Milan-Lazio, Pioli: “Vittoria troppo importante. Infortunio Leao? Non sembra grave"

Il tecnico biancoceleste Sarri "Ci siamo trovati sotto 2-0 senza che la partita fosse iniziata. Dovevamo reagire meglio"

di MATTEO AIROLDI
6 maggio 2023
Pioli (ANSA)

Pioli (ANSA)

Milano, 6 maggio 2023 – Scatto del Milan che dopo i pareggi con Roma e Cremonese ritrova la via della vittoria battendo a San Siro la Lazio con un perentorio 2-0. Un successo di grandissimo peso specifico per i rossoneri che tornano momentaneamente al quarto posto a due punti dalla Juventus e a tre dalla Lazio. Gli uomini di Pioli – il quale questa volta ha messo da parte il turnover rilanciando tutti i suoi titolarissimi – non hanno fatto calcoli o pensato ai prossimi impegni di Champions contro l’Inter e hanno archiviato la pratica sostanzialmente già nel primo tempo: i rossoneri sono infatti passati in vantaggio già al 17° con Bennacer e poi hanno raddoppiato intorno alla mezz’ora di gara con un eurogol di Theo Hernandez, che ha trafitto Provedel con un sinistro che si è infilato sotto l’incrocio dopo una galoppata irresistibile iniziata nella metà campo rossonera. Nella ripresa il Milan ha quindi gestito i ritmi di gara rischiando poco o nulla (addirittura annullato per fuorigioco a Rebic il 3-0) contro una Lazio che è riuscita a rendersi pericolosa solo nel finale di gara. A rovinare parzialmente la festa rossonera è arrivato però l’infortunio muscolare occorso a Rafael Leao dopo appena 8’ di gioco.

A prevalere sulla preoccupazione per il problema accusato dal portoghese, nelle parole di mister Stefano Pioli su Dazn nel postgara, è la soddisfazione per questi tre punti pesanti: “C’è grande soddisfazione per la bella vittoria, perché il campionato sta andando verso la fine e noi non siamo contenti della classifica. Questa era una partita troppo importante. Come ha detto Bennacer, se Rafa starà bene sarà meglio, altrimenti potremo comunque fare una grande partita anche senza di lui. Prima di arrivare qui, l’ho visto ed era sereno. Si sentiva bene. Poi è chiaro che in queste situazioni è più importante il giorno dopo. Domani faremo le valutazioni. Non credo, stando a quanto mi ha detto lui, che sia una cosa grave. Giochiamo tra quattro giorni e vedremo. Credo però che sia importante che il livello di gioco di squadra sia alto. Noi oggi lo abbiamo fatto e abbiamo vinto anche senza un giocatore determinante come Rafa. Ora l’importante è vedere come si alzerà domattina, perché ovviamente è chiaro che qualcosa ci sia stato”. Il tecnico rossonero è certo che il suo Milan stia bene sotto tutti i punti di vista: “La squadra sta bene e credo che la differenza tra noi e la Lazio si sia vista anche sul piano della brillantezza. Noi, a differenza loro, abbiamo cambiato molto giocatori rispetto a mercoledì. Eravamo freschi e brillanti e con questo caldo ti permette di essere più lucidi”. Ora testa al derby di Champions di mercoledì: “Ho cercato di concentrarmi e far concentrare la squadra su queste partite di campionato dopo aver superato il Napoli. Credo di esserci riuscito e di aver motivato bene la squadra anche se poi i risultati non ci hanno premiato. Adesso proviamo tanta emozione e felicità per la possibilità di giocarci questa partita. Fino alle 20.59 di mercoledì ce la dobbiamo godere. La prepareremo al meglio così come l’Inter. Ci siamo meritati questo palcoscenico e ce lo dobbiamo godere, giocando con convinzione e serenità”.

Le parole di Sarri

Prevale invece il rammarico nelle parole del tecnico della Lazio Maurizio Sarri: “L’unico, grande rammarico di questa partita è l’esserci trovati sotto 2-0 dopo 30’, senza che neppure la partita fosse iniziata. Non c’erano ancora stati tiri in porta. Questo aspetto ci ha condizionato molto. Chiaramente, poi, noi avremmo dovuto fare molto sul piano della reazione. Sembrava che la squadra non ci credesse. Negli ultimi minuti abbiamo poi avuto una reazione più figlia dei nervi che della razionalità”. L’allenatore toscano non imputa la flessione della sua squadra a una questione di forma fisica: “Nelle classifiche relative alle prestazioni atletiche quantitative e qualitative siamo primi. Ci mancano solo picchi di velocità e accelerazioni violente. Su questo ci si può far poco. Ho visto una squadra sfiduciata all’intervallo. I ragazzi stavano abbandonando la partita invece di continuare a crederci. Questo l’aspetto che più mi ha preoccupato”. Un po’ di preoccupazione anche in vista del finale di campionato: “Se si guarda il calendario siamo morti. Mi aspetto quattro partite molto toste. Dovremo cercare di far risultato a ogni costo e stop. Se pensiamo che ci siano partite facili, prendiamo la strada sbagliata”.

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