Verona-Lazio 0-3: Baroni torna al Bentegodi e trova la prima vittoria del suo 2025
Gigot, Dia e Zaccagni ridanno ai biancocelesti il quarto posto in classifica. I galloblù restano terzultimi a 19 punti

L'esultanza della Lazio che ha battuto il Verona in trasferta
Verona 19 gennaio 2025 – È dolce per Baroni il ritorno al Bentegodi, lo è meno per i gialloblù l'incontro con il suo ex tecnico. Verona contro Lazio vede il successo dei biancocelesti con un netto 0-3, portandosi così a casa i tre punti che la spingono nuovamente al quarto posto. Gigot e Dia aprono le marcature nel primo tempo, poi Zaccagni, con il gol dell'ex, la chiude nella ripresa, festeggiando così la prima vittoria capitolina nel 2025. Seconda sconfitta consecutiva per gli scaligeri, i quali però perdono a causa del rosso verso fine gara, Duda per il derby salvezza contro il Venezia nella prossima giornata.
Primo tempo
Poche sorprese rispetto alla vigilia per Zanetti, il quale però recupera Suslov dal problema influenzale e lo schiera alle spalle della coppia Tengstedt e Sarr in attacco. A centrocampo Duda e Serdar in mediana, con Tchatchoua al rientro dopo la squalifica a destra e Bradaric preferito a Lazovic sul lato opposto. Dietro la linea a tre è composta da Dawidowicz, Coppola e Ghilardi, davanti a Montipò. Qualche sorpresa anche sul fronte biancoceleste, specialmente in difesa, dove ci sono Hysaj e Gigot, insieme a Gila e Nuno Tavares a comporre la linea davanti a Provedel. Per il resto confermata la formazione tipo dei biancocelesti con Guendouzi e Rovella in mediana, Isaksen, Dia e Zaccagni in trequarti alle spalle di Castellanos.
Parte forte, anzi fortissimo la Lazio, subito a portare tanti uomini in fase di pressione nella metà campo avversaria. Poco più di sessanta secondi sul cronometro e i capitolini vanno a calciare il primo corner della gara dopo un recupero alto e da lì nasce il gol del vantaggio. Sul cross di Zaccagni prende il tempo alla difesa Gigot, il quale salta sul primo palo e di testa infila Montipò per il vantaggio laziale dopo appena 2' di gioco. Ghiacciato il Bentegodi dalla partenza sprint dei capitolini. Prova una reazione d'orgoglio nei minuti immediatamente successivi la squadra di Zanetti: bello il tocco di Sarr per l'inserimento di Tengstedt, ma il danese si allunga troppo il pallone sul tocco prima del tiro e non riesce con il cucchiaio a superare Provedel.
Spinto dal pubblico di casa prova a dare continuità ai propri tentativi offensivi, alzando il proprio baricentro, ma esponendosi anche alle ripartenze avversarie. La fase di contenimento ospite non è però priva di sbavatura e qualcosa concede ai ragazzi in gialloblù, infatti al 14' Gigot spende il cartellino giallo, dopo aver mancato l'anticipo su Sarr. Le occasioni da gol restano però a favore della Lazio: prima Castellanos al 18' mette un brivido alla difesa scaligera, ma a farla capitolare è Dia tre minuti dopo. Punizione pessima da parte del Verona, che apre al micidiale contropiede biancoceleste. Dia conduce la sfera per circa 50 metri incontrastato e quando arriva in area di rigore, supera Bradaric e con il mancino buca nuovamente Montipò. Il cronometro segna il 21' e i capitolini sono sullo 0-2 al Bentegodi.
Il doppio vantaggio dà alla Lazio quella tranquillità che le permette di gestire il ritmo di gara tramite il palleggio. Il Verona invece evidenzia difficoltà, con un pressing generoso ma inefficace nel recuperare il pallone, venendo così spesso costretto a difendere con tutti gli effettivi nella propria metà campo. Al 26' arriva il primo ammonito anche in casa scaligera, con Dawidowicz anticipato da Castellanos, che colpisce l'argentino, guadagnandosi il giallo. Gli ospiti insistono e in un paio di occasioni, con il Taty prima e Isaksen poi, vanno a pizzicare l'idea della terza rete. L'argentino riceve da un recupero alto, ma calcia largo, meglio invece la conclusione del danese, che costringe Montipò a respingere in corner.
