Al 34' gli ospiti hanno la miglior occasione possibile per sbloccare l'incontro. Mandas manca completamente l'uscita ad anticipare Noslin, l'attaccante dell'Hellas invece riesce a fare bene la sponda per Swiderski, il quale però colpisce malissimo a porta completamente sguarnita e il pallone termina così sul fondo. Si dispera il centravanti polacco per l'azione da gol appena fallita. Quattro minuti più tardi prova a farsi parzialmente perdonare il bomber gialloblu, subendo il fallo da cartellino giallo di Romagnoli, con il laziale che è il primo ammonito del match.

Il primo tempo continua senza particolari emozioni, tanti duelli individuali caratterizzano questa fase conclusiva, ma poche occasioni da gol. Si arriva così alla fine del minuto di recupero concesso senza particolari sussulti, con Massa a fischiare due volte e a indicare la via degli spogliatoi per l'intervallo, con il punteggio ancora fermo sullo 0-0 tra Lazio e Verona.

Secondo tempo

Nessun cambio nell'intervallo, ma deciso cambio di ritmo da parte della Lazio in avvio di ripresa. I biancocelesti infatti premono con il piede sull'acceleratore a caccia della rete del vantaggio e per una questione di centimetri non lo trovano. Al 49' infatti sugli sviluppi da calcio d'angolo Felipe Anderson trova lo spazio per prendere la mira e scaricare il destro a giro dal limite dell'area: traversa colpita dal fantasista laziale; ci ha messo la mano Montipò, bravissimo a sfiorare quanto basta per deviare sul legno il pallone. Cinque minuti più tardi invece è Luis Alberto a sfruttare l'errore in uscita degli scaligeri e provare a concludere il contropiede calciando dal limite dell'area, finisice però altissimo il tentativo del mago spganolo. I due tentativi sono intervallati dal secondo cartellino giallo del match, questa volta sventolato all'indirizzo di Casale.

Dopo questa scarica offensiva, sembra placarsi la Lazio, arriva così il momento dei primi cambi di serata. Tudor getta nella mischia Zaccagni e Pedro, escono dal campo invece Casale e Isaksen, per una formazione d'attacco. La risposta di Baroni è affidata agli ingressi di Duda e Suslov, per Mitrovic e Swiderski. Proprio i cambi provano subito ad essere d'impatto nel match. Kamada scippa il pallone ai rivali sulla rimessa laterale e si invola sul lato corto di sinistra dell'area di rigore avversaria. Cross rasoterra perfetto a premiare l'inserimento sul palo lontano di Pedro: lo spagnolo è tutto solo, ma calcia solo di potenza e la palla è di pochissimo larga sulla sinistra di Montipò. Si dispera per l'errore lo spagnolo, consapevole di aver fallito una grande occasione.

La Lazio però non demorde, insiste e dopo l'ottima occasione per Castellanos, respinta anche questa da Montipò, finalmente buca il portiere degli scaligeri. Minuto 73, Zaccagni sradica il pallone dai piedi di Suslov e parte in contropiede, servizio in area per Luis Alberto, il quale chiude il triangolo e permette all'ex di serata di battere il portiere avversario per l'1-0 biancoceleste. Festeggia l'Olimpico la rete del grande ex di serata. Qualche istante prima della rete c'è il doppio cartellino giallo di Massa con Luis Alberto e Duda entrambi a finire sul taccuino dei cattivi del direttore di gara. 

Altri cambi dopo la rete segnata, dopo l'ammonizione per Cabal infatti Baroni si affida a Bonazzoli e Centonze, i quali subentrano a Lazovic e Tchatchoua. Qualche istante prima di lui, Tudor schiera Hysaj per Luis Alberto. Il Verona sembra risucire con queste sostituzioni a dare una scossa alla partita e all'83' sfiora il gol del pareggio. Da calcio di punizione sulla trequarti, Coppola svetta di testa, ma questa volta è Mandas a mettersi in luce con una super parata, sulla respinta poi ancora il portiere greco a uscire e fare sua la sfera. Allo spavento subito, la Lazio reagisce a propria volta su calcio di punizione: Pedro infatti da posizione defilata sulla destra, calcia a sorpresa con il sinistro forte sul primo palo, ma il legno gli nega una rete potenzialmente meravigliosa. 

Si entra negli ultimi cinque minuti più quattro di recupero, con l'ammonizione di Coppola e gli ultimi cambi del match: per il Verona entra Henry per Folorunsho, nella Lazio ci sono Immobile e Vecino, per Castellanos e Felipe Anderson. Il ritmo resta però sempre in mano ai ragazzi di Tudor, bravi non solo a contenere i lanci lunghi degli avversari, ma a tenere spesso la sfera tra i piedi nella metà campo avversaria, riducendo al minimo le chance per gli avversari. Nonostante questo, Henry si ritrova tra i piedi l'occasione del pareggio a 20'' dalla fine, ma il suo destro dal cuore dell'area di rigore, termina altissimo sopra la traversa della porta di Mandas. Arriva così il triplice fischio di Massa, il quale sancisce il successo biancoceleste per 1-0 grazie al gol di Zaccagni. I tre punti di serata issano i laziali al sesto posto momentaneo e accorcia momentaneamente la classifica, portandosi a -3 dalla Roma. Il Verona invece non riesce ad allungare sulla zona rossa e resta a quota 31 con Empoli e Frosinone.

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