Lazio, Tudor: "Partite come il derby con la Roma devono darti qualcosa in più. De Rossi? Sta facendo bene"

Le parole del tecnico croato alla vigilia della sfida contro i giallorossi

di FILIPPO MONETTI -
5 aprile 2024
Igor Tudor, allenatore della Lazio (Ansa)

Igor Tudor, allenatore della Lazio (Ansa)

Roma 5 aprile 2024 - Vigilia del derby, per il finale di questo trittico di sfide da mal di testa, che ha accolto Igor Tudor sulla panchina capitolina. Un battesimo del fuoco che culminerà proprio con la sfida probabilmente più importante di tutte dal punto di vista ambientale e dei tifosi. Di fronte alla Lazio ci sarà infatti la Roma, per la terza partita stracittadina della stagione. Un match presentato dallo stesso tecnico croato oggi nella sala stampa di Formello. Ecco le sue parole.

Che Lazio servirà domani per giocare un grande derby?

"Una Lazio buona, giusta, in una gara sentita da tutti e per questo ci vorrà la testa per fare il meglio possibile. Andrà usata la testa, ma bisognerà andare forte".

Per certi allenatori il derby è una partita come le altre, De Rossi invece ha parlato di una grande tensione. Lei ne ha giocati con la Juventus e all'estero, che rapporto ha con il derby?

"A me queste partite sono sempre piaciute. Ho giocato i derby con il Panathinaikos, il Galatasaray e il Marsiglia. Alla fine è vero che è una partita come tutte le altre. Sono vere entrambe le cose, va interpretata bene perché non puoi scappare dalle emozioni del prepartita. Questa partita ti deve dare qualcosa in più senza perdere la testa, un derby va vissuto in questo modo. C'è il giusto antagonismo, ma poi ci deve essere sempre rispetto per il calcio. Dare emozioni, questo è sport e questo è il derby".

Come sta la squadra dopo le due sfide con la Juventus?

"Ci sono state queste tre partite in sette giorni, in mezzo ci sono appena due-tre allenamenti. C'è da preparare al meglio possibile. Oggi in allenamento dopo il primo fatto ieri ho visto molte più cose positive che negative, affrontando una squadra come la Juventus. Dobbiamo interpretare bene la gara, c'è tanta voglia di far bene e vedo la squadra convinta di quello che facciamo. C'è solo da crescere e migliorare”.

Un giudizio su De Rossi e sul derby in generale con due allenatori diversi?

"Ho visto le partite in questi due giorni, è una Roma molto interessante, diversa da quella giusta e con l'idea giusta per i giocatori che hanno. C'è qualità nel loro gioco e De Rossi ha fatto un buon lavoro. Devo ammettere che sarà molto difficile, due squadre con caratteristiche diverse, ma simili per certi aspetti. Due squadre che vogliono avere il pallone e questa è una cosa bella. Spero ci si possa divertire la gente, ma con una nostra vittoria. De Rossi ha iniziato ora la sua carriera e mi sembra un buon inizio. Non lo conosco bene ma mi sembra avere degli ottimi valori come persona e come giocatore mi era sempre piaciuto”.

La Lazio di Sarri ha vinto il derby non giocando alla Sarri, domani la Lazio di Tudor giocherà alla Tudor?

"Ci sono modi diversi di fare, ma questa è una domanda di cui non posso parlare apertamente. È anche strategia e il modo in cui possiamo affrontare la partita è un tema interno per noi. È una partita particolare, chiaramente, poi ci sono anche momenti da valutare, bisogna essere furbi e intelligenti. Non dobbiamo necessariamente rinunciare a ciò che siamo, ma dovremo fare entrambe le cose”.

Sta percependo la città e il suo modo di vivere questa sfida in maniera unica? La Lazio ha mostrato varietà tattica, cambiando anche moduli. È una cosa delle prime partite o cambierà?

"Parto prima dalla seconda parte della domanda. Un allenatore comincia a lavorare, prova a proporre quella che è la sua idea di calcio poi però deve vedere come si adatta alla squadra. Non è che lo stile però cambia ogni cinque partite, più o meno deve essere sempre uguale. I numeri e i sistemi di gioco c'entrano fino a un certo punto. L'atmosfera? Vivo ancora qui a Formello, non ho ancora trovato appartamento. Sono andato in giro solo per una cena e non in centro a Roma. Sono abbastanza isolato. Capisco però quella che è la tensione della città. Voglio vivere questa partita, non vedo l'ora che inizi la gara domani".

Luis Alberto è più adatto a giocare a ridosso dell'attaccante?

"A Torino giocava a ridosso di Immobile. Lui era là, ogni tanto si abbassava, ma non sto qui a spiegarvi la chiave tattica e i dettagli. Lui vuole giocare il pallone, ma la sua posizione era comunque vicino a Immobile. Abbiamo avuto 2-3 momenti in cui lui vicino a Ciro, attaccando l'ultima linea, poteva darla un po' per fare male alla Juventus anche vista la sua qualità. Sono mancati 1-2 metri su una palla per Ciro per arrivare direttamente in porta. È un giocatore con quelle caratteristiche”.