Sul finale di tempo c'è anche uno squillo da parte del Verona, che dimostra di essere ancora in gara. Il destro di Duda è largo, poi Tengstedt calcia centrale per i guantoni di Provedel per mandare un segnale di come la sfida non sia ancora chiusa. L'occasione più grande però ce l'ha Serdar, il quale colpisce di testa solo in area capitolina, ma pizzica solo la parte alta della traversa. Così dopo un minuto di recupero si conclude la prima frazione di gara sullo 0-2, ma con una squadra scaligera viva e determinata alla rimonta.
Secondo tempo
Zanetti cambia volto alla sua squadra nell'intervallo, fuori un difensore e passaggio a quattro dietro, con l'ingresso di Livramento in avanti per Dawidowicz. Rinnovata consapevolezza da parte degli scaligeri, i quali provano fin da subito a mettere in difficoltà i biancocelesti con la pressione alta e un paio di occasioni subito in avvio di ripresa. I gialloblù attaccano a pieno organico, spendendo anche alcuni cartellini, visi i gialli per Coppola e Bradaric. Solo Duda però impegna Provedel, con un tiro-cross di esterno destro: respinto con i pugni dal portiere laziale.
I baincocelesti soffrono, ma questo non significa che non sappiano approfittare degli errori avversari. Il minuto è il 58' quando Tchatchoua regala il pallone a Dia mandandolo praticamente in porta. Il senegalese serve a rimorchio Zaccagni, il quale controlla e calcia, realizzando il più classico gol dell'ex dopo la deviazione di Ghilardi. Nel momento di massima difficoltà la Lazio trova la terza rete e mette praticamente in ghiaccio l'incontro: al Bentegodi è 0-3.
Il tris laziale mette di fatt oin ghiaccio la gara, con gli ospiti che cominciano anche a gestire i ritmi, mentre i gialloblù provano comunque ad andare a caccia di un'occasione che possa riaprire la gara, senza però trovare successo. Si arriva così al 65' con l'inizio di un lungo valzer di cambi su entrambe le panchine. Prima nel Verona entrano Kastanos e Lazovic per Suslov e Tengstedt; risponde l'ex tecnico Baroni con una tripla sostituzione dove sono entrati Romagnoli, Pedro e Dele-Bashiru per Gigot, Isaksen e Zaccagni. Altri cambi tre minuti più tardi: dentro nella Lazio Pellegrini per Tavares, con quest'ultimo ammonito al momento dell'uscita dal campo per non aver preso la strada più breve per lasciare il terreno di gioco; la risposta di Zanetti affidata a Faraoni e Belahyane per Tcahtchoua e Sarr.
Atra reazione da parte del Verona, di cui non si può non ammirare lo spirito con cui ha affrontato la gara. Bradaric si inserisce benissimo sul centro-sinistra e prova a calciare in porta in diagonale: attento nella ripsosta Provedel. Altri ammoniti in casa gialloblù mentre la gara entra nei suoi ultimi dieci minuti: prima Ghilardi riceve il giallo per aver fermato la ripartenza in campo aperto di Dia, poi Duda per un pestone ai danni di Guendouzi.
La partita entra nei suoi minuti conclusivi con l'ingresso di Castrovilli per Rovella, l'ultima sostituzione spesa anche dai biancocelesti. Poco prima dei quattro minuti di recupero, l'ultima nota della gara riguarda l'esppulsione di Duda. Il giocatore del Verona riceve il secondo giallo per un intervento in ritardo su Pellegrini e lascia in dieci i suoi per il finale di gara, ma ben più importante: non ci sarà nel derby salvezza contro il Venezia. Non succede più nulla nei quattro minuti di recupero, al Bentegodi festeggia la Lazio, che vince per 0-3 sul campo del Verona e torna al quarto posto in classifica, gli scaligeri invece subiscono la seconda sconfitta consecutiva.
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