Milan, Fonseca non cambia più: "Ma in attacco possiamo crescere"

Arriva il Lecce, l’unico dubbio riguarda Morata: "Lo scudetto? Qui deve essere sempre un obiettivo"

di LUCA MIGNANI -
27 settembre 2024
Milan, Fonseca non cambia più: "Ma in attacco possiamo crescere"

Alvaro Morata, 31 anni, oggi potrebbe partire dalla panchina per una borsite

Avanti (più o meno) così. Perché se Fonseca non aveva fatto retromarcia nemmeno nei giorni del dentro o fuori, quelli del tris incassato dal Livepool e delle critiche piovute in pratica da ogni dove, con conseguente lista di potenziali sostituti, figurarsi adesso. Adesso che ha vinto il derby dopo oltre due anni. Adesso che ha alzato il tiro, ridisegnando il suo Milan con poche, ma funzionalissime mosse. Quindi, avanti più o meno così. Il ’più o meno’ è figlio del dubbio Morata: borsite a causa di una contusione, convocazione sì, titolarità nì. Anche perché martedì c’è il Leverkusen in Champions. Il tecnico, comunque, vuole accelerare e battere il ferro finché è caldo. Vedere i messaggi di ieri in conferenza: "Non è il momento di fare turnover, voglio stabilzzare la squadra, non possiamo sbagliare", in sintesi. Fonseca ha avuto parole al miele praticamente per tutti: da Abraham ("come Morata ha un’energia contagiosa") a Leao ("sta lavorando bene difensivamente"), da Reijnders ("giocatore unico nella nostra rosa") a Gabbia ("forte in costruzione, posizione e nel guidare la difesa") che peraltro giocherà ancora in coppia con Tomori “panchinando” per la seconda volta Pavlovic. Ormai recuperato dalla distorsione alla caviglia Thiaw, non ancora Calabria (affaticamento all’adduttore). Il dubbio principale è sul partner di Abraham: "Loftus-Cheek o Reijnders. Jovic? Ha altre caratteristiche", ha buttato lì l’allenatore. In lotta potrebbe esserci anche Okafor. Fonseca, però, ha messo anche un paio di proverbiali puntini sulle i: "Difensivamente siamo vicini a quello che penso si possa fare. Offensivamente dobbiamo crescere tanto". Quindi: "Dobbiamo dominare nella metà campo avversaria. Siamo ancora lontani dal Milan che ho in testa".

A proposito: con una vittoria, il Diavolo balzerebbe proprio in testa alla classifica: re per una notte, certo, a braccetto con il Torino e in attesa di tutte le altre partite della sesta giornata. Sarebbe un bel paradosso, per chi si era beccato fischi e critiche fino pochi giorni fa. Un bellissimo paradosso, per Fonseca: "So che il calcio è così, in Italia come in Portogallo. Umorale. Se vinci sei il migliore, se perdi sei... Non dico la parola. Giusto che i tifosi siano così. Io, da allenatore, devo essere equilibrato. Scudetto? Mi ripeto: qui non può non essere un obiettivo". Ed è così che Fonseca tira ancor più dritto sulla sua strada.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Abraham. All. Fonseca.

Lecce (4-2-3-1): Falcone; Dorgu, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Coulibaly; Banda, Rafia, Rebic; Kristovic. All. Gotti.

Arbitro: Zufferli di Udine.

Ora e tv: 20.45, Dazn e Sky.

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