Amarcord Milan-Roma. Florenzi sfida il passato. Quante notti di coppa con i colori giallorossi

Per il terzino non sarà una partita come le altre dopo diciassette anni a Trigoria. Tornano alla mente il primo gol in Champions nel 2015 all’Olimpico col Barcellona. e la semifinale “stregata“ nella stessa manifestazione (2018) contro il Liverpool .

di LUCA MIGNANI -
9 aprile 2024

di Luca MIgnani

C’eravamo tanto amati: Florenzi-Roma, legame (indis)solubile. Strade che, fuori, si sono separate - nel 2020 dopo 17 anni a braccetto - e che si incrociano di nuovo. Dentro, altra storia: legame e amore incancellabili per l’ex ragazzino, ora 33enne, nato a Vitinia e cresciuto a Trigoria. Passato. Il presente dice Milan-Roma, dopodomani, andata dei quarti di Europa League. E anche in Europa, nell’album dei ricordi di Alessandro, dolce e amaro vanno quasi di pari passo.

Dolcissimo il primo gol in Champions, nel 2015 all’Olimpico: 1-1 col Barcellona, pallonetto da 55 metri che lo spedisce dritto in finale per il gol dell’anno. Nel 2018, sempre in Champions e sempre in giallorosso, il terzino arriva fino in semifinale. Superando un girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid, rifilando nei quarti una “remuntada” epica al Barcellona (ko per 4-1 al Camp Nou, ma 3-0 all’Olimpico). Poi il Liverpool vince 5-2 all’andata: una sentenza. Sarà la prima di tre semifinali nella coppa dalle grandi orecchie. E lui il primo italiano ad arrivarci con tre maglie diverse: nel 2021, al Psg, perde col City giocando andata e ritorno.

L’anno scorso, nell’euroderby, nemmeno un minuto. Ora, nel mirino, un’altra semifinale europea. Di mezzo, però, la sua Roma. Quella in cui era arrivato da trequartista della Lodigiani, nel 2002: il campionato Primavera vinto da capitano nel 2011, il debutto coi grandi lo stesso anno subentrando a Totti, 280 presenze in prima squadra e la fascia di capitano ereditata da De Rossi. Quel De Rossi che si era presentato alle 4 di mattina a Villa Stuart, nel 2016, dopo che Alessandro era stato operato per la rottura del crociato. Quel De Rossi che, dopodomani, sarà a qualche metro. L’ha detto chiaro, Florenzi, di recente: "Niente bugie, è una partita che mi darà grandi emozioni. È la mia ex squadra, quella del cuore, allenata da una persona importante per me, dentro e fuori dal campo. Quando avevo letto che Daniele avrebbe potuto prendere il posto di Mourinho ero quasi più emozionato di lui".

Al terzo anno in rossonero, Florenzi ha giocato fin qui una volta sola contro i giallorossi: gennaio 2022, San Siro, 3-1 per il Diavolo. Per il resto assenze per infortunio o panchine. Nel costante ballottaggio con Calabria, in Europa League, l’esterno ha giocato tre partite (con altrettanti assist), saltando solo il ritorno con lo Slavia Praga per squalifica. E l’Europa, col Milan, può accendere le speranze per salire sul treno Europeo, con la Nazionale: il classe 1991 lo ha vinto con Mancini, giocando la prima gara con la Turchia, infortunandosi e rientrando in finale a Wembley. Ultima presenza in azzurro nel 2022 in Nations League. Spalletti non lo ha ancora convocato. Ma il ct lo ha avuto a Roma e con lui aveva anche fatto qualche chiacchiera in ottica Napoli, ai tempi del Psg. Passato, futuro, l’Europa League per l’Europeo: ma la testa è al presente, alla Roma.

I rossoneri (fra una voce di mercato el’altra: ieri è circolata l’indiscrezione di un altro derby, quello per il difensore granata Alessandro Buongiorno, da mesi nel mirino del Milan) sono tornati ad allenarsi ieri per la sfida di giovedì: non ci saranno Kalulu (lesione al collaterale), Tomori (squalificato) e Pobega (problema al retto femorale). Si punta a recuperare Thiaw (fascite plantare). E Florenzi punta a esserci: per scordare, giusto una notte, il passato. Per tenere accesi due sogni.

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