Leao ha perso la via del gol. Straordinario uomo-assist ma il Diavolo ha bisogno delle reti del portoghese

In campionato il numero dieci non segna dal 23 settembre contro il Verona. Col Napoli però l’esterno rossonero ha sfornato il settimo passaggio decisivo . Ritorna l’incubo infortuni: Calabria costretto a uscire, è il primo stop del 2024.

di ILARIA CHECCHI
12 febbraio 2024
Straordinario uomo-assist ma il Diavolo ha bisogno delle reti del portoghese

Straordinario uomo-assist ma il Diavolo ha bisogno delle reti del portoghese

Sotto lo sguardo attento di Zlatan Ibrahimovic, sempre più presente accanto al suo Diavolo e acclamato da tutto lo stadio, la truppa di Pioli ha finalmente sfatato il tabù che non la voleva vincente a San Siro contro i partenopei: da otto stagioni, infatti, il Milan non riusciva a fermare in campionato il Napoli tra le mura amiche. Prima di ieri sera l’ultima vittoria risaliva addirittura al 12 dicembre 2014, quando i rossoneri di Filippo Inzaghi interruppero la volata scudetto degli azzurri di Rafa Benitez grazie alle reti di Menez e Bonaventura: dopo aver collezionato 3 pareggi e ben 5 sconfitte, dunque, finalmente il Diavolo ha conquistato tre punti preziosi per blindare il terzo posto e prepararsi al meglio all’esordio in Europa League nel playoff di andata contro il Rennes.

Se Theo Hernandez si è preso la scena aprendo le danze contro i partenopei, a spiccare è stato senza dubbio il settimo assist messo a segno da Rafa Leao. Nonostante l’ultimo gol del portoghese sia ormai datato 23 settembre 2023 (contro il Verona a San Siro con tanto di fascia da capitano al braccio) l’apporto del numero 10 di casa è sempre più fondamentale nell’economia del gioco, ma il digiuno continua. Dopo l’ultima gioia contro i veneti, Rafa aveva infilato il Paris Saint Germain in Champions, siglando poi due reti in Coppa Italia a gennaio.

Il big match di ieri sera rappresentava un terreno fertilissimo per tornare a brillare, ma Leao ha raccolto comunque gli applausi dello stadio (ennesimo sold out stagionale con oltre 73mila spettatori presenti) fornendo una prestazione di qualità, dove solo un attento Gollini gli ha smorzato in gola un’esultanza attesa ormai da più di quattro mesi. La speranza, ora, è che l’aria nuova dell’Europa League possa ispirare il talento lusitano, tanto da renderlo protagonista nella cavalcata verso la finalissima di Dublino. Ma la generosità, la visione di gioco e le ormai note sgasate (diventate suo marchio di fabbrica) sono da elogiare. La quarta maglia, presentata ufficialmente in settimana e indossata ieri sera per la prima volta, ha portato fortuna a Pioli che, non potendo contare sul sempre presente Reijnders, squalificato, ha optato per la prima volta alla coppia titolare formata da Yacine Adli e Ismael Bennacer: "Le motivazioni le troviamo sempre, siamo il Milan e vogliamo vincere sempre. In campo siamo 11 difensori, la prima difesa è l’attacco. Stiamo lavorando su questo punto, è ovvio che dobbiamo migliorarci" le parole dell’algerino prima del fischio di inizio, ritornato pienamente a disposizione dopo i problemi all’adduttore accusati con l’Algeria durante la Coppa d’Africa.

Chi, invece, ha assaporato in modo diverso l’atmosfera di San Siro è stato il centrocampista Piotr Zielinski, lanciato da Mazzarri dal primo minuto e protagonista di un duello tutto fisico e velocità con Pulisic: il polacco, infatti, potrebbe vestire la maglia nerazzurra nella prossima stagione, se si dovesse concretizzare il passaggio da svincolato al club di viale della Liberazione. Escluso dalla lista Champions del Napoli, Zielinski ieri ha giocato in quella che potrebbe essere la sua prossima casa: nei giorni scorsi indizi importanti sul suo futuro approdo alla corte di Inzaghi sono arrivati sia dall’ad Marotta (che ha ammesso di aver avviato un dialogo) sia dal padre del giocatore. L’unica nota stonata della magica serata di San Siro è arrivata dall’infortunio di capitan Davide Calabria, costretto ad alzare bandiera bianca alla mezz’ora del primo tempo per il primostop nel 2024 tra le fila rossonere: al suo posto è stato Alessandro Florenzi a presidiare la corsia destra di casa e nei prossimi giorni si capirà l’entità del problema muscolare. A quattro giorni dal match in Europa League non è esattamente una buona notizia.

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