Diavolo a nervi scoperti. Parma ribaltato al 95’. Le scintille di Conceição
Il tecnico ha avuto un faccia a faccia con Calabria al momento della sostituzione "Una parola di troppo, abbiamo chiarito. Theo e Leao cambiati? È il mio lavoro".
![Il gol del 3-2 di Samuel Chukwueze ha raddrizzato una partita stregata e molto nervosa per il Milan contro il Parma Il gol del 3-2 di Samuel Chukwueze ha raddrizzato una partita stregata e molto nervosa per il Milan contro il Parma](https://sport.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZDQ1NmM5MTUtOTc5YS00/0/parma-ribaltato-al-95-le-scintille-di-conceicao.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il gol del 3-2 di Samuel Chukwueze ha raddrizzato una partita stregata e molto nervosa per il Milan contro il Parma
Il datato mezzogiorno di fuoco fa un baffo al nuovo, vecchio Milan. Guizzi e inghippi, bocciature e ruggiti d’orgoglio, pugni sul tavolo (metaforici) e testa a testa (reali). Di fatto, quarta rimonta in sei partite targate Conceição, anche se il troppo giochicchiare e lo scivolare su più d’una buccia di banana fanno riavvolgere il nastro ai tempi di Fonseca. Così come il non guardare in faccia a nessuno. Non nel finale: assalto furente e vincente. Con faccia a faccia vero e proprio, tra il tecnico e Calabria, uscito (come sempre) tra i fischi: "Cose di campo, non ci siamo capiti, l’adrenalina era alta, ma ci siamo chiariti. Chiedo scusa: non una bella scena in un’annata per me difficile, anche per questioni personali. Ma voglio chiudere al meglio con un maglia che amo anche più di me stesso", le parole dell’ex capitano che a Zagabria sarà squalificato.
In linea il portoghese: "Come coi miei figli, quando vedo un comportamento non corretto devo fare qualcosa. Su una situazione di gioco ci siamo detti una parola di troppo: non è un problema, non è bello, ma non siamo in chiesa". Non solo far west nel finale: Theo Hernandez e Leao, sostituiti all’intervallo ("ma che ca..?" ha ammesso di aver pensato Pecchia), sono stati in panchina con in compagni nella ripresa: prima è arrivato il francese, poi Rafa. Lontani i tempi del cooling break da separati in casa. E festeggiamenti (abbondanti) in campo con la squadra. "Ci hanno dato tanto tanto nel recente passato: nulla da dire, in Champions giocheranno. Sono scelte, mi pagano per questo". Un focolaio di polemica spento. L’altro un po’ meno. Non i soli. Fofana salterà l’Inter per squalifica. "So che per i tifosi sono importanti i tre punti nel derby, ma per me anche questi. Altrimenti avremmo rischiato di perdere entrambe le partite". A proposito, i tifosi: questa volta, silenzio per un’ora abbondante. Poi, il classico "Cardinale, devi vendere, vattene". Poi, l’urlo finale, con i giocatori a saltare e la curva ad applaudire: "Olè".
L’appello di Scaroni, nel pregara, era andato a vuoto: "Vogliamo che i tifosi tengano alla squadra, lo vuole anche Cardinale: auspico che tutti stiano dietro al Milan". L’allenatore vorrebbe anche rinforzi: magari Gimenez, magari Orsolini... "Non sono sicuro che ci riusciremo". Pavlovic, intanto, marca il territorio ("voglio restare") come sul rigore che si prende da maestro, per cancellare lo scivolone con dormita successiva di Theo su Cancellieri. Non solo, quando Delprato bissa e i cambi iniziano a cambiare davvero, è sempre il serbo a mettere la “zucca“ nei momenti topici. Al resto pensano Reijnders, col suo decimo gol, e Chukwueze, col suo pazzo guizzo. Per ora, basta e avanza.
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