Il Milan alza la voce. Furlani stoppa le polemiche: "Leao-Theo? Tutto chiarito. Ibra? Montato un caso...»

L’ad rossonero a margine della presentazione di Abraham: "Si è parlato troppo"

4 settembre 2024
Furlani stoppa le polemiche: "Leao-Theo? Tutto chiarito. Ibra? Montato un caso..."

L’ad rossonero a margine della presentazione di Abraham: "Si è parlato troppo"

di Luca Mignani

L’inizio di campionato da incubo, pur dopo un’estate a stelle e strisce che ha portato gli scalpi eccellenti di Manchester City, Real Madrid e Barcellona, fruttato appena due punti in tre partite, con sei gol al passivo e con Fonseca già nel mirino della critica. Il cooling break di sabato all’Olimpico, con Leao e Theo appena entrati che non si sono uniti a squadra e allenatore, restando dalla parte opposta del campo. L’assenza di Zlatan Ibrahimovic a Roma, che invece al Tardini era sceso negli spogliatoi dopo la sconfitta. Così la conferenza di ieri per presentare Tammy Abraham, arrivato davanti ai microfoni insieme a Giorgio Furlani in rappresentanza della società, è diventata l’occasione per fare il punto con l’ad sul momento, dentro e fuori dal campo, in casa Milan. Furlani non si è sottotratto alla domande: sorrisi educati, modi e toni pacati, come di consueto, ma concetti decisi.

"Avremmo preferito fare nove punti, ovviamente. Ma non c’è nessun tipo di panico - le parole dell’ad - Siamo soddisfatti di quanto si è visto durante la preparazione estiva. Siamo tutti con Fonseca, squadra e società. Pronti a supportarlo". Gli elefanti nella stanza sono anche almeno altri due. Ad esempio l’assenza del senior advisor di RedBird Ibrahimovic sabato sera: "Non c’era per un impegno preso in precedenza, addirittura da prima che assumesse l’incarico nel Milan. Non penso che si debbano comunicare tutti gli spostamenti ogni settimana: è stato un non evento, montato in maniera non necessaria. All’Olimpico eravamo presenti io, Moncada e addirittura Gerry Cardinale". Il concetto di "non evento" torna quasi immediatamente dopo, in relazione al cooling break trascorso in isolamento da parte di Leao e Theo: "Se ne è parlato troppo, siamo rimasti anche sorpresi - la risposta di Furlani - da tutte le reazioni che sono arrivate. Lo hanno già commentato Theo e Fonseca, subito dopo la partita: è stato davvero un non evento".

Anche sulle scelte di mercato, chiuso con Bennacer che sembrava avere già i bagagli pronti per l’Arabia Saudita e poi per Marsiglia ma è rimasto (mentre né Manu Koné, né Rabiot sono arrivati), così come è rimasto Jovic nonostante l’inserimento proprio di Abraham, Furlani chiarisce: "Abbiamo fatto quello che volevamo e dovevamo fare. Ci sono tante partite di fronte: campionato, Champions League, Coppa Italia e Super Coppa italiana. Giusto avere Morata, Abraham e tutti gli altri giocatori della rosa". A proposito del centravanti inglese l’amministratore delegato lo ha ringraziato per l’entusiasmo nei confronti del Milan, dimostrato già durante la trattativa: "Importantissimo. Lui come gli altri nuovi giocatori hanno voluto fortemente fare parte di questo progetto".

Abraham conferma e rilancia: "Questo è un club che ho sempre ammirato, fin da bambino. E quando ho saputo che mi seguiva mi sono detto mille volte che era il posto in cui volevo essere". Il 26enne inglese è stato fermo da giugno 2023 ad aprile 2024 per un infortunio al crociato, ma contro la Lazio ha avuto subito un ottimo impatto, visto l’assist a Leao: "Sto bene, sono pronto. Con Rafa abbiamo parlato proprio prima di entrare su cosa fare insieme. L’abbiamo fatto". Ha anche richiamato a gesti il portoghese durante il famoso cooling break: "C’era adrenalina, avevamo pareggiato, avremmo voluto continuare. C’era acqua anche dall’altra parte del campo, tra l’altro: semplicemente sono rimasti lì". Col compagno di reparto Alvaro Morata, invece, la conoscenza risale ai tempi del Chelsea: "Sono cresciuto con lui, è un leader e mi ha rafforzato". Idee chiare sul futuro: "Voglio entrare nella storia di questo club: è un ambizione e un sogno. So che da me ci si aspetta il gioco aereo, ma ho anche due piedi. Era il momento di una nuova esperienza, senza nulla togliere alla Roma. Voglio vincere".

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