Conto alla rovescia per il derby. Inter e Milan, otto giorni di fuoco
Per adesso parola ai numeri uno. Marotta: "Non si vince per caso". Cardinale: "Riporterò i fasti di un tempo"
"Vincere è qualcosa di straordinario. E non si vince per caso, ma perché lo si merita". Firmato, Beppe Marotta. Messaggio chiaro ai naviganti, in una stagione dalla quale si vuole il bis (e non solo). Il presidente nerazzurro ha parlato a margine dell’anteprima di “Inter. Due stelle sul cuore“, il film sul ventesimo scudetto, conquistato proprio nel derby che ritornerà a infiammare Milano domenica 22 settembre alle ore 20.45: "Aver rivisto questo bellissimo film è motivo di grande emozione. Questa giornata suggella il percorso straordinario attuato da tutta l’Inter, centrando un sogno che rimarrà nella storia". E ancora: "L’emozione nasce da da giornate vissute con tensione. Ricordo la vigilia del 22 aprile (la data del derby scudetto): ognuno aveva le facce tirate e questo oggi è qualcosa di toccante. Come dimenticare il 22 aprile, ma anche il 28: centinaia di migliaia di persone per le strade di Milano. Ho visto famiglie gioire al passaggio della squadra, è qualcosa che solo il
calcio e solo l’Inter possono regalare" ha concluso Marotta.
Nel frattempo Simone Inzaghi prepara la settimana di fuoco in vista. Si parte domenica da Monza (ore 20.45). Poi l’esordio in Champions a Manchester (mercoledì alle 21) col City. A proposito, due giorni prima inizierà il processo contro il club inglese per violazioni al Fair play finanziario: la Premier imputa alla società violazioni in più di cento circostanze negli ultimi nove anni. Infine il derby. Turn over, dunque: in Brianza dovrebbero partire titolari Carlos Augusto (ex) e Zielinski, oltre a Dumfries: per l’olandese si avvicina il momento del rinnovo del contratto che scadrà a giugno 2025. Rinnovo da 4 milioni a stagione e senza clausola rescissoria. In avanti da valutare la posizione di Lautaro Martinez: tra gli ultimi a rientrare dagli impegni con le nazionali e stranamente ancora a secco di gol, al contrario del compagno di reparto Thuram, eletto giocatore del mese di agosto dalla Lega Serie A (quattro reti per il francese). Tutt’altro clima sulla sponda opposta del Naviglio. Per Fonseca, infatti, sono già i giorni della svolta: attesa, invocata, necessaria dopo aver raccolto due punti in tre partite. Prima tappa domani sera, ore 20.45 a San Siro, contro il Venezia e sotto gli occhi di Gerry Cardinale, presente anche all’Olimpico.
Il numero uno rossonero ha parlato in occasione dell’evento “IMG x RedBird“, come riportato dal Financial Times: "Sto cercando di portare nel calcio europeo quello che ho imparato in trent’anni in America. C’è una grande opportunità di riportare il Milan ai fasti di un tempo. L’anno scorso il club ha registrato il primo utile annuale in 17 anni". Inoltre, "RedBird ha spinto per migliorare le prestazioni della squadra sia in campo che fuori. Ha progetti ambiziosi per la costruzione di un nuovo stadio all’avanguardia per sostituire l’ormai vetusto San Siro che il club condivide con l’Inter. Il progetto si è rivelato controverso, con i politici locali che volevano che le due società investissero nelle strutture esistenti". In queste tre gare chiave, le sorti del Diavolo passeranno molto da Leao e Theo Hernandez: la panchina punitiva, l’entrata in campo da 2-2, il cooling break, devono appartenere ormai al passato. A maggior ragione in giorni delicati come questi: dopo il Venezia, l’esordio in Europa col Liverpool (martedì, in casa, alle ore 21), prima della stracittadina. Morata è ritornato ad allenarsi in gruppo negli ultimi due giorni (ieri sono rientrati gli ultimi nazionali, Chukwueze, Musah e Pulisic) ma col Venezia partirà dalla panchina: ci sarà Abraham dal primo minuto.
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