Milan, Pulisic spazza via i dubbi. Piegato l’Empoli: Pioli è secondo

Diavolo spietato: decimo gol stagionale di Christian, un pieno di fiducia verso il ritorno con lo Slavia

di ILARIA CHECCHI -
11 marzo 2024
Milan, Pulisic spazza via i dubbi. Piegato  l’Empoli: Pioli è secondo

Milan, Pulisic spazza via i dubbi. Piegato l’Empoli: Pioli è secondo

Minimo sforzo, massimo risultato e sorpasso alla Juve: questo il sunto della vittoria di misura del Diavolo davanti agli oltre 70mila tifosi presenti nonostante un diluvio universale. Alla truppa rossonera è bastato il guizzo di Pulisic per rispedire in Toscana le velleità di un Empoli che, schierato con un 5-4-1 ultra difensivo, ha provato a districarsi tra le fitte maglie di casa affidandosi agli sparuti acuti di Cambiaghi e Cancellieri. La strategia di Pioli, invece, è stata diametralmente opposta: costruire con pazienza cercando un varco utile per colpire e il 73% di possesso palla del primo tempo riassume alla perfezione il canovaccio interpretato dal Milan, abile a trovare il gol decisivo prima dell’intervallo grazie alla verticalizzazione di Bennacer per Okafor, assistman di giornata per il Nazionale statunitense al suo decimo centro stagionale (con deviazione di Luperto). Rete convalidata dopo la revisione al Var per il possibile fuorigioco dello svizzero ("E’ un movimento che proviamo spesso io e Pulisic. Ci siamo trovati a occhi chiusi"), ma una manovra troppo lenta ha visto il Diavolo faticare nella costruzione di occasioni concrete:

"Mi sento in forma, tutti mi danno fiducia, dallo staff, ai compagni, fino ai tifosi" le parole del numero 11 rossonero. Inevitabile un ritorno sul "caso Pellegrini" contro la Lazio: "Non ho visto niente, non avevo intenzione di fare nulla e chi mi conosce lo sa. Gli altri possono dire quello che vogliono". Con la difesa titolare tornata a comandare, il copione nella ripresa non è cambiato nonostante nuovi interpreti in campo: da bocciare la prova di Jovic (asettico e mai pericoloso), così come quella di Chukwueze, ancora una volta incapace di lasciare il segno in un match che poteva far ricredere i suoi detrattori. Prima di atterrare a Praga, alla caccia del pass per i quarti di finale di Europa League, questi tre punti valgono oro soprattutto per il morale:

"E’ una vittoria che fa bene alla classifica e non solo, se fossimo riusciti a raddoppiare avremmo sofferto un po’ meno. Questa è una settimana molto importante per la stagione e iniziarla bene è sicuramente positivo" l’analisi di Pioli. Si ragiona giorno dopo giorno ma il futuro del tecnico è tutto da decifrare: "Il Milan mi sta facendo lavorare nelle migliori condizioni possibili, alleno un gruppo disponibile e di qualità. Si parla troppo, il futuro è incerto per tutti, figuriamoci per l’allenatore di un grande club. Siamo tutti concentrati sul presente".

Dopo l’attestato di stima ricevuto nei giorni scorsi da parte di Ibrahimovic, è arrivato anche quello del presidente Scaroni: "Il futuro di Pioli è un tormentone mediatico ma non all’interno della squadra: ha detto bene Ibra, siamo soddisfatti. Come nulla di vero c’è su Pif, non sta succedendo niente e lo lasciamo passare con tranquillità". Non è, però, solo la panchina a subire le sollecitazioni dell’evoluzione preannunciata da Gerry Cardinale, con lo svedese sempre più in prima fila nelle scelte organizzative del Diavolo: la prima grande mossa di Zlatan potrebbe essere quella di portare a Milanello, in qualità di dirigente, l’ex uomo mercato dei Los Angeles Galaxy (dove l’attaccante ha giocato in MLS) Jovan Kirovski.

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