Milan-Lazio 2-0: Pulisic e Okafor mandano ko i biancocelesti
I rossoneri cambiano passo nella ripresa e conquistano il sesto successo e la vetta in solitaria
Milano, 30 settembre 2023 – Continua la corsa del Milan che, in attesa di Salernitana-Inter, manda al tappeto la Lazio con un secco 2-0, centra il sesto sigillo su sette partite e si prende la vetta in solitaria della classifica. Altro giro e altra prestazione più che convincente degli uomini di Pioli che, dopo un primo tempo molto tattico, intenso e nel quale sono arrivate di fatto solo un’occasione per parte (quella di Felipe Anderson per la Lazio e quella del duo Giroud-Reijnders a una manciata di secondi dall’intervallo), hanno cambiato passo in maniera netta e decisa, sbloccando la situazione la girata mancina di Pulisic su assist di Leao, al 60’. Un gol che ha dato ulteriore fiducia al Milan che ha continuato a spingere e creare occasioni e ha chiuso i conti con la rete all’88’ di Okafor, servito con il secondo passaggio vincente di serata di Leao. L’unico neo della serata pressoché perfetta dei rossoneri è stato l’infortunio di natura muscolare che al 27’ ha messo ko Loftus-Cheek: Pioli, in vista del match di Champions contro il Borussia Dortmund, porta a casa i tre punti ma anche tante indicazioni positive: a cominciare da un Adlì che ha dato continuità a quanto di buono fatto contro il Cagliari ed è uscito tra gli applausi di San Siro. Bene anche Reijnders, i subentrati, un Leao, come detto in versione assist man, e lo spirito mostrato dai rossoneri soprattutto nella ripresa. Si è spenta invece alla distanza una Lazio poco concreta e costretta a incassare il quarto ko stagionale.
Le scelte di Pioli e Sarri
Pioli ritrova Maignan e Calabria, punta sempre sull’ormai collaudatissimo 4-3-3 e, nonostante gli incombenti impegni di Champions, rispolvera quella che sostanzialmente può essere considerata la formazione titolare, con qualche piccola variante: la prima è nel pacchetto arretrato, dove a davanti a Maignan a fare reparto con Calabria, Tomori e Theo Hernandez c’è Kjaer al posto di Thiaw. Dopo l’ottima prova con il Cagliari, Adlì viene confermato vertice basso del centrocampo con ai lati Reijnders e Loftus-Cheek. Nel tridente d’attacco, invece, tornano dal 1’ Leao, Giroud e Pulisic. Stesso modulo a trazione anteriore anche per la Lazio di Sarri, che tra i pali schiera Provedel. La linea a quattro di difesa è invece formata da Marusic, Casale, l’ex rossonero Romagnoli – recuperato in extremis dopo il problema al naso rimediato contro il Torino – e Hysaj. Nessuna particolare sorpresa a centrocampo dove agiscono Rovella da regista e Guendouzi e Luis Alberto da mezzali. In attacco, invece, non c’è Immobile – in panchina per via di un risentimento muscolare – ma Castellanos con ai lati Felipe Anderson e Zaccagni.
Primo tempo
Sin dalle prime battute è il Milan a prendere in gestione il possesso palla. Sul fronte opposto la Lazio riesce a coprirsi con una grande compattezza tra i reparti, che mette in difficoltà soprattutto Leao nella ricezione della sfera e nello sfruttamento degli spazi. La prima, opportunità della gara è di marca biancoceleste e porta la firma di Felipe Anderson che al 13’ sfrutta un’apertura della retroguardia milanista, si lancia in campo aperto e calcia di sinistro verso il primo palo mandando il pallone sull’esterno della rete rossonera. Sulle ripartenze, approfittando della marcatura a zona rossonera, gli uomini di Sarri riescono sempre a creare qualche apprensione al Milan che tra l’altro, al 27’, perde anche Loftus-Cheek per un guaio muscolare: al suo posto entra Yunus Musah. Gli uomini di Pioli hanno la forza di reagire al problema inatteso con personalità e al 32’ si fanno vedere per la prima volta concretamente dalle parti di Provedel con il tiro di Leao che il portiere biancoceleste devia in corner. Il portoghese ci riprova anche al 34’ sul recupero palla di Adlì: si incunea in area e cade a terra dopo un contatto con Marusic, ma per Massa non è rigore. Il primo tempo si avvia verso il suo finale con continui cambi di fronte e tanta intensità fino al 44’ quando Giroud, su cross basso di Musah, scalda i guanti di Provedel con una girata nel cuore dell’area e si divora una ghiottissima opportunità: ma non è tutto, perché Provedel non trattiene il pallone, su cui si avventa Reijnders che tenta la magia di tacco ma trova solo l’esterno del palo.
