Milan che vince tocca cambiarlo. Dubbio Morata, col Bayer c’è Loftus

Fonseca vuole sbocciare anche in Europa: lo spagnolo fermato da una borsite. E pesa il caos ultras

di LUCA MIGNANI -
1 ottobre 2024
Milan che vince tocca cambiarlo. Dubbio Morata, col Bayer c’è Loftus

Ruben Loftus-Cheek, 28 anni, è candidato al posto di trequartista stasera

Due settimane esatte, per chiudere il cerchio. E far sbocciare definitivamente il nuovo Milan targato Fonseca. Dal debutto in Champions League terminato con un tris del Liverpool (e con i fischi di tutta San Siro), alla rinascita nel derby e al tris rifilato al Lecce in cinque minuti. Cambiare, la parola d’ordine che riecheggiava quasi ovunque fino a pochi giorni fa: Sarri, Allegri, Terzic, Tudor. No, Fonseca. Con un attaccante in più (Abraham) e un Fofana pronto ad abbassarsi tra i centrali in caso di difficoltà, il portoghese ha dato una svolta: alla squadra e al suo destino.

Così, adesso, la parola d’ordine è contraria: non cambiare. È ciò che vorrebbe fare l’allenatore. Ma che non può fare fino in fondo: Morata, infatti, è ancora in dubbio. Colpa, ancora, della borsite: lo spagnolo, contro il Lecce, ha stretto i denti e giocato 56 minuti. Questa sera, potrebbe partire dalla panchina: "Ha fatto un grande sforzo per essere in campo venerdì scorso. È in dubbio, vogliamo gestirlo e non correre rischi: vedremo come starà", le parole del portoghese. Dunque, 4-2-4 momentaneamente nel cassetto e ritorno al 4-2-3-1, con Loftus-Cheek candidato piazzarsi sulla tre quarti alle spalle di Abraham. Contro il Liverpool in quella posizione aveva giocato Reijnders, ma l’olandese sta diventando una certezza nel cuore del centrocampo. E Fonseca continua a ripetere di "non voler cambiare". Lo fa anche quando gli viene fatto notare che l’Atalanta, in finale di Europa League, ha giocato uomo contro uomo e ha battuto il Bayer: "All’estero, quando si parla delle squadre italiane, si dice sempre che sono brave a difendersi e a giocare in contropiede. Io voglio che si parli diversamente del Milan. Certo, Gasperini ha messo in grande difficoltà Xavi Alonso che non era abituato a partite del genere. Ma noi non giochiamo per difenderci, anche se dovremo essere perfetti soprattutto in fase difensiva".

A proposito, qui i principali ballottaggi: Pavlovic, in panchina contro Lecce e Inter, candidato a prendere il posto di Tomori, mentre il recuperato Calabria (rientra anche Okafor) insidia Emerson Royal. Ciò che non cambierà, nelle idee di Fonseca, sarà l’atteggiamento. Ossia: quattro giocatori alti, in fase di no possesso, a chiudere gli spazi. Ricetta che Leao gradisce: "Giocare così ci dà forza, siamo più compatti e più squadra. Paulo mi sta aiutando tanto. Fin dal primo giorno non mi ha parlato di gol e assist, ma di come devo crescere a livello difensivo". Parole non da poco, di fronte a una sorta di esame di maturità. In campionato la via è stata tracciata. In Champions, "è tutta un’altra storia". L’allenatore ha affermato che la squadra è cresciuta a livello difensivo, mentre in costruzione c’è ancora da lavorare: sull’essere dominanti nella metà campo avversaria, sull’ultimo passaggio. In Serie A i rossoneri sono al momento il miglior attacco. Ora serve il ruggito anche in Europa.

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