Milan a rapporto. Cardinale alza la voce. Ma rassicura Fonseca

Il numero uno del Milan, Gerry Cardinale, ha incontrato la squadra a Milanello, ribadendo fiducia e vicinanza dopo l'avvio difficile. Si discute del mercato, con possibili movimenti in entrata e uscita, tra cui la ricerca di un vice per Morata. Alcuni nomi circolano, tra cui Jovic e Origi. Ibra sottolinea l'importanza della personalità, ma siamo solo al sesto giorno su sette.

di LUCA MIGNANI -
27 agosto 2024
Cardinale alza la voce. Ma rassicura Fonseca

Gerry Cardinale, numero uno di RedBird allo stadio Meazza in occasione del Trofeo Berlusconi

Gerry Cardinale è passato a Milanello. Ieri mattina il numero del Milan ha incontrato la squadra, tornata ad allenarsi dopo il ko di sabato. Presenti anche Furlani, Ibrahimovic e Moncada. Gli ultimi due hanno poi assistito dal vivo al successo della Primavera (2-0) sul Torino, assieme al dt dell’Under 23, Jovan Kirovski e a Vincenzo Vergine, responsabile dell’academy. Un segnale di vicinanza, sull’onda dell’avvio difficile, dato da Cardinale ai giocatori e a Fonseca, con cui il numero uno rossonero ha parlato ribadendogli la fiducia della società. Poi il colloquio con la dirigenza. Tra gli argomenti toccati, probabilmente anche il mercato. Che non è ancora chiuso, tra uscite ma anche entrate. La questione vice Morata, infatti, potrebbe essere ancora aperta. Lo spagnolo starà fuori fino alla sosta per le nazionali e salterà anche la Lazio. E dietro di lui Jovic e Okafor hanno steccato, rispettivamente alla prima e alla seconda giornata. I numeri del serbo col Torino: un tiro, nessuno in porta, appena 18 palloni giocati in un’ora. A gara in corso era entrato lo svizzero e, firmando il 2-2, aveva risolto. Dall’inizio, al Tardini, tutt’altra musica: tre tiri, uno sciupato sotto porta, 21 palloni giocati (il collega del Parma, Bonny, 42). Morale: tre gol in due partite, sì, ma il solo Leao contro i granata ha calciato quasi il doppio delle volte (7) di Okafor e Jovic messi insieme. In un reparto, peraltro, che conclude sempre molto di più degli avversari, ma non raccoglie quanto seminato: 27-7 i tiri totali nella gara con i granata, 17-9 con i gialloblu. Morata, col suo biglietto da visita da 21 gol nell’ultima stagione all’Atletico, tornerà. Ma forse ha bisogno di un altro vice, aspettando Camarda.

Non a caso tra i candidati a partire, oltre ad Adli nel mirino della Fiorentina e a Bennacer che piace all’Al-Qadsiah, è tornato proprio il nome di Jovic: per fare spazio. Sotto contratto ci sarebbe poi Origi, ma questa è tutta un’altra storia: il belga è rientrato dal prestito al Nottingham Forest - una rete in 22 presenze - ed è finito subito fuori rosa. Non si è mai allenato nemmeno con Milan Futuro. È legato ai rossoneri fino al 2026: ingaggio da 4 milioni all’anno. Rescissione, la parola d’ordine che ha tutta l’aria di arrivare da un giorno all’altro. Ma intanto c’è, con la sua ingombrante busta paga che potrebbe essere destinata altrove. I curriculum del vice Morata, infatti, avevano animato le scorse settimane. Abraham è in uscita dalla Roma ma vicino al West Ham. Depay è stato proposto, non solo al Milan ma anche all’estero. Il jolly Yazici, anch’egli svincolato dopo aver segnato 12 gol nel Lille agli ordini proprio di Fonseca, piace al Nizza. Prima della visita di Cardinale di ieri, negli spogliatoi del Tardini aveva parlato Ibra: più personalità, la squadra è fatta ed è questa, il messaggio. Ma al tempo stesso, per dirla con le parole dello svedese, siamo ancora al sesto giorno su sette.

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