Milan, il saluto di Kjaer: “Sognavo questa maglia, giusto lasciarla ora”

Sabato con la Salernitana l'ultima partita del difensore danese dopo quattro anni e uno scudetto: “In pochi, in Europa, come noi”

di LUCA MIGNANI
21 maggio 2024
Simon Kjaer

Simon Kjaer

Milano, 21 maggio 2024 – Kjaer saluta il Milan dopo quattro anni, 120 presenze, uno scudetto. Contratto in scadenza, l'addio era stato anticipato dall'agente del centrale 35enne. Il danese, in un'intervista a Milan Tv, ha iniziato a salutare i tifosi, in attesa dell'ultima di campionato di sabato, a San Siro alle 20.45, contro la Salernitana: “Ho tante emozioni dentro di me, positive e negative. Ma era giusto finire quest'anno e salutarsi”.

Nella sua lunga carriera ha vestito anche le maglie di Atalanta, Siviglia, Fenerbahce, Lille, Wolsfsburg, Roma e Palermo. È capitano della Nazionale danese con cui giocherà gli Europei: “Intanto penso a questa settimana e alla mia ultima partita a San Siro con la maglia del Milan. Poi l'avventura con la Danimarca, sempre molto speciale. A seguire continuerò a giocare con un altro club. Ma la cosa più importante è questa settimana”.

Arrivato in Italia a 19 anni al Palermo, “ho subito detto al mio agente che volevo andare al Milan”. C’è voluto tempo, ma alla fine è successo: questa è la mia società, il mio posto e sarà sempre così. Sono arrivato in un periodo molto difficile che durava da anni. Maldini e Massara mi hanno voluto per aiutare i giovani e far crescere il gruppo. La fortuna è stata che con me è arrivato anche Ibrahomivic. Penso di aver fatto tanto, anche se avrei voluto dare di più”.

Il segreto dello scudetto: “La qualità, ma non basta. Nel mondo del calcio conta soprattutto la mentalità. Per il budget speso dal Milan in questi quattro anni, pochi in Europa sono riusciti a fare quello che abbiamo fatto noi. Penso che nessuno si aspettasse lo scudetto. Se potessi cambiare qualcosa? L'infortunio di quell'anno, ma sono cresciuto tantissimo”.

Sul perché il Milan è speciale: “Sicuramente per la sua storia. Quando ero un ragazzo il top era proprio il Milan. Penso anche a Maldini: era il difensore più forte del mondo. E quando sei un difensore segui questo tipo di giocatori”. Ora l'ultima partita in rossonero, poi l'Europeo con la Danimarca. San Siro, oltre a Giroud e a Pioli, si prepara a salutare Kjaer.

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