Lei pensa di avere giocatori unici in questa squadra? Questa è l'ultima chance per l'Europa?

"Per l'Europa è una partita importante. Sono sempre innamorato dei miei giocatori e penso che siano sempre i più forti. Delle parole di De Rossi, non mi va di commentarle. L'ultima chance la considero una esagerazione, fa parte del mondo del giornalismo. Provo sempre a sdrammatizzare questo mondo che per voi è sempre nero o bianco, mentre per me è sempre grigio. Io sono sempre innamorato dei miei giocatori, i miei sono sempre i più forti. Le parole che usa l'allenatore avversario non mi va di commentarle, non voglio fare polemiche inutili”.

Senza il gol di Marusic la Lazio avrebbe fatto zero gol in due partita, la Lazio fa ancora fatica in attacco?

"Abbiamo giocato contro una squadretta (ride, ndr). È difficile fare 3-4 gol a una squadra del genere. Io lavoro sempre per migliorare, non mi accontento mai. È presto però per dare giudizi, se c'è o non c'è un problema. A me piace come i giocatori stanno interpretando questa via, vedremo poi quali saranno i punti dove dobbiamo migliorare. Sono state due gare senza i giocatori impegnati con le nazionali, è stato molto particolare preparare la squadra. Ho avuto giocatori che con 1-2 allenamenti hanno giocato due partite e si è comunque visto quello che vogliamo fare in campo. Ci vuole più tempo per dare giudizi”.

Quanto può influire l'arbitraggio su un derby importante come quello di domani?

"Spero non ci siano problemi dopo. Ormai non si parla più di un arbitro, ma di due. Spero che entrambi facciano un buon lavoro”.

Cosa prova a rappresentare la squadra in campo, visto che ci sarà una minoranza di tifo (Lazio gioca in trasferta ndr) e che messaggio vuole mandare ai tifosi?

"Un messaggio di positività e di supporto, ciò che è stato sempre fatto. Noi dovremo entrare in campo e convincerli a stare sempre più vicino alla squadra con una prestazione buona".

Ha già avuto modo di vedere qualche giocatore che le sembra più adatto alle sue idee di gioco. Le chiedo se le scelte si baseranno su questo o sull'esperienza nel derby?

"La domanda è giusta, ma non so ancora risponderle. O meglio so, ma c'entra tutto in questa gara. Vedremo in rifinitura come staranno. C'è tutto in queste partite, bisogna basare le scelte sia sulla prima che sulla seconda cosa. Vedremo cosa faremo oggi in rifinitura. Lavoreremo e poi faremo le scelte”.

Ha ereditato una squadra che fa fatica nel secondo tempo e che non reagisce ai gol subiti, quanto deve migliorare la squadra nel non disunirsi dopo i gol subiti? Ha ricevuto auguri per il derby da qualche amico o collega?

"Non ho ricevuto auguri da nessuno. Le statistiche mi interessano fino a un certo punto, nel lavoro dell'allenatore è importante dare una mentalità alla squadra. Ci vuole tempo, non è una cosa tattica. Va lavorata tutti i giorni durante gli allenamenti. Bisogna lavorare scegliendo anche i giocatori e sfruttando la qualità. Noi parliamo delle qualità in campo, ma la testa dei giocatori è più importante. Si lavora sempre nella direzione di una squadra che si comporta sempre allo stesso modo, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta”.

Kamada ha giocato bene da mediano contro la Juventus, possiamo vederlo anche da trequartista?

"Ho parlato tanto di lui, dopo la gara con la Juventus in campionato aveva dei parametri di stress altissimi nei test che abbiamo fatto, ha dato tutto non avendo una condizione importante. È andato oltre le sue possibilità. È un giocatore che mi piace molto, è duttile, ha un buon livello in tutto quello che fa ed è completo”.

Un aggiornamento sull'infermeria?

"Rovella e Pellegrini ieri hanno fatto allenamento con noi dopo molto tempo, li ho visti molto bene, carichi e hanno dato un contributo nell'allenamento importante. Domani li porteremo sicuramente con noi”.

Che tipo di partita si aspetta domani?

"Non so cosa succederà domani, che partita sarà è molto difficile. Poi uno perde o vince, si andrà avanti come sempre”.

Ha dovuto dare la carica alla squadra o gestire l'emozione pre-derby?

"Non è stata una settimana, sono stati pochi giorni. Loro hanno avuto un giorno in più per preparare il derby, su alcune cose è un bene su altre è un male. Per noi è un male perché abbiamo bisogno di lavorare, per altri aspetti può essere un bene perché è meno stressante gestire le emozioni e le pressioni della partita”.

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