Il Lecce rimonta due gol al Milan, poi sfiora il clamoroso successo: il Var ferma Piccoli. Finisce 2-2

Succede di tutto al Via del Mare. Rossoneri avanti di due gol con Giroud e Reijnders, poi nella ripresa si scatenano i padroni di casa. Infortunio muscolare per Leao

di MANUEL MINGUZZI -
11 novembre 2023
Sansone segna il gol che riapre la partita

Sansone segna il gol che riapre la partita

Lecce, 11 novembre 2023 – Occorre iniziare dalla fine. Succede di tutto in pieno recupero, una altalena di emozioni. Il Lecce ha rimontato due gol, Sansone e Banda dopo l’uno due iniziale di Giroud e Reijnders, ma proprio in pieno recupero l’attaccante si fa espellere per proteste e dall’altra parte Piccoli spara il destro del tre a due che fa esplodere lo stadio. Tutto il Lecce esulta con la propria curva ma c’è il Var, che segnala ad Abisso uno step on foot di Piccoli su Thiaw in avvio di azione. Si resta così, sul due a due, che è un sospiro di sollievo per i rossoneri nonostante lo zero-due nel primo tempo. Lecce-Milan è stata una partita emozionante, con continui colpi di scena e tanto tanto spettacolo.

Giroud e Reijnders

Pioli sceglie di lanciare Chukwueze a destra con Leao dalla parte opposta e Giroud prima punta. D’Aversa affianca Banda e Strefezza al centravanti Krstovic. Subito alto ritmo per il Milan di Pioli che pressa in avanti e alza il baricentro per inibire la manovra di D’Aversa, dall’altro lato i salentini cercano spesso le fasce per allargare il gioco e la difesa. Tutto però sembra andare in salita per i rossoneri che al 10’ registrano un infortunio muscolare di Leao lanciato in profondità da Pobega. Il portoghese si è fatto male alla coscia destra ma forse si è fermato in tempo per evitare guai peggiori. Dentro Okafor. Partita molto aperta da una parte e dell’altra con capovolgimenti di fronte in campo aperto, ma al 14’ il neo entrato costruisce una buona occasione per il sinistro di Pobega che è deviato da Falcone. Il Milan fa la partita, ma dietro si espone a ripartenze potenzialmente pericolose che il Lecce non sfrutta a dovere. La manovra rossonera è buona e quando arriva anche l’ultima giocata di qualità nella fase di rifinitura, aspetto mancato nei primi venti minuti, salta fuori anche il gol. Fuga di Hernandez a sinistra, classica per velocità e potenza, e poi scarico a centro area per l’accorrente Giroud che fa 0-1 al 28’. Il Lecce patisce il colpo e sette minuti più tardi c’è anche il raddoppio: Reijnders trova la sua prima perla in Serie A con un coast to coast palla al piede di cinquanta metri e poi destro da appena dentro l’area che infila le gambe di Falcone e la rete giallorossa. Lecce alle corde e sempre Reijnders, tre minuti più tardi, scarica un diagonale destro che colpisce il palo. I salentini sopravvivono al terzo e sfiorano il gol davanti quando Gendrey trova dalla parte opposta Banda: miracolo autentico di Maignan. Ma il Milan, ogni volta che scende, dà l’impressione di poter sfondare e fare male, anche se il Lecce continua coraggiosamente ad attaccare e a giocare offensivo, pur rischiando di capitolare più volte.

L’incredibile finale

Pioli sceglie Musah a inizio ripresa al posto di Calabria, problema fisico, con l’americano che va a fare il terzino destro. Il Lecce continua a mostrare coraggio, ma ci sono troppi errori in rifinitura e il Milan riesce ad amministrare bene la contesa, anzi sfiora il terzo con l’ennesima incursione di uno straordinario Reijnders. Poi i cambi e tutto si stravolge. D’Aversa va con i suoi uomini offensivi, partendo da Gonzalez e passando per Piccoli e Sansone, quest’ultimo cambierà lo spartito del match. Il Milan ha un’altra occasione con Okafor, che si incunea di forza, ma Falcone salva tutto. Poi, la svolta della partita a cavallo tra il 67’ e il 70’. E’ Sansone a risultare decisivo, prima raccogliendo la sponda di Blin per l'1-2, poi servendo il prezioso assist a Banda che di sinistro, a giro, batte Maignan per la seconda volta in tre minuti. Il due a due riaccende il Via del Mare che si scalda, ma Theo ha subito l'occasione per zittirlo con un diagonale che sibila a lato. Pioli prova a correre ai ripari con Florenzi, ma il Milan non ritrova il bandolo al cospetto di un Lecce che ha beneficiato di grande spinta dalle sostituzioni. Il Milan ci prova con la doppia punta e tenta la carta Jovic al posto di Chuwkueze, ma il Lecce sciupa con Piccoli in quattro contro due in contropiede su rubata a centrocampo. Si poteva fare molto meglio. La partita si apre in tutti sensi, tatticamente saltano gli schemi, ci sono azioni da una parte e dall’altra senza un equilibrio generale che è rappresentato solo ed esclusivamente dal risultato. Le squadre in campo sono invece sparpagliate tra un Lecce che crede nel grande miracolo e il Milan che attacca a testa bassa senza una idea, con l’ansia di un risultato che sta sfuggendo di mano. A cinque dalla fine, sempre Sansone, sfiora il ribaltone completo con un colpo di testa alle spalle di Florenzi che finisce incredibilmente sul palo. Il Milan traballa, per davvero, e Pioli non sa più che pesci pigliare per ridare vigore e costrutto a una squadra in balia del ritmo altrui. I rossoneri perdono anche la testa come dimostra Giroud, in pieno recupero su un fallo di mano di Pongracic al limite dell’area su cui Abisso non vede, commettendo un errore, ma l’attaccante esagera nelle proteste e si fa cacciare. E’ il preludio alla Caporetto che si palesa ipoteticamente a trenta secondi dalla fine con un siluro di Piccoli che fa esplodere il Via del Mare. Tutto incredibile, tutto vero. Anzi no, perché il Var richiama Abisso per uno step on foot di Piccoli su Thiaw nell’azione del gol: annullato. Si salva il Milan, in extremis. Finisce due a due, che può sembrare un rammarico per i rossoneri invece, alla luce del finale, è un sospiro di sollievo. Il Lecce muove la classifica e si porterà dietro la prestazione del secondo tempo, il Milan invece rischia di veder scappare Inter e Juve.

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