Milan, Dublino è più vicina: Pulisic on fire, Leao versione deluxe
Pioli: “Ci siamo anche noi tra chi può vincere l'Europa League. Maignan? Nulla di grave”. Il portoghese professa amore al Diavolo: “Le cose semplici le fanno tutti, io mi diverto con la magia”
Milano, 14 marzo 2024 – La distanza da Dublino sta diminuendo sempre più e la finalissima del 22 maggio sembra un obiettivo ancora più realistico per un Diavolo capace di chiudere i conti a Praga con una vittoria agevolata (come all’andata) da un’espulsione tra i padroni di casa che ha spianato la strada verso la conquista dei quarti di finale. Domani a Nyon, alle 13, i rossoneri conosceranno il loro destino, che potrebbe incrociarsi con un’altra italiana a questo punto della competizione. A prendersi la scena nel 3-1 finale, oltre a Loftus-Cheek, un Pulisic sempre più on-fire e un Leao in versione deluxe.
«Siamo stati più bravi rispetto alla partita di San Siro, oggi abbiamo fatto bene e dato la giusta intensità soprattutto nel primo tempo. La loro espulsione è stato un momento di svolta della gara, ma siamo stati più bravi noi. Adesso il livello si alzerà ancora di più, siamo pronti e vogliamo fare ancora meglio. Ci sono otto squadre che possono vincere l'Europa League e ci siamo anche noi. Se loro fossero rimasti in undici? Questa curiosità ce l'ho anche io, ma ho preferito che sia andata così...comunque in parità numerica non sarebbe stata semplice» le parole di Stefano Pioli. PULISIC Con la rete del vantaggio realizzata questa sera contro lo Slavia Praga in Europa League, l’americano ha raggiunto quota 11 gol in stagione eguagliando lo stesso numero di gol nella sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo, ovvero quella con il Chelsea nel 2019-2020, con la maglia del Chelsea: all’epoca, infatti, aveva collezionato 34 presenze, 11 gol e 10 assist mentre con il Milan, finora, 11 reti e 7 assist. MAIGNAN In avvio di partita Mike Maignan è stato vittima di un brutto fallo, con Vicek che ha preso in pieno e con violenza il ginocchio del portiere che ha provato a rimanere in campo, salvo poi doversi arrendere cedendo il posto a Sportiello: «Non dovrebbe essere niente di grave, è stato sfortunato. Mike ha sentito un dolore al ginocchio, non sembra niente di preoccupante. Vedremo, ma mi sento di dire che non sarà una cosa lunga» ha spiegato Pioli. Si parla di trauma contusivo alla gamba desta che verrà valutato domani con gli esami medici del caso. LEAO «Il suo standard deve essere questo. Dipende da lui, parliamoci chiaro. Noi quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, ora dipende da lui: ha esperienza, qualità, potenza. Mi auguro che sia così forte mentalmente da avere questo approccio alle partite» le parole di Pioli su Leao che, ha confermato di stare vivendo il miglior momento della sua stagione. «È il mio lavoro: aiutare la squadra anche quando non faccio gol o assist. Sono felicissimo di me stesso, però è la squadra che sta facendo bene. Negli ultimi tre anni Pioli ha capito meglio come aiutarmi al 100% per fare la differenza, quindi se questo momento buono è anche grazie a lui. Ai quarti sappiamo che troveremo squadre importanti. Ma l'obiettivo è sempre lo stesso: vogliamo andare il più lontano possibile in questa competizione. Con Giroud e Pulisic ci capiamo bene: non ho bisogno di guardarli perché so già dove si mettono in area; poi dietro ho Theo, con lui ho un'arma in più. Tutti mi aiutano a essere un giocatore migliore, poi Pioli mi mette in condizione di stare tranquillo dicendomi 'Entra e divertiti'. Un passaggio buono fa la differenza. Quando parlo di magia, di gioia, significa prendere il rischio. Le cose semplici le fanno tutti i giocatori. Io mi diverto così».
Il portoghese ha poi confermato di sentirsi 100% milanista: «Ho avuto la fortuna di avere Ibra, un campione che mi ha aiutato: lui non mi faceva vedere i pregi che ho, ma mi ha fatto capire cosa è il Milan. Lui e Maldini mi hanno aiutato a capire quanto è grande il Milan. Da piccolo guardavo i campioni del Milan, ma poi quando sei qua è un'altra storia. È un orgoglio giocare per questa maglia e sono contento di essere qui».
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