FESTA A METà. Cardinale non c’è. Da Maldini a Rivera quante assenze
I tre olandesi come massima attrazione al fianco dei membri delle Hall of Fame, ma dei 125 anni del Milan...
I tre olandesi come massima attrazione al fianco dei membri delle Hall of Fame, ma dei 125 anni del Milan hanno fatto discutere più le assenze. In primo luogo Gerry Cardinale, il proprietario che, si dice, non voglia appropriarsi di quella che è la storia, costruendo il futuro. Versione che lascia innumerevoli dubbi, lasciando i fischi al solo Zlatan Ibrahimovic. Sarebbero stati quasi certamente applausi per Paolo Maldini, il capitano più vincente, il dirigente dell’ultimo Scudetto, la cui mancata partecipazione è avvolta ufficialmente dal mistero. Fanno rumore loro, più di Zvonimir Boban, che ne ha parlato in tv nei giorni scorsi. Out anche Andrij Shevchenko, che verrà premiato più avanti, o simboli impegnati altrove, come Carlo Ancelotti, o Sandro Nesta, che da pochi minuti ha salvato ancora la panchina. E anche Ricardo Kakà, il trascinatore dell’ultima Champions League. Van Basten, Gullit e Rijkaard però sono lì, troneggiano, come Seedorf, Abbiati, Virdis, Giovanni e Filippo Galli, Evani, Tassotti, Donadoni, Ambrosini, Costacurta e tanti altri. Storia, sì, ed emozioni. A.L.M.
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