Secondo tempo
I rossoneri ripartono con un piglio agonisticamente molto più feroce, premendo soprattutto sul fronte destro. Davanti a loro trovano una Lazio sempre molto attenta in copertura, che però far nulla al 60’ Adlì avvia con un filtrante un’azione che Reijnders prosegue servendo Leao, autore del cross che Pulisic trasforma nel gol dell’1-0 con una potente girata di sinistro. Un’iniezione di fiducia per gli uomini di Pioli, che al 65’ ci riprovano recuperando un pallone sulla trequarti con Tomori, il quale da buona posizione scocca un tiro che viene murato dall’ex rossonero Romagnoli. Cercando una reazione dei suoi, Sarri ridisegna il centrocampo biancoceleste inserendo Vecino e Kamada – a lungo cercato dal Milan in estate – al posto di Guendouzi e Rovella. Pioli risponde con un triplo cambio per gettare nella mischia forze fresche: dentro Okafor, Pobega e, Florenzi per Giroud, un applauditissimo Adlì e Calabria). Il canovaccio del match resta però invariato e vede il Milan arrivare vicino al raddoppio con la frustata di Musah al 69’, neutralizzata dal pronto intervento di un attento Provedel. Sarri si gioca allora anche le carte Immobile e Pedro per Castellanos e Felipe Anderson. L’ex Roma prova a farsi vedere dalle parti di Maignan con un tiro che è però debole e poco angolato. Troppo poco per impensierire un Milan padrone del campo e capace di rendersi nuovamente pericoloso con un’azione fotocopia di quella dell’1-0: cross di Leao per Pulisic che tenta un’altra girata con il mancino ma stavolta trova l’ottima replica di Provedel. Nel finale i biancocelesti provano il tutto per tutto per trovare almeno un pari e gettano nella mischia anche Isaksen al posto di Zaccagni, con Pedro che si sposta sulla sinistra. Accorgimenti tecnico-tattici che non portano i frutti sperati da Sarri ed è anzi è il Milan, sornione, a chiudere definitivamente la pratica all’88’: protagonista ancora una volta Leao, il quale confeziona il suo secondo assist di serata servendo Okafor che a porta di fatto sguarnita mette in ghiaccio la vittoria rossonera. Nel recupero c’è poi tempo anche per la perla dalla distanza di Pedro, vanificata però dal fuorigioco di Immobile. Il tabellino Milan (4-3-3): Maignan; Calabria (dal 69’ Florenzi), Kjaer, Tomori, Hernandez; Loftus-Cheek (dal 27’ Musah), Adli (dal 69’ Pobega), Reijnders; Pulisic (dall’83’ Chukwueze), Giroud (dal 69’ Okafor), Leao. All. Pioli. Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi (dal 67’ Vecino), Rovella (dal 67’ Kamada), Luis Alberto; Felipe Anderson (dal 75’ Pedro), Castellanos (dal 75’ Immobile), Zaccagni (dall’82’ Isaksen). All. Sarri. Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia. Marcatori: Pulisic (60’), Okafor (88’) Note – Ammoniti: Marusic, Leao, Theo Hernandez.
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