Milan, è tornato il sole. Otto minuti per sorridere. Leao si riprende San Siro
La sfida con il Verona inizia in ritardo per la grandine, ma Rafa è puntualissimo. Pioli: "È contento, quando diventi grande devi sopportare aspettative più alte".
Dopo la tempesta il cielo sopra San Siro ha regalato uno spicchio di sole, esattamente come il Milan che, uscendo dalla burrasca post derby, ha chiuso la pratica Verona grazie al suo capitano di giornata, quel Rafael Leao capace di farsi perdonare l’eccessiva leziosità palesata contro il Newcastle e di trascinare i rossoneri verso il sereno.
Gli oltre 71mila spettatori presenti a San Siro hanno dovuto attendere 25 minuti prima di vedere il Diavolo e i gialloblù scendere in campo: la grandinata abbattutasi sullo stadio ha costretto Maresca a ritardare il fischio d’inizio affinché le condizioni del manto migliorassero.
Otto minuti dopo l’inizio, però, la gioia rossonera è esplosa grazie all’acuto del portoghese che, pescato perfettamente da Giroud, ha infilato Montipò con un delicato sinistro a incrociare. Il gol decisivo è stata la risposta immediata alle critiche ricevute dopo lo 0-0 contro gli inglesi e l’abbraccio con Pioli ha sancito il rapporto speciale che esiste con il suo mentore, pronto a difenderlo anche dalle stroncature peggiori: "Rafa ha fatto quello che doveva fare, è partito molto bene, poi a volte è uscito ma sta facendo la sua strada. Deve essere felice e lo è: sta bene con tutti, con questa maglia, col club, con i tifosi e con noi. Deve capire che quando diventi un grande calciatore devi sopportare anche delle aspettative alte" le parole di Pioli.
Il tecnico, costretto a proporre un 3-4-3 a causa dei forfait di Calabria e Theo (una botta sul muscolo per entrambi) si è affidato a Musah e Florenzi e l’approccio avuto al match ha mostrato un Milan in controllo, ma colpevole di aver sprecato troppe occasioni gol e di aver commesso alcuni errori di impostazione che potevano costare caro, rimediati da uno Sportiello che ha risposto presente (provvidenziale l’intervento sul colpo di testa di Folorunsho).
Il debutto del giovanissimo Bartesaghi e la vérve del subentrato Okafor hanno impreziosito la vittoria, mentre il problema muscolare accusato da Krunic è stato la nota negativa in un pomeriggio in cui l’obiettivo è stato raggiunto, da parte del Diavolo.
Da condannare, invece, i tifosi del Verona che hanno interrotto con dei cori il minuto di silenzio per la scomparsa di Giorgio Napolitano e di Giovanni Lodetti: gli applausi del resto del pubblico, calciatori e terna arbitrale compresa, li hanno sovrastati alla grande.
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