Ibra alla Scala. "È il momento di dire ciao al calcio. Da adesso sono un uomo libero"

Il campione svedese ha detto addio al suo Milan e al calcio

di FULVIO D’ERI -
5 giugno 2023

Roma, 5 giugno 2023 – Le luci si spengono a San Siro. Ieri sera è terminata la gloriosa carriera di Ibrahimovic. "E’ arrivato il momento di dire ciao al calcio", le parole inequivocabili pronunciate dall’asso svedese sul prato di San Siro. Niente Monza quindi, niente più calcio per Ibra. La carriera di uno degli attaccanti più forti degli ultimi 30 anni, un big assoluto della storia del calcio, si è conclusa con Zlatan in mezzo al campo a prendersi gli applausi dei 70.000 di San Siro che l’hanno sempre visto e trattato come un re e che gli hanno riservato il tributo che si concede solo alle leggende. E Ibra al Milan è una leggenda, un giocatore che in due momenti diversi, il primo dal 2010 al 2012 e il secondo dal 2020 al 2023, ha scritto pagine indelebili della storia di uno dei club più blasonati al mondo. Una storia condita da 2 Scudetti e una Supercoppa, vinti da protagonista assoluto, e dai 93 gol in 163 presenze.

Ibra saluta San Siro
Ibra saluta San Siro

Ma i numeri non rendono bene l’idea di quel che è stato Ibra al Milan, un lider maximo, una guida per i più giovani, l’uomo capace, soprattutto in questa seconda esperienza, di trasmettere ad un gruppo non avvezzo alla vittoria la mentalità vincente, quella che non lo abbandonerà mai, grazie ad una personalità strabordante. La serata di Ibra è incominciata prima del fischio d’inizio quando la curva Sud ha composto la scritta "Godbye", col gioco di parole tra Good e God (arrivederci e dio in inglese). Al termine della partita Zlatan ha raggiunto la metà campo su una passerella rossa, passando tra due ali di giocatori, dirigenti e staff del Milan. Sulle note del Gladiatore. E non avrebbe potuto essere altrimenti. "Ho tanti ricordi e vissuto tante emozioni dentro questo stadio – ha detto Zlatan -. La prima volta al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore… voglio ringraziare la mia famiglia per la pazienza e la mia seconda famiglia, i giocatori, il mister e lo staff e i dirigenti. Dal mio cuore voglio ringraziare tutti i tifosi. Mi avete accolto a braccia aperte, mi avete fatto sentire a casa, sarò milanista per tutta la vita. E’ arrivato il momento di dire ciao al calcio, ma non a voi. Sarò per sempre milanista. Ci vedremo in giro, forza Milan e arrivederci. E’ stata una giornata molto speciale per me, questa cosa che lascerò il calcio non l’ho detta a nessuno prima di stasera, nemmeno in famiglia. Nessuno sapeva la mia decisione sul futuro. Da domani sarò un uomo libero da questo mondo, è stata una carriera lunga, sono felice e orgoglioso. Adesso arriva il prossimo capitolo della mia vita… L’emozione. Tutta la giornata è stata emozionante. Stamattina mi sono svegliato e pioveva e mi sono detto: anche Dio piange. Se questa decisione l’avessi presa tre mesi fa sarei stato in panico, oggi sono pronto. E’ chiaro che sono triste, ho fatto questo per tanto tempo, ho conosciuto persone e girato il mondo grazie al calcio. Tanti pensano a Superman, sì lo sono ma Superman ha un cuore grande".

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