Dal Milan alle nazionali. Hernandez e Leao. La rinascita slitta

Il Milan delude sia in club che in nazionale: Leao bocciato dal Portogallo, Theo Hernandez criticato in Francia. Contratto in bilico per Hernandez, che chiede il doppio dello stipendio attuale. Il Diavolo si aspetta di più dai due giocatori.

di LUCA MIGNANI -
8 settembre 2024
Hernandez e Leao. La rinascita slitta

Theo Hernandez e Rafael Leao stanno vivendo un difficile inizio di stagione sia con il Milan sia con le rispettive nazionali

No, non ci siamo. Non ancora, quanto meno. Con il Milan, in primis. E, ora, anche con le rispettive nazionali. Prima Leao, “bocciato“ dal ct del Portogallo Roberto Martinez dopo soltanto quarantacinque minuti, giovedì, all’esordio in Nations League vinto 2-1 contro la Croazia: "Una questione soprattutto tattica, per avanzare il raggio d’azione di Nuno Mendes. E poi abbiamo due partite ravvicinate", ha ridimensionato l’episodio l’allenatore. Poi, Theo Hernandez: nel ko della sua Francia contro l’Italia, il terzino sinistro non ha certo brillato di fronte allo juventino Cambiaso. E in patria i giudizi non sono certo stati positivi: tutt’altro. Negli spogliatoi del Parco dei Principi, peraltro, ci sarebbe stata anche una sfuriata di Mike Maignan: secondo L’Equipe il portiere avrebbe tenuto a rapporto la squadra di Deschamps dopo la sconfitta con gli azzurri, affermando che nella nazionale francese solo due giocatori italiani avrebbero potuto essere titolari, ma al tempo stessoil grupo di Spalletti ha dimostrato di avere più fame e carica agonistica. Lavata di capo anche per Theo Hernandez, quindi: la sua estate agrodolce non è ancora finita. Prima le dichiarazioni sibilline dalla Germania: "Se rimango al Milan lo vedremo più avanti". Poi la panchina contro il Torino, il ko di Parma con evidenti responsabilità. Infine l’altra panchina, “punitiva“, contro la Lazio e l’episodio del cooling break. Tra le magagne, anche la questione rinnovo: il contratto scadrà a giugno del 2026 e i contatti sono partiti già prima della fine della scorsa stagione. Theo Hernandez percepisce un ingaggio da 4 milioni all’anno: vorrebbe circa il doppio. Il Milan lo considera un top player ed è convinto della necessità di adeguare lo stipendio, ma non sarebbe pronto ad arrivare a quelle cifre. Così, mesi fa, le sirene provenienti soprattutto dalla Germania (Bayern Monaco). Così, ora, prosegue la trattativa. Tempo al tempo, ma di certo il Diavolo si aspetta molto di più sia dal francese che dal portoghese, anch’egli protagonista del “caso“ cooling break, al di sotto degli standard di rendimento (tanto da essere messo fuori dall’undici, come Theo, all’Olimpico, dove ha segnato appena entrato), protagonista in negativo anche a Parma per aver zittito i tifosi dopo l’assist del momentaneo 1-1. Serve di più. Leao ha l’occasione di riscattarsi, con la sua nazionale, già questa sera, alle 20.45, contro la Scozia. Domani, alla stessa ora, toccherà al francese, impegnato contro il Belgio. Poi, il rientro a Milanello insieme alla truppa dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Ben diciotto, tra cui undici big: oltre a Leao e Theo Hernandez, Maignan e Fofana (Francia), Jovic e Pavlovic (Serbia), Musah e Pulisic (Usa, gli ultimi a rientrare visto che giocheranno anche mercoledì), Bennacer (Algeria), Chukwueze (Nigeria), Reijnders (Olanda). In più Cuenca (Uruguay), Bartesaghi, Torriani e Zeroli (Italia Under 20), Raveyere (Francia Under 20), Liberali e Camarda (Italia Under 19), con quest’ultimo che però ha lasciato anzitempoil ritiro a causa di un infortunio muscolare, ritenuto comunque di lieve entità, rimediato nell’ultima partita giocata con Milan Futuro. Fonseca avrà pochi giorni per preparare una settimana di fuoco, resa ancor più rovente dai due soli punti raccolti nelle prime tre uscite in campionato. Si parte sabato 14, alle ore 20.45, contro il Venezia. A seguire, martedì 17, alle ore 21, prima gara di Champions League contro il Liverpool, sempre a San Siro. Poi, il derby. Serve una svolta. Anche (e soprattutto?) da parte di Theo Hernandez e Leao.

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