Il Milan fa paura davanti alla rete. Ma mancano i gol (e i tiri) di Leao

L’attacco è il più prolifico dopo quello dell’Inter, il portoghese non segna in campionato da settembre

di ILARIA CHECCHI
17 gennaio 2024

Il Milan fa paura davanti alla rete. Ma mancano i gol (e i tiri) di Leao

I numeri non mentono mai: a dispetto delle numerose critiche piovute sull’attacco del Milan, spesso considerato poco efficace, soprattutto se si guarda alla sterile fase a gironi di Champions League, è altrettanto vero che in Serie A il reparto offensivo rossonero è il secondo più prolifico dopo quello della capolista Inter. In totale la squadra di Pioli ha segnato 38 gol, undici in meno dei nerazzurri, con Olivier Giroud capocannoniere rossonero con 10 centri realizzati. La domanda che sorge spontanea riguarda, dunque, Rafa Leao che, fermo a tre reti firmate finora, avrebbe potuto dare un contributo decisamente maggiore alla stagione milanista.

Dopo aver rinnovato il suo contratto e indossato la maglia numero 10 le aspettative sul portoghese sono aumentate esponenzialmente. L’ultima sfida alla Roma di domenica sera, che è valsa un successo convincente collettivo, ha però dimostrato nuovamente la scarsa prolificità sotto porta del gioiello rossonero, autore di una prestazione generosa dove si è più impegnato a mettere i suoi compagni nelle condizioni di segnare piuttosto che cercare la gloria personale. Se l’atteggiamento propositivo mostrato è da lodare, considerato che spesso il giocatore è stato tacciato di indolenza e di eccessivo nervosismo, è altresì palese che il Milan abbia bisogno del suo talento per poter ambire ai traguardi stagionali rimasti, ovvero l’Europa League e il piazzamento tra le prime quattro posizioni in campionato, per assicurarsi la prossima Champions.

Maggiore è la qualità potenziale, più alta è la possibilità di ricevere critiche e questo Rafa lo sa bene. Se avesse maggiore continuità, Leao potrebbe essere considerato un vero fuoriclasse ma prima è necessaria una crescita dal punto di vista caratteriale. Il paragone con il veterano Giroud, poi, risulta essere impietoso per il portoghese classe 1999. L’attaccante francese ha raggiunto la doppia cifra di reti in Serie A, con 11 gol e 7 assist complessivi, numeri che a inizio stagione erano attesi da Leao e non dal trentasettenne chiamato a più riprese a caricarsi il peso offensivo del Diavolo sulle spalle. È dal 23 settembre che il giocatore più pagato della squadra non festeggia un gol in campionato e l’intermezzo offerto in Coppa Italia contro Cagliari e Atalanta avevano fatto ben sperare la piazza rossonera, convinta che Rafa si fosse finalmente sbloccato.

C’è chi pretende di più, giustamente, guardando all’ingaggio percepito e alle doti tecniche in suo possesso, e chi, invece, ha apprezzato la partita di sacrificio e collaborazione messa in campo contro i giallorossi ma per Stefano Pioli ritrovare la vena sotto porta del suo pupillo sarebbe quantomai fondamentale già a partire dall’ostica trasferta di sabato sera a Udine, dove il digiuno forzato di Rafa potrebbe finalmente finire. Il Milan deve dimostrare di avere continuità di risultati per sperare in una clamorosa rimonta in Serie A e Leao è chiamato a prendersi la scena.

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