Jovic, il Re Mida rossonero. Ogni pallone diventa oro

Una rete ogni 103 minuti: meglio di Lewandoski (169), vicino a Haaland (99). Da ex oggetto misterioso a potenziale titolare con il Napoli o in Europa League.

di ILARIA CHECCHI -
5 febbraio 2024
Jovic, il Re Mida rossonero. Ogni pallone diventa oro

Jovic, il Re Mida rossonero. Ogni pallone diventa oro

Una media gol che lo sta avvicinando a campioni assoluti del calibro di Mbappé, Haaland e Lautaro Martinez, unita a una determinazione che sta facendo la fortuna del Milan: Luka Jovic sta attraversando un momento di forma e concretezza di altissimo livello e la rete decisiva realizzata a Frosinone, che ha portato alla vittoria dei rossoneri in rimonta, ne è solo l’ultimo esempio tangibile: il serbo ha collezionato finora sette centri stagionali, cinque in campionato e due in Coppa Italia, bucando la porta avversaria ogni 103 minuti: quasi un gol a partita.

Se si guarda alla sola serie A si parla di una rete segnata ogni 41 minuti giocati in 7 presenze. Contro i ciociari, inoltre, la sua efficacia è stata fulminea. Poco più di un giro di lancette d’orologio dal suo ingresso in campo per far esultare il Diavolo: la media realizzativa che sta tenendo lo porta in cima alla lista degli attaccanti rossoneri superando il titolarissimo e veterano Olivier Giroud (un gol ogni 170 minuti) e il compagno di panchina Okafor, fermo a una rete ogni 119 minuti. Numeri che Stefano Pioli non può non considerare, soprattutto con l’Europa League e il Rennes alle porte: la forza di Jovic si scatena proprio perché subentra a gara in corso o avrebbe la stessa resa anche se il numero 15 venisse schierato titolare? La domanda è lecita e il tecnico emiliano è pronto a fare le sue valutazioni già a partire dal big match di domenica sera a San Siro contro il Napoli. Il suo killer instinct l’ha reso il risolutore numero uno del Milan, una dote che potrebbe convincere la dirigenza di via Aldo Rossi a puntare ancora su di lui per la prossima stagione: arrivato la scorsa estate dalla Fiorentina sul gong della sessione di mercato, Jovic ha faticato non poco in avvio di stagione, concentrando su di sé una mole importante di critiche e dubbi da tutto l’ambiente rossonero.

Ha dovuto faticare per togliersi di dosso la nomea di "scelta di ripiego" dopo che altri possibili obiettivi della campagna milanista non sono andati a buon fine. Con pazienza e lavoro il serbo sta raccogliendo i frutti di quanto ha seminato riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante. E sabato pomeriggio ha chiuso un cerchio iniziato proprio a San Siro contro il Frosinone, "vittima" preferita dall’ex Viola che si è sbloccato proprio contro i ciociari lo scorso 2 dicembre nella sfida di andata: terzo gol consecutivo in trasferta realizzato entrando dalla panchina dopo il 2-2 con la Salernitana e il 2-3 a Udine. "Sto giocando bene, sono felice e orgoglioso, lavoro per farmi trovare pronto. Questo 2024 è iniziato alla grande per me e voglio continuare così: la prossima partita contro il Napoli sarà difficile, ma siamo pronti ad affrontare chiunque. Siamo in un buon periodo e una grande famiglia", le parole dell’attaccante. E Pioli: "Luka non sta avendo tantissimo minutaggio ma lo sta sfruttando per aiutare la squadra. Lo sprono tutti i giorni perché credo nelle sue qualità". Con un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno a 1,3 milioni di euro di ingaggio, Jovic spera che il Diavolo decida di esercitare un’opzione per prolungare l’accordo per altre tre stagioni: con un passo del genere il desiderio potrebbe avverarsi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su